Per lavoro sono andata qualche giorno ad Amburgo (Germania) e, gia’ che c’ero, ne ho approfittato per passarci anche il fine settimana.
Sul lato mangereccio non ci sono problemi di alcun tipo.
Sicuramente non si muore di fame: c’e’ effettivamente qualsiasi tipologia di cucina a disposizione: la stragrande maggioranze dei locali offrono di tutto e a tutte le ore, tanto che alcuni posti sono aperti per 24ore ininterrottamente, senza sosta e con prezzi piu’ che abbordabili.
Essendo una citta’ multietnica, multiculturale, multitutto non e’ assolutamente difficile trovare un ristorante spagnolo a fianco di uno portoghese.
O nelle stazioni della metropolitana un sushi-bar giusto di fronte a un baracchino che vende wurstel.
La zona di Altona, dove avevo l’albergo, e’ piena di questi posti piu’ o meno tipici e caratteristici, uno a fianco dell’altro.
Difficile scegliere dove entrare.
La prima sera Stepan ed io abbiamo deciso di andare in un ristorante greco (1) ma, a mio gusto, non aveva niente di speciale.
Mi sono lasciata corrompere facilmente dal formaggio cotto al forno (SLURP) servito come antipasto, e da una grigliatona di pesce a carne, il tutto accompagnati da vino rosso sfuso.
Sara’ stata forse la confusione che abbiamo creato, ma abbiamo pagato circa 20euro a testa (tenendo conto che eravamo in 18 persone, quindi non e’ stato affatto male).
La seconda sera abbiamo optato per qualche cosa di piu’ “esotico”, scegliendo un indiano, lo “Shikara” (2).
Sicuramente l’andarci con una persona asiatica-nativa (come mi e’ successo diverse altre volte precedentemente) e’ senza ombra di dubbio tutta un’altra storia, un’altra scelta ed un altro cibo.
Non e’ semplice riuscire ad incontrare il proprio gusto in mezzo alla moltitudine di spezie, il poco o tanto uso di queste polveri puo’ “distruggere” totalmente il palato, provocando lo stato del “non sentire piu’ nessun gusto”.
Ed infatti e’ quanto mi e’ successo questa volta.
Peccato, pero’..
Il cameriere ci ha servito delle “piadine” di pane (non il naan) con delle salsine di accompagnamento.
Dopo il primo giro di assaggio, ho deciso di fermarmi a alla salsa a base di cocco: almeno sono riuscita a placare il sapore intenso e persistente del boccone.
Sono poi venuta a scoprire che si trattava _proprio_ di questa piada ad uccidermi l’interno bocca, davvero micidiale. Peccato, il danno era gia’ stato fatto.
Abbiamo mixato le portate di pollo tandoori con quelle di carne/verdure.
Tutto il locale giocava molto sulle tonalita’ del rosso e del colore dorato, con candele e cuscini sparsi: molto distensiva l’atmosfera ricreata, soprattutto rilassante.
Ottimo il lassi, lontano anni luce dalla prova che avevo fatto a casa tempo fa: dovro’ ripetere il tentativo.
A fine pasto sono stati serviti semini vari con finocchio e mentine, tanto per pulire e rinfrescare la bocca (o quello che ne restava, almeno per la sottoscritta).
Per Informazioni:
Taverna Sotiris (1)
Barnerstraße 42
22765 Hamburg
Shikara (2)
Bahrenfelderstraße 241
22765 Hamburg
Un po’ qua … und ein bischen dort