Non saprei se e’ un bene o un male la decisione di ordinare i carrelli della spesa per il colore della “gettoniera” (l’atroce macchinetta nella quale inserire l’euro per l’estrazione del carrello stesso) mi uccide.
Certo e’ che quando in Italia si va a fare la spesa nei centri commerciali, e non solo, molte volte bisogna fare lo slalom tra i carrelli che strabordano delle loro posizioni, arrivando anche in mezzo alla strada.
Qui, in Patatolandia, paese molto organizzato (ma non proprio logico), queste cose non succedono.
Il motivo e’ semplice: il carrello ha quel fatidico colore e l’unico aggancio possibile, quando viene rilasciato il carrello e ricevere in dietro il denaro, e’ quello di agganciarlo ad un suo simile.
La gestione e’tanto meraviglio quanto traumatica: provate a pensare che cosa succede se si va a fare la spesa con un bimbo, si entra nel negozio con il sole (e si prende il carrello vicino all’ingresso) e si esce con un aquazzone tremendo…
Si corre alla macchina, si aggancia il bimbo nel suo sedile (quando si riesce facilmente e lui coopera), si ammucchia in qualche modo la spesa nel bagagliaio e poi… m@*&, bisogna ritornare all’ingresso (ben distante dalla macchina, logicamente) per mollare il carrello.
Quando nei dintorni ci potrebbero essere altre “postazioni” che potrebbero comodamente alloggiarlo!
Un po’ qua … und ein bisschen dort