Firenze. Boboli e Chiesa Orsanmichele

Ultimo giorno in Firenze.

La citta’ non si riesce assolutamente a visitare in cosi’ poco tempo.
Le bellezze esposte sono tantissime ma, senza un briciolo di conoscenza artistica, si fa anche fatica a poterle apprezzare al meglio. Sicuramente quanto detto e’ riferito a noi.
Anche il clima, a mio parere, ha una chiave importante in tutto questo: la calura estiva, l’afa e le mascherine che indossiamo non facilitano assolutamente la visita. Cosi’ come la stanchezza fisica.

Le prossime citta’ dovrebbero essere piu’ semplici ed a misura di giorno.
La sosta al mare da Mara potrebbe ritemprarci e a Roma, se escludiamo alcune visite “obbligatorie” e prenotate, cerchero’ di essere piu’ rilassata, lasciando a Tobias la possibilita’ di scandire il proprio tempo.

Trascorsa la notte (insonne) avevamo deciso di uscire prima del solito, per non avere subito l’impatto calura.
Ma e’ stato difficile riuscire a realizzare questa possibilita’ anche oggi.

Firenze – Basilica di San Lorenzo

La meta odierna e’ il giardino di Boboli, illustrata come “un’immensa distesa di verde” e con la speranza di poterci godere un po’ di frescura tra le fronde.
Pranzo al sacco, fermandoci al Carrerfour per acquistare i viveri (schiaccia) e da bere.

Immancabilmente bisogna passare per Ponte Vecchio

Firenze

Ponte Vecchio, come il nome stesso suggerisce, è il ponte più vecchio di Firenze e si ipotizza che fosse già presente fin da epoca romana, sotto forma di passerella in legno per consentire l’accesso all’altra sponda. Più volte nel corso dei secoli fu danneggiato dalle piene, e nel 1333 andò totalmente distrutto da una potente alluvione. Nel 1345 l’architetto Matteo Gaddi incaricato della ricostruzione, decise di progettare un ponte innovativo a tre campate contro le cinque costruite fino a quel momento, e fu il primo ponte in Europa a presentare questa soluzione.
Qui troviamo il monumento a Benvenuto Cellini scultore e gioielliere, e una meridiana, voluta per un’ordinanza del Comune.
Originariamente il ponte ospitava il mercato della carne e della verdura, l’intento era di mantenere la città più pulita perché i commercianti si sarebbero liberati degli scarti e dei rifiuti gettandoli in acqua.
Nel 1565, Giorgio Vasari fu incaricato di costruire il Corridoio Vasariano in occasione del matrimonio di Federico I de Medici con Giovanna d’Austria, abbattendo diversi edifici e torri presenti sul ponte. Ad oggi l’unica torre mantenuta è Torre dei Mannelli, in quanto furono gli unici a ribellarsi alla distruzione.
Nel 1593 il ponte assunse una nuova veste diventando vetrina elegante grazie a Ferdinando I dei Medici, che non tollerava di passeggiare lungo il corridoio vasariano sentendo schiamazzi nonché cattivi odori provenienti dal mercato. In epoche più recenti Ponte Vecchio è sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale per merito del console tedesco Gerhard Wolf, e alla terribile alluvione del 1966 che travolse Firenze spazzando via tutte le botteghe artigiane sul ponte.

Firenze – Ponte Vecchio – la meridiana

 

Nel cammino breve sosta alla “Madonna del Puzzo” sita nel Borgo San Jacopo, all’angolo con Via Toscanella.
Una singolare nicchia contiene al suo interno una donna di terracotta, intenta a chiudersi il naso con due dita, ed un topo che le attraversa il braccio.
La Madonna, visibilmente schifata, è opera dello scultore Mario Mariotti, classe 1936. Sul finire degli anni ’80, il Mariotti si stufò di sentire sempre un gran puzzo di pipì nel quartiere e decise di fare qualcosa. Scolpì la cosiddetta Madonna del Puzzo con la speranza di dissuadere i maleducati in cerca di un bagno en plein air.

Firenze – Madonna del Puzzo

L’opera, che fu collocata nel 1984 in protesta al posizionamento di cassonetti che nel vicolo procuravano cattivi odori, fu molto apprezzata dai concittadini non riuscì nello scopo.

Abbiamo passato oltre Palazzo Pitti, nonostante venga considerato come una delle fortezze più belle in Italia, con il suo splendido esempio di architettura rinascimentale risalente al 1400.

