Durante il nostro giretto a Sau Schütt Hohenlinden ho visto molte persone che, con tanto di cestino in mano, si addentravano nella foresta alla raccolta di funghi.
In casa nostra nessuno li vuole e, soprattutto, li mangia (se si esclude la presente).
Cosi’, in un attimo di follia, mi sono messa a raccogliere… ortiche.
Beh, in effetti mi ero preparata con tanto di sacchetti e dimenticando i guanti.
Poco importa, le ortiche fanno comunque bene alla circolazione del sangue 🙂
La prima (e unica) volta che avevo utilizzato in cucina questa erba era stato circa 14 anni fa, con un risottino.
Perche’ non replicare e raccoglierla ulteriormente?
E cosi’ e’ stato, nonostante i tempi per il suo utilizzo erano decisamente stretti e da effettuarsi in giornata.
Una volta a casa, dopo aver eliminato il fusto (e punta un’altra volta), ho lavato le foglie accuratamente con bicarbonato di sodio.
Le ho poi trasferite in una pentola con acqua salata leggermente bollente e ho proseguito la sua cottura per una 20ina di minuti.
Come potete constatare, tra il prima ed il dopo c’e’ un’enorme differenza, quasi come gli spinaci.
Anche questa volta nessuno ha voluto “tentare la sorte” nell’assaggiare il tutto.
Una spruzzata di succo di limone, olio e via!
L’ortica comune (“Urtica dioica”) è una pianta erbacea perenne, nativa dell’Europa, dell’Asia e del Nord Africa.
È la più conosciuta e diffusa specie del genere Urtica.
Possiede peli che, quando si rompono, rilasciano un fluido che causa bruciore e prurito.
La pianta è nota per le sue proprietà medicinali, per la preparazione di pietanze e, nel passato, per il suo esteso uso nel campo tessile.
In tempi remoti la si usava come impacco fresco, quindi urticante, contro i reumatismi, il succo contro il i morsi velenosi dei serpenti e contro la tosse e la tubercolosi, lo scorbuto ed anche l’asma, per arrestare le emorragie e per far ricrescere i capelli.
Nel XIX secolo i medici raccomandavano l’ortica per le sue proprietà diuretiche per risolvere disturbi urinari, vescicali e renali.
In pratica.. proprio male non fa.
Se si esclude il momento della raccolta ed effettuato senza l’ausilio di guanti 🙂
Un po’ qua … und ein bisschen dort