Per chi ha il pollice verde, o solamente ci tenta, quante volte si e’ trovato/a nella situazione di provare a far sopravvivere le proprie piante?
Magari prendendo delle talee dalla pianta madre, oppure durante una passeggiate in bosco/foresta, mettendo in acqua e vedere se la piantina ha la capacita’ di sopravvivere, formando delle radici?
E poi?
Piantare in vaso, naturalmente, con terra e tanto amore.
Il risultato, se tutto procede correttamente, e’ l’ottenere una miriade di vasetti di piantine e non sapere cosa farne, dato che non si ha spazio.
Chiaramente il primo pensiero e’ quello di sbarazzarsi (al piu’ presto), cosi’ da far posto ad altri tentativi.
E qui entrano in gioco gli amici che, se sono come te, hanno ben poco spazio a disposizione.
Oppure affidi le piantine a che, addirittura, ha il pollice nero… sperando in una configurazione astrale positiva.
Per gli amanti delle piante, quindi, l’unico sistema e’ quello si scambiarle, regalarle, venderle a prezzi irrisori (=obolo facoltativo, se porti qualcosa da scambiare).
Qui in Germania ci sono giornate, appunto, dove e’ possibile fare tutto questo: scambiare i propri tentativi, ma con piante in formato piu’ o meno grande, che siano in salute.
Ed io ho fatto una capatina proprio ad uno di questi incontri, organizzato dall’Associazione locale.
Non volendo arrivare a mani vuote, ho tagliato dei “figli” del mio falangio (pianta ragno): non avevano radici, ma era sufficiente metterle in vaso.
In cambio ho trovato/portato a casa un Amarillo ed un “Taglilien” (Emerocallide)
Al momento devo ancora capire come curarle 🙂
Inutile dire che, ritornando a casa, mi sono anche persa tra le viuzze..
E stato comunque piacevole passeggiare al sole di una bella giornata di aprile, sentendo gli uccellini cantare e guardandomi intorno.
Un po’ qua … und ein bisschen dort