(In)-Civilta’. Capodanno e botti

Quando torno in Italia, ma anche quando parlo al telefono con il Nonno, e’ sempre ad elogiare le persone tedesche, il loro spirito mentale, teutonico.

Il loro essere “forti”, la loro “infallibilita'”.

Nessuno vede o si accorge veramente dell’altro lato della medaglia fino a quando non si vive con loro, a stretto contatto.
Non mi riferisco a Stephan, ma a gran parte del nostro vicinato.

Alla loro mancanza di sensibilita’, al loro essere superiori ad ogni costo, al loro menefreghismo e mancanza di tatto.
Non voglie essere paragonata a chissa’ chi, o superiore. Ma un minimo di educazione deve esistere, da entrambe le parti.

Come si possono iniziare a sparare i fuochi d’artificio alle 17 del pomeriggio?
Ed andare avanti per ore, senza un minimo di contegno?
Logicamente il tutto viene effettuato direttamente sotto casa, senza curarsi se il vicinato possiede animali domestici impauriti.
Al momento di aver fatto notare la situazione, il frastuono e’ cessato.

Poi … arriva la mezzanotte.

Ed ancora fuochi, suoni, luci, che si protraggono sino alle 2 di notte.
Tralasciamo il rispetto per i beni comunali, mettendo i razzi all’interno dei tombini e dando fuoco alle micce.
Tralasciamo il rispetto per i beni delle altre persone, calpestando i fiori e buttando l’eventuale spazzatura nei bidoni sbagliati.
Tralasciamo il fracasso fatto fino a tardi, insomma, a Capodanno ci puo’ anche stare… ma tutto ha un limite (ed un mal di testa da giorni).

Arriviamo alla mattina.
Alla sporcizia lasciata, una vera orda di zozzoni, insomma.

Dalla finestra di casa si nota una piccola raccolta di sporcizia, posta a lato della strada.

Ed il resto?
E tutto cio’ lasciato nei giardini privati?

Avro’ sbagliato, lo so, ma non ho potuto farne a meno.
Come molti resti di castagnole erano “volati” nel mio giardinetto, la stessa fine hanno (ri-)fatto, ma senza il botto, quelli raccolti da me.

Finalmente, alle 14, si sono fatti vivi alcuni, solo per conservare l’apparenza.
Oramai il gioco e’ fatto.

Brindiamo e dimentichiamo.

Buon anno!

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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