Encanto è un film d’animazione del 2021, oltre ad essere il 60° classico Disney ed essere stato premiato con il Golden Globe per il miglior film d’animazione nel 2022. Insieme a Raya e l’ultimo drago, ha segnato l’ottava volta che due classici Disney sono stati distribuiti nello stesso anno solare.
Gli animatori sono stati sfidati dai registi a rendere Mirabel(la) distintamente diversa da tutte le precedenti eroine Disney; ella, infatti, doveva essere intelligente capace, ma anche goffa e divertente.
Questa volta Disney non ci ha fornito la classica principessa, inarrivabile, piena di bellezza e capacita’.
Al contrario, troviamo una ragazzina _normale_, senza avere grandi capacita’ nell’agire, ma con grande forza e determinazione.
Anche nei momenti più bui arriva la luce, quando meno te l’aspetti!
(Mirabella)
L’intera famiglia Madrigal ci ha affascinato con la sua storia.
Perche’ non tentare di preparare alcune ricette colombiane, riprendendole dal film?
Ecco, quindi, la mia carrellata di sapori e di colori sud-americani.
Le Huevos Pericos non sono altro che uova strapazzate con pomodoro a dadini e cipollotto.
Molto simile al “Tokhom wo romi” afgano o allo Shakshuka libico preparati precedentemente.
Ingredienti – Huevos Pericos – 3 persone
6 uova 3 pomodori medi tritati finemente 3 cucchiai di olio d'oliva 5 gambi di cipollotti tritati sale pepe
Procedimento
In una padella antiaderente media, scaldare l’olio a fuoco medio.
Aggiungete i pomodori ed il cipollotto tritati e cuocete per circa 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Salate (ma non troppo, dato che salerete anche le uova) e pepate.
Nel frattempo, in una ciotolina, sbattete le uova con un pizzico il sale.
Versate le uova nella stessa padella dove si trova il composto di pomodoro/cipollotto e proseguite la cottura, a fuoco medio e senza mescolare, fino a quando il composto inizia ad asciugarsi.
Non vi resta ora che mescolare, cosi’ da unire le uova al restante composto, e proseguite la cottura per circa 2 minuti, o fino a quando le uova non avranno la consistenza da voi desiderata.
Servite con arepa (o pane)
Giusto per non darmi per vinta, ho tentato nuovamente con la preparazione delle arepa.
Si tratta di una pagnotta di piccole dimensioni preparata con farina di mais bianco (o, alternativamente, giallo), acqua e sale. Viene cotta in teglia oppure sulla piastra o sulla pietra.
Questa volta, rispetto alla precedente, ho cambiato la farina utilizzata (prendendola piu’ fine) ed ho cotto in pentola.
Ingredienti – (pseudo) Arepa
300gr farina di mais acqua sale
Procedimento
Mescolate gli ingredienti, avendo cura di versare l’acqua a poco a poco, cosi’ da ottenere un impasto morbido ma abbastanza consistente e non appiccicoso.
Il quantitativo di acqua necessaria dipende molto dalla tipologia di farina utilizzata, ecco perche’ non la ho specificata all’interno della lista degli ingredienti.
Lasciate la massa a riposare, coperta, per circa 20-30 minuti.
Dall’impasto ricavate poi delle palline (questa volta erano di circa 65gr cadauna) e schiacciatele cosi’ da formare dischetti alti circa 5 mm.
Io ho utilizzato le mani, ma non pare essere una buona soluzione, in quanto la parte centrale rimane leggermente piu’ alta.
Scaldate una piastra o una padella (con o senza olio, purché non attacchi) e mettete le arepas a cuocere per pochi minuti, girandole per uniformare la cottura.
Ajiaco. Si tratta di una zuppa densa a base di pollo e di 3 diverse tipologie di patate (patate criolla, patate pastusa e patate sabanera), aromatizzata, tra l’altro, da foglie di guasca (Galinsoga parviflora… se non erro), e può essere condita con capperi, panna, mais e accompagnata da una fetta di avocado e riso.
Particolarmente popolare in Colombia, tanto di essere uno tra i piatti nazionali piu’ amati.
Le foglie di “guasca” non le ho assolutamente trovate, e per le patate ho acquistato 3 tipologie diverse.
Questo e’ il mix che ho preparato, per me l’ottimale, seguendo diverse ricette.
Ingredienti – Ajiaco – 3 persone
1 petto di pollo pannocchie di mais (precotto) cipollotti tritati (o cipolla) 1 spicchio di aglio 750ml di brodo di pollo foglie di guasca (se le trovate) patate criolla (se le trovate) patate pastuza (se le trovate) patate sabanera (se le trovate) capperi panna sale olio avocado (per guarnire)
Procedimento
Sbucciate e tagliate a fettine le patate delle 3 diverse tipologie prescelte. Mettete in una ciotola piena di acqua fredda, cosi’ da rilasciare il loro amido.
Se non trovate le pannocchie di mais precotte, dovrete cuocerle voi e ci vorranno circa 45 minuti dal bollore, dopo averle in una pentola piena di acqua.
Tagliate le pannocchie in 3, o in parti piu’ piccole.
In una pentola grande (che conterra’ tutta la vostra zuppa) inserite un goccio di olio.
Quando l’olio sara’ caldo inserite l’aglio tritato, fate insaporite, poi aggiungete i cipollotti. Proseguite la cottura per qualche minuto.
Aggiungete il petto di pollo, facendolo rosolare da tutti i lati.
Scolate le patate ed inserite anche quelle nella pentola.
Aggiungete il brodo di pollo ai precedenti ingredienti, e fate cuocere per almeno mezz’ora.
Rimuovete il pollo e stracciatelo a filetti, mentre il resto della zuppa continua a cuocere fino a quando le patate saranno ben cotte e ridotte quasi a purè, ma non totalmente spappolate.
Inserite nella pentola parte del pollo, ed il mais tagliato, per riscaldarli un poco.
A questo punto la vostra zuppa sara’ pronta e potete iniziare a porzionarla.
Inserite la zuppa nel piatto: aggiungete un poco della carne di pollo sfilacciata, qualche cappero, un po’ di panna (ho preferito dello yoghurt) e guarnite con fettine di avocado e, eventualmente, anche coriandolo.
Questo film di animazione e’ ambientato tra le montagne della Colombia, in una straordinaria citta’, di nome Encanto.
Tutti i personaggi della famiglia Madrigal, sia adulti che bambini, sono straordinari e dotati di magici poteri.
Tutti tranne che uno, Mirabella.
E’ l’unica figlia/nipote a non aver ricevuto alcun dono, che sia la superforza, la capacita’ di guarigione o il far fiorire e rendere fertile. Nonostante questo e’ generosa, paziente, sempre allegna anche se di intralcio agli altri.
Soltanto quando la fiamma della magia minaccia di spegnersi, e il suo volto compare in una confusa visione del drammatico futuro che li aspetta, Mirabel decide che tocca a lei andare alla ricerca di una soluzione, e all’origine del mistero che l’avvolge.
Un po’ qua … und ein bisschen dort