Quando si parla di Pisa si fa inevitabilmente riferimento alla sua Torre Pendente.
Ma questo non e’ l’unico monumento offerto da questa stupenda citta’ toscana.
Eccoci a noi ed alla nostra giornata pisana.
Dopo una breve visita alla Chiesa di Santa Maria Novella (a Firenze) per vedere la meridiana esterna,
ci siamo diretti nuovamente in stazione per la breve ri-partenza, destinazione Pisa San Rossore, distante solamente 72km (di treno).
Giusto il tempo di lasciare i nostri bagagli nella camera del B&B Le Cascine, fare un veloce giro in bagno per rinfrescarci un attimo, ed eravamo nuovamente in strada.
In meno di 1km e ci siamo trovati nel centro architettonico di Pisa, insieme a tutto il suo splendore ed all’orda di turisti (fortunatamente poca, visto il periodo di Covid)
La Torre sovrasta la bellissima “Piazza del Duomo“, un complesso architettonico unico al mondo, non a caso definita anche “Campo dei Miracoli“.
Qui troviamo raccolti solo alcuni tra i principali monumenti religiosi della città di Pisa: la Torre, il Duomo, il Battistero ed il Campo Santo.
Se non proprio “miracoloso”, la disposizione dei principali monumenti sulla piazza ha un suo intento armonico, nulla e’ lasciato al caso.
Se potessimo osservare la piazza con una veduta aerea, ci accorgeremmo immediatamente che mentre il Battistero ed il Duomo sono perfettamente allineati tra loro lungo l’asse ovest-est, la Torre è decentrata rispetto ad essi di circa 10° in direzione Sud. Questa disposizione fa sì che l’ombra della torre, all’alba del 25 Dicembre, giorno di Natale, cada esattamente al centro della cupola del Duomo, ossia, idealmente, sull’altare principale.
Sappiamo che questa data, scelta simbolicamente dalla Chiesa come data di nascita di Gesù, rappresenta in realtà il Solstizio d’Inverno, quando gli antichi festeggiavano la rinascita del “Sol Invictus”. Questa data, come vedremo più avanti, assume una certa rilevanza in relazione al cosiddetto “Calendario Pisano”, che venne adottato dalle autorità cittadine a partire dall’XI secolo.
La Torre di Pisa nasce in origine come campanile del Duomo e si tratta del campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
I lavori iniziarono nel 1173 e si protrassero per oltre due secoli, con due lunghe interruzioni, proprio per via dell’inclinazione non prevista già nelle prime fasi di costruzione e da allora è rimasta così, un unicum al mondo che attrae ogni anno migliaia di turisti.
L’inclinazione si è oggi stabilizzata al 5%. In cima ai suoi 294 gradini, per un’altezza totale di 56 metri, si gode un panorama mozzafiato (nonostante la “scarsita'” di turisti non ce l’abbiamo fatta a salire..).
Emblema della città di Pisa per via della sua caratteristica pendenza, la Torre è il monumento più celebre di Piazza del Duomo.
Nonostante lo strano effetto, l’asse verticale che passa per il suo baricentro cade nella base di appoggio, per cui, a meno che non vengano sovvertite le leggi della fisica, la torre non cadrà mai.
Si pensa che la Torre sia stata progettata da Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo il Battistero. In realtà, anche se sono molte le analogie tra i due edifici, la diatriba sulla paternità del progetto è ancora in corso.
La Torre di Pisa è stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Il Duomo di Santa Maria Assunta di Pisa, conosciuto anche come la Cattedrale dell’Assunta, e’ una basilica romanica in marmo bianco a cinque navate.
L’edificio e’ rappresentativo del Romanico Pisano, stile concepito proprio a partire da questa chiesa e poi esportato a Firenze, nel resto della Toscana, ma anche in Corsica e in Sardegna, durante il controllo di queste regioni da parte dell’antica Repubblica Marinara di Pisa.
Il Duomo fu costruito a partire dal 1063, in concomitanza con la ricostruzione della Basilica di San Marco a Venezia, su un progetto dell’architetto Buscheto, come simbolo del prestigio e della ricchezza raggiunti dalla Repubblica Pisana nel momento della sua massima espansione, come dimostra lo sfarzo delle decorazioni con marmi multicolori, mosaici, ornamenti, bronzi e colonne di marmo grigio.
