Per colazione siamo usciti andando nel Centro Commerciale di Stoccarda locato vicino all’albergo, cosi’ da avere diverse opzioni di scelta.
Per l’occasione da Sailer ho optato ad una fetta di torta salata, cosi’ da non morire velocemente di fame mangiando dei dolci a colazione.
Non so voi ma spesso, se assumo zuccheri, dopo poche ore ho una fame da lupi!
Abbiamo cosi’ lasciato la nostra spaziosa camera di Stoccarda per una nuova stanza, in un’altra citta’.
Logicamente, oltre ai confort interni, anche le aree comuni non erano da disdegnare!
Guidando siamo entrati in un nuovo Land tedesco, quello della Renania-Palatinato (Rhineland-Palatinate) e, in particolare, nella valle della Mosella.
Questa valle si estende lungo il fiume omonimo, su tre paesi dell’Europa occidentale: Francia, Lussemburgo e Germania.
Fortunatamente, nonostante le pessime previsioni meteorologiche, non abbiamo incontrato pioggia nel percorso.
Con la macchina abbiamo seguito il flusso di indicazioni stradali, verso il fiume Mosel, per poi proseguire verso lo “Schloss Thorn” (Castello Thorn) a Pelzen, luogo dove avremmo pernottato.
Lo ammetto, ci sono rimasta tremendamente male: non era assolutamente come me lo immaginavo (una stanza in un “castello” / “Schloss”), bensi una stanzetta minuscola all’interno di un B&B, totalmente anonimo e senza troppe insegne, con un bagno ancora piu’ piccolo e senza finestra.
Praticamente il pernottamento e’ nell’edificio del parco del castello, diagonalmente di fronte alla Vinaria (dove si puo’ degustare del vino), e, onestamente, non sono riuscita a vedere neppure le mura del castello stesso.
Appena arrivati i gestori erano contenti che non avremmo usufruito della colazione, in quanto aveva appena terminato di piovere e tutto il terreno si era riversato all’interno dello stabile.
Per chi lo chiedesse, il Castello Thorn esiste veramente !
Ad ogni modo, dopo aver lasciato i bagagli, abbiamo proseguito verso Trier (Treviri in italiano).
Treviri è situata nel mezzo della media valle della Mosella e gran parte della città è situata sulla riva destra del fiume.
Le prime tracce di insediamenti umani nell’area risalgono all’epoca della ceramica lineare (5500-4500 a.C.). Secondo una leggenda fu Trebata (o Trebeta), figlio di Ninus re degli Assiri, a fondare la città circa 1300 anni prima della fondazione di Roma.
Fonti più certe affermano che Treviri è di origine romana, nell’anno 16 a.C. fu fondata nei pressi di un insediamento militare, risalente al 30 a.C., la città di Augusta Treverorum, capoluogo della provincia romana della Gallia Belgica. Questo fa di Treviri una delle città più antiche del territorio tedesco.
La città è famosa per i numerosi edifici di epoca romana ancora ben conservati. Treviri era una delle quattro capitali della Tetrarchia, con Milano, Sirmio (in Serbia) e Nicomedia (ora Smirne, in Turchia), a oggi quella meglio conosciuta archeologicamente.
Dal 1986 gran parte dei monumenti di origine romana e medievale della città (e delle vicinanze) fanno parte del complesso dei Beni patrimonio dell’umanità di Treviri, così inserito nell’Elenco dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Hauptmarkt, e’ la Piazza del Mercato Centrale, la via principale e fulcro della vita cittadina, e sorge a metà strada dell’antico decumano romano.
L’area e’ cinta da notevoli monumenti medievali e rinascimentali, ora sedi di negozi e bar, mentre nel suo centro si ergono una croce del 958 e una fontana del 1595, dedicata a San Pietro e alle Quattro Virtù.
La Chiesa di San Gengolfo (Sankt-Gangolf-Kirche) e’ una chiesa gotica costruita tra il XIV e il XV secolo alla quale si accede da un portale barocco decorato con figure di angeli.
La Chiesa di Nostra Signora (Liebfrauenbasilika) e una delle chiese gotiche (insieme al Duomo di Magdeburgo) più antiche della Germania, e uno dei capolavori del Gotico tedesco.
La sua struttura cruciforme è sostenuta da una dozzina di pilastri che simboleggiano i 12 apostoli; nonostante la rigida simmetria, trasmette un senso di leggerezza quasi mistica.
