“Green book” – KFC

Green Book è un film del 2018 diretto da Peter Farrelly, vincitore di tre premi Oscar 2019, tra cui quello come miglior film dell’anno.

Il film ha come protagonisti Viggo Mortensen e Mahershala Ali e racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America degli anni sessanta.
È ispirato alla storia vera di Don Shirley e Tony Lip (pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga), attore e padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga.

Allora glielo dica, ma lo faccia con un linguaggio che non ha mai usato prima. Qualcosa come… Scriva così: innamorarmi di te è stata la cosa più naturale che abbia fatto.
Don Shirley

Una delle diverse scene “mangerecce” e’ proprio quando Viggo si ferma da KFC, uno tra i primi della storia, per acquistare del cibo, delle alette di pollo, da mangiare durante il percorso.

“Green Book” – da Internet

Inutile dire che il pianista in un primo momento non ne ha voluto sapere di dover mangiare “con le mani”, un modo totalmente anitigenico per lui, accettando in seguito di provare questa nuova esperienza. Accettando anche il petto, e non solo le alette di pollo, essendo decisamente un pezzo piu’ squisito.

“Green Book” – da Internet

Per non saper ne leggere ne friggere, anche io ho fatto lo stesso: fermarmi in un KFC per “provare” a mangiare il petto del pollo fritto, cosi’ da potermi deliziare ( vabbe’, e’ tutto relativo, vero???)

 

Dovendo trovare il modo di mantenere la famiglia, Tony Lip accetta di lavorare come autista e tuttofare per il pianista di colore Don Shirley, nel tour che deve fare negli Stati Uniti.
Per fargli assolvere bene il compito, gli viene affidato anche il Green Book (*), un libro dove sono indicati i ristoranti e gli alberghi che accolgono bene gli afroamericani.
Il rapporto tra i due uomini all’inizio non è dei migliori, in quanto Tony è cresciuto nella convinzione che quelli di colore siano peggio degli animali.
Con il tempo però comprende l’errore e riconosce lo straordinario talento del pianista.

A mio avviso si tratta di un road-movie molto bello, divertente ma nel contempo reale. Un viaggio che attraversa 11 stati americani durante un periodo storico non certo facile per le le persone di colore.
Una situazione di convivenza che ha aiutato a creare una certa armonia tra i personaggi, non che rispetto ed aiuto reciproco, aprendo le menti delle persone e trattarle come tali (e pari).
Un’amicizia nata cosi’, che va ben oltre ogni limite di colore della pelle e di guadagno.

Ma cos’e’ questo ‘Green Book‘?
Si trattava di un libro per gente di colore, scritto nel 1936 (da Victor Hugo Green) per aiutarla a sopravvivere nell’America razzista
Se la prima edizione era un semplice fascicolo di poche pagine, questo si amplio’ per arrivare alla sua ultima edizione con piu’ di 100, coprendo molti aspetti di quegli Stati Uniti che erano un tempo, tanto da ricevere l’approvazione del Civil Rights Act (legge del 1964 voluta da John Fitzgerald Kennedy) che dichiarò illegali le disparità di registrazione nelle elezioni e la segregazione razziale nelle scuole, sul posto di lavoro e nelle strutture pubbliche in generale), rappresentando un vero e proprio manuale salvavita del viaggiatore per i neri americani.

Se qualcuno non lo avesse ancora visto, lo consiglio vivamente e resto in attesa dei vostri commenti.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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