Il Duomo e’ ricoperto internamente ed esternamente da bande alternate ci marmo verde scuro e crema, che ne ha fatto la sua caratteristica.
L’attuale aspetto e’ il frutto di continui interventi di restauro susseguitisi nell’arco di diverse epoche. Nel corso dell’Ottocento alcune sculture sono state sostituite da copie e sono ora custodite nel Museo dell’Opera del Duomo.
All’ingresso, non si possono non notare i cancelli di bronzo della Porta di San Ranieri, con scene della vita della Vergine e di Cristo. All’interno, è possibile ammirare il pulpito di Giovanni Pisano.
Il Battistero di San Giovanni e’ il più grande battistero d’Italia con i suoi 107,25 metri di circonferenza.
La sua costruzione fu iniziata nel 1153 dall’architetto Diotisalvi Diotisalvi, come testimonia un’iscrizione su un pilastro interno, ma completata un secolo dopo da Nicola Pisano e dal figlio Giovanni, cosi’ come molte sculture della facciata sono state realizzate dopo dai Pisano.
Il Battistero presenta la sua principale peculiarità nella cupola: costruita con materiali diversi, dalle tegole rosse alle lastre di piombo, copre solo il giro interno dei pilastri e probabilmente la mancanza di denaro è stato il motivo per cui è costituita da materiali differenti (tegole rossi e lastre di piombo); alla stessa ragione è attribuita l’assenza di affreschi sul soffitto, previsti nel progetto originale.
All’interno, da ammirare il bellissimo fonte battesimale, lo stesso nel quale fu battezzato Galileo Galilei nel 1564, e il Pulpito, opera di Nicola Pisano, che presenta scene della Vita di Cristo e soggetti raffiguranti Le Virtù: tutti capolavori che testimoniano come il loro creatore sia stato uno dei principali precursori del rinascimento.
L’ultima meraviglia del Campo dei Miracoli è il Camposanto Monumentale di Pisa, un luogo sacro perché i crociati portarono qui la terra santa presa sul monte Golgota, appena fuori Gerusalemme.
Vi sono seppelliti i personaggi pisani più illustri e vi si trovano opere d’arte dall’età etrusca, a quella romana e medievale fino a capolavori del secolo scorso.
Semplici mura di marmo bianco custodiscono le tombe dei defunti, le personalità più di spicco erano sepolte nel giardino centrale o nei sarcofagi romani, mentre sotto le arcate riposavano personalità meno prestigiose
Altra interessante esperienza che si può fare è il camminamento lungo le Antiche Mura di Pisa, inaugurate dopo una serie di lavori di recupero. Offrono una visuale diversa ed originale sia sulla Piazza dei Miracoli che su tutta a città.
Ma non tutte le bellezze di Pisa sono concentrate in questa piazza.
Basta fare un giretto anche a piedi – quindi anche senza allontanarci troppo dal centro – per la citta’, e si possono scorgere ulteriori capovolavori architettonici ed artistici, che rendendo giustizia ad una ALTRA tra le meravigliose città d’arte italiane.
A soli pochi minuti di distanza e ci siamo recati in Piazza dei Cavalieri, luogo storico e ricco di importanti palazzi.
La piazza e’ stata voluta dal granduca Cosimo I de’ Medici, del quartier generale dell’Ordine dei cavalieri di Santo Stefano e per secoli e’ stata il luogo del potere civile cittadino.
Si tratta della seconda piazza di Pisa per importanza e bellezza e qui spiccano:
- la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri realizzata da Giorgio Vasari, di cui all’interno c’è il dipinto Lapidazione di santo Stefano a cui si aggiunge una Natività di Cristo del Bronzino.
- Al centro della piazza si trova la statua del Granduca di Toscana (Statua di Cosimo I.), in veste di Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri.
