Senza parole

Come scritto precedentemente, quando sono all’estero preferisco mangiare cibo locale anziche’ italiano.
Ovunque io mi trovi nel mondo.

Evito quindi, e soprattutto, di mangiare pasta (se non cucinata da me a casuccia, e quindi con materiale esportato: farina di grano duro e vero sugo, abolendo il ketchup..).

Ma quando si e’ invitati, ci si puo’ rifiutare????

No, penso che per educazione/galateo questo non sia possibile, solo in caso di allergia vera (!) od intolleranza alimento questo potrebbe essere lecito (ma non e’ il mio caso).

Vediamo dunque i fatti: sono stata invitata ad un pranzo domenicale, qui in Germania

Come di consueto, per primo piatto, mi sono sparata una bella pastina con brodino di pollo.
Fin qui potrebbe essere nella norma, anche se a casa mia la pastina e’ sempre stata vista come un pasto “riscaldante” per le fredde serate invernali..
Ma la cosa non mi e’ dispiaciuta, e ci e’ stata anche bene.

Di secondo?
Una meravigliosa fettina impanata straunta nel burro.
Anche questa volta, dopo averla affettata, l’ho lasciata sgocciolare con noncuranza e per non dare nell’occhio agli altri commensali.

Ma quando mi sono vista arrivare una _cofana_ di miscuglio verde non ce l’ho piu’ fatta… e non ho potuto rifiutare 🙁
In un primo momento pensavo si trattasse di cornetti (o fagiolini, che dir si voglia)…

Poi l’ho vista bene..

Era PASTA !

Non era poi cosi’ esageratamente malaccio, il colore era dato da “erbe raccolte nel bosco” ma non ho indagato ulteriormente.
Meglio.

La struttura della pasta non aveva molto a che fare con la nostra, cotta con i dovuti criteri e scolata a tempo.
Meglio non continuare, altrimenti mi rattristo un sacco alla sola idea di come venga storpiato il cibo oltre Alpe.

No, non ho preconcetti culinari ad eccezione di uno solo: perche’ non si cucinano piatti locali invece di fare questi “azzardi” per compiacere agli stranieri??

E’ come quando ci si trova all’estero e le persone “indigene” ti invitano fuori in un ristorante italiano.

Ma che diamine, non esiste di meglio????

Ma chi lo dice che, in questo modo, gli stranieri si “sentono a casa”?

Se voglio mangiare italiano, lo faccio nel mio paese, non all’estero.

sigh…

Un po’ qua … und ein bischen dort

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