Il Portogallo (in portoghese: Portugal; in mirandese: Pertual), ufficialmente Repubblica Portoghese (in portoghese: República Portuguesa), è uno Stato membro dell’Unione europea. È collocato nella posizione più occidentale fra tutti gli Stati dell’Europa continentale.
Parte più occidentale della Penisola iberica, nell’Europa meridionale, affacciato sull’Oceano Atlantico, con circa 830 chilometri di coste a sud e a ovest, confina solo con la Spagna (Galizia a nord, Castiglia e León, Estremadura e Andalusia a est). Il suo territorio, corrispondente all’antica provincia romana di Lusitania, occupa una fascia di territorio lunga circa 700 km e larga 150/200 km che dai rilievi della Meseta iberica scende fino alla costa atlantica.
Favorito da questa particolare posizione, nel corso dei secoli il piccolo regno del Portogallo riuscì ad acquisire una notevole esperienza marinara che gli permise di costruire un vasto dominio coloniale, con possedimenti in tutti i continenti, dissoltosi solo negli anni ’70. Di esso rimangono i due arcipelaghi delle Azzorre e di Madera, che fanno parte del territorio nazionale come regioni autonome.
Il nome del Portogallo, terra dei lusitani, deriva da Portus Cale, nome dell’antico insediamento situato alle foci del fiume Douro.
La sua capitale e’ Lisbona.
La lingua ufficiale del Portogallo è il portoghese, adottato nel 1290 dal Re Dionigi. Sono a oggi riconosciuti e protetti anche la lingua dei segni portoghese e il mirandese, parlato nella zona di Miranda do Douro da circa dal 6% della popolazione totale, e anche insegnata come seconda lingua facoltativa nelle scuole del posto.
Il Polvo à Lagareiro è un piatto portoghese a base di polpo, olio d’oliva, patate (batatas a murro), “rapini” e aglio.
La sua origine è incerta anche se è un piatto comune nella provincia di Trás-os-Montes. Viene spesso servito alla vigilia di Natale.
Ingredienti – Polvo à lagareiro – 3 persone
1 kg di polpo 0,63 kg di patate bianche piccole 4 spicchi d'aglio, schiacciati 1 foglia di alloro 0,5 cipolla grande 100 ml di olio d'oliva 0,5 mazzetti di coriandolo, tritato grossolanamente Sale grosso Pepe nero, appena macinato
Procedimento
Rimuovete il becco di polpo.
Mettete il polpo in una grande pentola olandese, coprite con acqua e cuocete per 30 minuti con la cipolla non sbucciata e, soprattutto, senza sale (questo indurirebbe il polpo).
Preriscaldate il forno a 180C.
Lavate le patate, asciugatele con un panno e mettetele in una teglia cosparsa di sale grosso. Infornate per 40 minuti.
Quando il polpo sarà cotto, toglietelo dall’acqua, scolatelo e tagliatelo a pezzi.
Mettetelo in una teglia da forno capiente (se possibile di coccio) con gli spicchi d’aglio, l’alloro e il coriandolo e condite con olio d’oliva.
Quando le patate saranno cotte, eliminate il sale in eccesso, schiacciatele molto leggermente con il pugno, giusto per aprirle leggermente, poi adagiatele intorno al polpo e cospargetele abbondantemente di olio d’oliva.
Infornate nuovamente per 15 minuti.
Insaporite con pepe nero macinato al momento e servite subito.
Note Personali
- Il polpo puo’ essere cotto in pentola normale oppure in pentola a pressione (come ho fatto io).
In questo caso basta aggiungere un goccio di acqua nella pentola, degli odori/aromi, il polipo (anche surgelato) e chiudere il coperchio.
Quando la pentola a pressione inizia a sibilare, abbassate al minimo e cuocete per 18-20 minuti. Lasciando sfiatare poi naturalmente, senza fretta. - La cottura delle patate con il sale lo avevo gia’ utilizzato tempo fa per la Finlandia
- La patate possono anche essere lessate e poi ripassate al forno (come nel nostro caso)
La cucina portoghese (culinária portuguesa) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in Portogallo, caratterizzata dalla storia del paese fatta di incontri con culture e tradizioni diverse. Oggi, grazie alle comunità portoghesi che vivono all’estero e ai piatti particolari, è conosciuta nel resto del mondo.