- Alle sue spalle svetta il Palazzo della Carovana, simbolo di questa piazza, ed oggi sede della prestigiosa Scuola Normale Superiore (una tra le Università più prestigiose al mondo) nata nel 1810 come succursale dell’Ecole Normale di Parigi, per volontà di Napoleone. Straordinario esempio di architettura rinascimentale progettato da Giorgio Vasari, e decorato con figure allegoriche e segni zodiacali.
In origine era il Palazzo degli Anziani ma nel 1562 l’architetto Giorgio Vasari iniziò a ricostruirlo e ad ingrandirlo, dando vita al magnifico Palazzo della Carovana che tutti noi possiamo oggi ammirare, in cui si avevano luogo le corti cavalleresche dell’Ordine di Santo Stefano.
- Di fronte vediamo il Palazzo dell’Orologio (costruito nel 1607 per l’Ordine di Santo Stefano), edificio medievale in cui fu incorporata la “torre della Fame” o Torre del Muda. Qui, come narra Dante nella Divina Commedia, fu imprigionato il Conte Ugolino Della Gherardesca con i figli e nipoti e qui morì di fame insieme alla sua famiglia, nel 1289. Oggi la torre appartiene alla Normale.
- la Canonica
- Il Palazzo del Consiglio dei Dodici
- la chiesa di San Rocco
Proseguendo a piedi si raggiunge un’altra delle zone più caratteristiche di Pisa: Borgo Stretto o “il borgo”.
E’ la via più caratteristica del centro, con i portici, le botteghe, i tavolini dei caffè.
Naturalmente nostro luogo di sosta per un milchshake.. 😉
Lungo il percorso si incrociano palazzi edifici del XIV e XV secolo che costituirono il nucleo della Pisa antica: le nobili famiglie pisane ed i mercanti facevano a gara nel costruirsi il palazzo piu’ bello, piu’ alto, piu’ vivace ed ancora oggi questo splendore e’ visibile.
Abbiamo quasi la sensazione di essere tornati indietro nel tempo…
Da via delle Colonne accediamo a Piazza delle Vettovaglie, secolare luogo di mercato alimentare, in origine piazza de’ Porci. Finiti i portici di Borgo Stretto si arriva in Piazza del Pozzetto (Borgo Largo).
I Lungarni Pisani sono considerati da tutti un luogo di ritrovo in una location particolare: i locali sono animati, ma sono anche circondati dai bellissimi palazzi rinascimentali, in un alternarsi di torri e di chiese.
Senza dubbio il tratto piu’ famoso e’ il Lungarno Mediceo che ospita i maggiori edifici storici, risalenti al medioevo come il Palazzo dei Medici, Palazzo Toscanelli e la Chiesa di San Matteo in Soarta.
Il Palazzo Blu, anch’esso affacciato sul fiume Arno, e’ un edificio del XIV secolo.
E’ stato splendidamente restaurato e reso celebre per la sua facciata blu. All’interno si trova la collezione d’arte della Fondazione Pisa, e raccoglie principalmente opere pisane dal XIV al XX secolo, oltre a varie mostre temporanee.
Sul Lungarno Gambacorti, sulla riva sinistra dell’Arno, c’è un piccolo gioiello gotico, la chiesa di Santa Maria della Spina.
In origine era un piccolo oratorio costruito sulle rive dell’Arno, fu smantellato e ricostruito pietra su pietra ad un livello elevato rispetto il fiume.
Prese questo nome nel 1333 quando accolse la reliquia di una spina della corona di Cristo, portata a Pisa dalla Terrasanta ed ora esposta nella chiesa di Santa Chiara.
All’interno c’è una splendida Madonna della Rosa di Andrea e Nino Pisano.
Il passato di Pisa, la padrona indiscussa del Mediterraneo ed una tra le piu’ note tra le Repubbliche Marinare, e’ saldamente legato a quanto si puo’ ancora scoprire nella citta’ stessa: gli edifici, i monumenti ed i musei non fanno altro che aggrapparsi ai suoi passati trascorsi, mantenendone comunque vivo il ricordo.
Pisa è una città estremamente giovane, dinamica ed animata mantenendo il titolo di Regina degli Studi, conferitole dai fiorentini, anche per le sua storia universitaria.
Un po’ qua … und ein bisschen dort