Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel) è un film del 2014 scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson.
Il film ha ottenuto ampio consenso della critica ed e’ stato scelto come film d’apertura della 64ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino aggiudicandosi il Gran premio della giuria.
È anche stato nominato ai Premi Oscar in nove diverse categorie, vincendo quattro statuette.
Il film si ispira agli scritti dello scrittore austriaco Stefan Zweig, in particolare il libro di memorie Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo
Guardando “Grand Hotel Budapest” non si potranno piu’ scordare i piccoli dolcetti al cioccolato, Courtesan au chocolat, preparati all’interno della pasticceria Mendl’s.
Si tratta di bignè ripieni di cioccolato e ricoperti di glassa colorata, racchiusi in eleganti scatolette rosa.
Non può arrestarlo solo perché è un odioso immigrato!
Monsieur Gustave H.
Essendo a dieta non ho voluto tentare la sorte, anche perche’ non li ho mai preparati e la pasta choux non e’ il mio forte, ma se qualcuno volesse tentarne la riproduzione, la ricetta e’ contenuta nel dvd extra del film, fornita direttamente dalla Century Fox.
Ad ogni modo, mentre il protagonista e’ a cena e narra la sua storia, sta degustando un’anatra arrosto.
Ho cosi’ reinterpreatato il tutto proponendo al mio desco un “Petto d’anatra con salsa di melagrana”
Ingredienti – Petto d’anatra in salsa di melagrana – 4 persone
700gr di petto d'anatra chicchi di melagrana (*) 4 cucchiai di olio 4 foglie di salvia 1 spicchio di aglio 2-3 cucchiai di melassa di melagrana (*) rosmarino pepe sale 1/2 bicchiere di brandy fecola/farina o altro addensante (facoltativo)
Procedimento
Incidete a losange la pelle dei petti d’anatra, facendo attenzione a non arrivare alla carne.
Sistemate i petti di anatra in un recipiente non metallico.
Insaporiteli con una macinata di pepe, cospargeteli con lo spicchio di aglio sbucciato e schiacciato, la salvia ed il rosmarino.
Spremete meta’ melagrana (*) e createne un succo, da versare sui petti di anatra, insieme al brandy.
Lasciate insaporire per una 20ina di minuti.
Togliete i petti dalla marinatura, asciugateli con carta da cucina.
Filtrate il liquido della marinata e mettetelo da parte.
Scaldate l’olio in un tegame antiaderente, grande abbastanza cosi’ da non sovrapporre i petti.
Rosolate i petti per una decina di minuti (molto dipende dallo spessore del grasso sulla pelle!! quindi controllateli e non fate come ho fatto io 🙁 ), dalla parte della pelle (attenzione, schizza molto).
Rigirateli e proseguite la cottura per altri 2 minuti.
Salateli, aggiungete il liquido (filtrato) della marinata, abbassate il fuoco, e proseguite a cuocere per 10 minuti (*).
Togliete i petti dal tegame e avvolgeteli in carta stagnola, lasciandoli riposare una decina di minuti.
Affettateli sottilmente creando delle fettine.
Conservate il succo rosato che hanno emesso durante il riposo.
Per la salsina:
Versate in un pentolino la melassa (o 2 cucchiaia di zucchero e 3 di aceto).
Lasciate sciogliere 2 minuti sempre mescolando con un cucchiaio di legno.
Unite il fondo di cottura dei petti di pollo, aggiungete il succo rosato emesso durante la cottura, sale, pepe e fate scaldare un minuto. Eventualmente aggiungete l’addensante per far rassodare leggermente la salsina.
Per impiattare:
Ho creato una base di insalatina, con della zucca al forno (olio e rosmarino).
Posizionato le fettine di petto d’anatra, qualche cucchiaio di sugo e chicchi di melagrana (se utilizzate le arance potete posizionare gli spicchi tagliati a vivo).
Note Personali
- I chicchi di melagrana possono essere sostituiti anche con 3 arance.
- Se avete solamente i chicchi di melagrana e non potete spremerli, allora pestateli bene (come ho poi fatto io). Eventualmente utilizzate il succo di una delle arance.
- Avendo la melassa di melagrana ho utilizzato questa. Eventualmente potreste preparare un mix di aceto e zucchero.
- Per la cottura della carne, ricordate che il petto rimane morbido se rimane rosato all’interno. Se lo preferite piu’ cotto, lasciate cuocere altri 5 minuti.
- Tenete presente che il petto d’anatra non e’ assolutamente dietetico..!
Ai giorni presenti, una ragazza visita in un cimitero nella nazione di Zubrowka (Repubblica inventata, situata nei Paesi dell’Est ai tempi del comunismo) il monumento di un celebre scrittore, chiamato semplicemente “l’Autore”, a cui vengono appese le chiavi di alberghi.
Nel 1985 l’autore aveva scritto un celeberrimo libro, intitolato Il Grand Budapest Hotel, basandosi sulle memorie che aveva raccolto nell’omonimo grande albergo dell’Europa centrale nel 1968
Il film si sviluppa con la storia del concierge, Monsieur Gustave H., che, piano piano, riesce a diventare il proprietario dell’albergo, un tempo ricco e fiorente, ora in decadenza.
Il film e’ anche divertente, pur offrendoci dei piccoli sfondi di riflessione e toccanti.
Un po’ qua … und ein bisschen dort