La posizione geografica del Portogallo, e la sua conformazione fisica, sono stati elementi essenziali per lo sviluppo della cucina portoghese.
La pianura a sud del paese, i grandi pascoli, e le zone boschive, rappresentano l’habitat ideale per la selvaggina, una grande fonte di cibo. Con la costruzione di nuove strade, il cibo poteva essere trasportato e commerciato in tutto il paese con più rapidità e facilità; in più i nuovi alimenti, come il grano, la cipolla, l’aglio, le olive (l’olio d’oliva), vennero introdotti in tutta la penisola.
Un’altra grande cultura che ebbe una forte influenza sulla tradizione portoghese fu quella araba, che nell’VIII secolo d.C. si stanziò nella parte meridionale della penisola, introducendo nuovi alimenti e influenzando le tecniche di preparazione del cibo e le tecniche di coltivazione. Introdussero nuove tecniche di irrigazione, cosicché i terreni aridi e asciutti potessero far crescere prodotti come mandorli, fichi e piante di agrumi. Introdussero le spezie, e nuove tecniche di cottura, una delle quali ancora oggi è praticata nel sud del paese, la Cataplana (cottura in pentola in rame con chiusura ermetica).
Nel XV secolo l’espansione dell’impero portò alla conoscenza di nuove spezie e condimenti, come il coriandolo, lo zafferano, lo zenzero, il pepe, il peri-peri, i chiodi di garofano, il prezzemolo e la noce moscata (soprattutto grazie alle scoperte di Vasco da Gama sulla rotta per l’India e l’Estremo Oriente), e di nuovi prodotti, come il pomodoro, la patata, il peperone, il fagiolo, il peperoncino, il tacchino e l’avocado, provenienti dal Nuovo Mondo.
Altro fattore importante furono le innovazioni nel settore della pesca, con l’inizio della pesca del merluzzo. Venne ideato il metodo della salatura; il baccalà salato era utilizzato in sostituzione della carne di maiale come provvista per i marinai che affrontavano i lunghi viaggi verso l’Oriente attraverso il metodo della salatura si conservava meglio e più a lungo.
Le zuppe, sono un primo fondamentale nella tradizione portoghese, e spesso formano da sole un pasto.
I portoghesi, creano delle zuppe speziate e spesso accompagnate dal pane.
Tra le zuppe più famose:
- Il Caldo Verde (Brodo verde) – zuppa, originaria della provincia settentrionale di Minho, a base di passata di cavoli, addensata con patate, contenente una fetta di Salpicão o Chouriço (salsiccia). Ora è considerata un piatto nazionale.
- La Caldeirada de lulas à Madeirense – una zuppa di frutti di mare, insaporita da zenzero e curry.
- La Caldeirada à Pescador – zuppa di pesce, pomodoro e patate.
- La Canja de galinha – brodo di pollo.
- La Açorda – zuppa di frutti di mare, verdure, e pane.
In Portogallo c’è un’enorme varietà di pescato: baccalà, tonno, pesce spada, sardine, aragoste, gamberetti, granchi, polpi, anguille, naselli, branzino, molti crostacei e molluschi, tra cui le vongole, le cozze, le ostriche e le cape sante.
Nella cucina portoghese si usa sia carne rossa sia carne bianca. Alcuni piatti sono un insieme di carne e di pesce. Alcune carni vengono usate come addensanti per i dolci. La carne è anche usata per le zuppe e gli stufati.
Le verdure più comuni nella cucina portoghese sono i pomodori, i cavoli e le cipolle. Il contorno che accompagna molti piatti è un’insalata di pomodori, lattuga e cipolla, condita con olio d’oliva e aceto
Il pane, fatto con farina di grano o di mais, viene servito con molti piatti; per alcune zuppe è l’ingrediente principale. Un tipo di pane molto famoso è il Broa, fatto con farina di mais (“milho” in portoghese).
I portoghesi adorano i loro dolci e si vantano di oltre 200 diversi tipi di pasticcini e torte, tra i piu’ famosi troviamo
- Pastel de nata – crostatina con crema di zucchero a base di crema
- almendrado – pastina di mandorle
- arroz doce – budino di riso
- galão – tipico caffè latte portoghese.
Desfrute de sua refeição
Un po’ qua … und ein bisschen dort