Sicuramente non saro’ sembrata una persona perfetta e/o educata ma, quest’anno, proprio non mi e’ interessato festeggiare il Natale tutti insieme.
Come ben sapete, a parte le luci colorate e poco altro, per me non ha nessuna importanza, e’ solamente un accumulo ulteriore di stress.
Fino ad ora lo avevo fatto per Tobias ma, essendo assente, ne ho approfittato … standomene a casa mia.
Si, mi sono un po’ stufata a dover preparare sempre tutto all’ultimo momento, quando si hanno le informazioni del numero dei partecipanti.
E di dover spadellare tutto il tempo a casa propria, pulire poi da Opa, sentirsi accusati con un “tutto qui?”, oppure “ma non hai fatto il dolce”?
Ben diverso e’ se tutti facessero qualcosa, organizzandoci in anticipo, e non delegando la preparazione del “pasto completo” per il giorno stabilito (solitamente mi spetta sempre il Natale a mezzogiorno, chissa’ perche’?).
E, come sempre, porto sempre di piu’ perche’ nessuno si preoccupa del 24 sera… si, lo fanno, ma mangiano a pranzo quando sanno benissimo che noi arriviamo piu’ tardi (come e’ successo anche questa volta 🙂 🙂 ) tanto da non avere pronto nulla per il giorno seguente.
E cosi’, me ne sono restata a casetta, sola dalla Vigilia post pranzo, mentre Stephan andava dai suoi.
Diciamocelo pure, non mi e’ andata decisamente male.
Alla Vigilia, con Stephan, ho preparato una meravigliosa pasta con le cozze (gia’ sgusciate), accompagnate da un vinello bianco
Visto che non mi andava troppo di spignattare, di sera mi sono limitata ad un’insalatona mista, con gamberi
Per Natale?
Sicuramente la lasagna non mi e’ mancata, e neppure il vino rosso.
Dessert?
Chiaramente una fetta (abbondante) dell’ottimo panettone di Eva!
E qualche biscottino che avevo tenuto a casa per i festeggiamenti personali
Perche’ farsi il sangue cattivo quando basta poco?
Un po’ qua … und ein bisschen dort