Dopo che l’antico complesso di chiese dei tempi di Costantino il Grande, trascorso quasi un millennio, dovette essere abbattuto a causa dei crolli, l’arcivescovo di Treviri, Teodorico II di Wied, diede inizio alla costruzione della chiesa. Le fondamenta del precedente edificio religioso vennero in parte riutilizzate. La data precisa dell’inizio dei lavori non è individuabile: un’iscrizione all’interno della chiesa, su un pilastro, recita: «La costruzione di questa chiesa ebbe inizio nell’anno 1227 e fu terminata nell’anno 1243»
Al suo interno contiene anche vetrate policrome aggiunte in epoca postbellica. Nel 2011 è stata oggetto di un radicale intervento di restauro.
Il Duomo di San Pietro (Trierer Dom) fu costruito sopra il lussuoso palazzo di Elena, madre di Costantino il Grande, e con un aspetto simile a una fortezza.
Questa cattedrale è essenzialmente romanica, con alcuni slanciati elementi gotici e straordinarie decorazioni barocche.
La Sacra Tunica (consistente in un pezzo di stoffa, priva di cuciture, che si ritiene abbia fatto parte della tunica che indossava Cristo prima della sua crocifissione e che, secondo il Vangelo di San Giovanni, i soldati romani preposti alla sorveglianza del Gòlgota, si disputarono, tirandola a sorte) è la più nota reliquia del tesoro del Duomo.
Essa viene conservata in un’apposita costruzione, in un contenitore in legno protetto da un vetro di sicurezza e viene esposta al pubblico solo in rare occasioni, come avviene anche per la Sacra Sindone a Torino.
Nel Duomo si trovano numerose opere di arte funeraria, relative alle tombe degli arcivescovi di Treviri, come Baldovino di Lussemburgo, Richard von Greiffenklau e Theoderich von Wied.
La Basilica Palatina di Costantino (Konstantinbasilika) e’ un’enorme basilica civile nel senso che gli antichi Romani davano al termine.
Conosciuta anche con il nome di Aula Palatina, all’epoca in cui fu costruita (IV secolo) per volere dell’Imperatore Costantino, era la più vasta basilica ad unica aula coperta ed è anche l’unica del genere ad essere pervenuta integra fino ai giorni nostri.
L’interno misura 67 metri di lunghezza, 27,20 di larghezza ed è alto 33 metri di altezza.
Essa fa parte del complesso dei beni patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 1986.
Una novità fu la decorazione esterna con una serie di alte arcate cieche, nelle quali si aprono due livelli di finestrato. Questo motivo, che rompe con la tradizione delle pareti lisce, è presente sulle due pareti laterali e sull’abside. Vicino alle finestre si trovano anche tracce di decorazioni a stucco originarie.
La Porta Nigra è un’ampia porta romana e attualmente è la più grande al nord delle Alpi (UNESCO dal 1986).
Il suo nome è stato coniato nel Medioevo a causa del colore scuro della sua pietra; ma non si conosce il nome originale romano
La Porta Nigra è stata costruita in arenaria grigia intorno il 170 d.C.
In origine era composta da due torri di quattro piani, formanti un semicerchio sul lato esterno. Un blocco di pietra separava i due portali, apribili su entrambi i lati.
Tuttavia per ragioni sconosciute la porta rimase incompiuta.
Durante l’epoca romana, la Porta Nigra faceva parte della composizione a quattro porte della città, ognuna delle quali era posta a ogni lato della città omonima, a forma rettangolare, o a castrum.
La Porta Nigra controllava l’entrata a nord della città, mentre la Porta Alba (Porta Bianca) controllava la zona sud e la Porta Inclyta (Porta Famosa) la parte ovest, vicino al ponte romano che attraversava il fiume Mosella.
Di queste porte è rimasta solo la Porta Nigra.
Per cena, visto che il B&B non offriva molto e niente era disponibile, abbiamo chiesto in giro ed optato per la cittadina di Saarburg, nella parte occidentale del Parco Naturale Saar-Hunsrück, sulle rive della Saar e alla foce del Leukbach.
Girando un pochino per il centro, abbiamo trovato la “Wirtshaus mit Herz” molto interessante.
Giusto un’attesa di mezz’oretta prima di poter trovare un tavolo (sempre meglio che un normale fast-food).
Qui abbiamo mangiato veramente bene una tartare deliziosa e fresca, salsiccia ed affettati e, naturalmente, un po’ di birra che non guasta mai.
Decisamente soddisfatti!
Per Informazioni
Sailer (Colazione)
Cannstatter Carré
Wildungerstraße 2
70372 Stuttgart
Schloss Thorn (Pernottamento)
An der B 419
54439 Palzem
Wirtshaus mit Herz (Cena)
Graf-Siegfried-Straße 23
54439 Saarburg
Un po’ qua … und ein bisschen dort