Firenze

Non prima di aver visto una curiosita‘ sullo stesso Palazzo: la pietra sbagliata.
La maestosa facciata in bugnato (mosaico di blocchi di pietra così in voga nella Firenze rinascimentale) e’ composta da blocchi della misura di circa 30 centimetri.
Ma ce ne e’ una che stona, non rispettando le misure, ed e’ lunga 10 metri
E’ risaputo che la famiglia Pitti aveva intenzione di mostrare tutta la propria ricchezza costruendo questo grandioso Palazzo, soprattutto di mostrare quanto erano ricchi rispetto ai Medici. Luca Pitti, il capofamiglia, aveva idee megalomane e volle inserire un blocco di pietra di 10 metri sulla facciata
Si racconta che fosse stato un desiderio del committente a Filippo Brunelleschi. La pietra grande, infatti, doveva rappresentare la sua grandezza, mentre le pietre piccole erano i rivali. Luca Pitti era talmente ambizioso da dilapidare tutto il patrimonio per il sogno di grandezza della realizzazione della reggia; era infatti suo desiderio, possedere un palazzo talmente grande da contenere idealmente nel suo cortile Palazzo Strozzi, appartenuto alla famiglia antagonista. Luca Pitti morì senza potervi mai abitare, ed il fato volle che i Medici, acerrimi avversari, divennero i nuovi proprietari.

Giardino di Boboli
Si tratta del parco privato della residenza di Palazzo Pitti, che lo con il Forte Belvedere, creato nel XVI secolo su progetto dell’architetto Niccolò Pericoli, detto il Tribolo.
Il Giardino di Boboli fu casa della Famiglia dei Medici, successivamente dei Lorena e poi dei Savoia, nascendo proprio come giardino privato del palazzo.
E’ un ottimo esempio di giardino all’italiana, ampio 45.000 mq, il parco e’ uno dei più grandi musei all’aperto di Firenze ed ospita statue, diverse residenze e musei, e presenta una struttura architettonico-paesaggistica che lo rende unico al mondo.

Firenze – ingresso al Giardino

Di particolare rilievo artistico le antiche statue romane e quelle di importanti scultori del Rinascimento come Baccio Bandinelli e Giambologna e le grotte, le fontane, l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte.
Usato per gli svaghi della corte granducale, fu aperto al pubblico nel 1766 al tempo di Pietro Leopoldo di Lorena, mentre e’ stato musealizzato nel 1992.

Firenze – ingresso al Giardino
Firenze – Palazzo Pizzi Architettura rinascimentale

Il Giardino storico, ovvero quell’ampio spazio verde che sale verso la collina omonima e connesso alla Reggia di Pitti, che lo fronteggia, fu iniziato nel 1549, su disegno del Tribolo, per la duchessa Eleonora di Toledo, è stato ampliato e modificato nei secoli successivi.
Usato per gli svaghi della corte granducale, fu aperto al pubblico nel 1766 al tempo di Pietro Leopoldo di Lorena. E’ stato musealizzato nel 1992.
Il giardino si sviluppa infatti su due assi principali, tagliati da viali trasversali: il primo asse, partendo da Palazzo Pitti, sale rapidamente sulla collina attraverso un profondo anfiteatro a ferro di cavallo; il secondo asse è il noto Viottolone fiancheggiato da due lunghi filari di cipressi intervallati da statue.

Firenze – Giardino di Boboli

Nel 1677 Cosimo III dei Medici appassionato di piante e di animali esotici, possedeva svariati animali che aveva dislocato in gabbie nel parco, ed in quell’anno ricevette in regalo un ippopotamo. L’animale visse poco tempo a causa del cambiamento climatico e delle condizioni precarie in cui era relegato, perché incatenato all’interno di una vasca. L’ippopotamo fu poi imbalsamato, ed è oggi ospitato al Museo della Specola.

Firenze – Giardino di Boboli
Firenze – Giardino di Boboli

Di particolare rilievo artistico le antiche statue romane e quelle di importanti scultori del Rinascimento come Baccio Bandinelli e Giambologna e le grotte, le fontane, l’anfiteatro, dove si svolgevano gli spettacoli di corte.
Usato per gli svaghi della corte granducale, fu aperto al pubblico nel 1766 al tempo di Pietro Leopoldo di Lorena, mentre e’ stato musealizzato nel 1992.

Sicuramente il panorama su Firenze e’ interessante.. Peccato abbia fatto cosi’ caldo!

 

Di ritorno ci siamo fermati al “Il Birrocchio” per dei milkshake (lampone e menta) ma veramente colorati e finti. Insomma, non ci e’ piaciuto proprio.

Firenze
Firenze – Badia Fiorentina – Monastero

Per le 14:15 eravamo alla chiesa di Orsanmichele per la sua visita e per visionarne il museo… ma che delusione quest’ultimo!

Per accedere alla Chiesa bisogna avere la prenotazione e pagare il biglietto, cosa che noi abbiamo “evitato” grazie alle agevolazioni per i Residenti all’Estero.

Firenze – Chiesa di Orsanmichele – Badalone

La Chiesa di Orsanmichele, originariamente edificata come riserva del grano cittadino poi divenuta luogo di culto. All’interno sopra l’altare è visibile un affresco di fine 1300 di Mariotto di Nardo raffigurante tra le altre, l’immagine di Sant’Anna nell’atto di abbracciare la città. Pochi sanno che è stata la prima Santa Protettrice di Firenze, mentre l’attuale patrono cittadino è San Giovanni, celebrato il 24 giugno.

Firenze – Chiesa di Orsanmichele – Madonna delle Grazie
Firenze – Chiesa di Orsanmichele – Madonna delle Grazie

Attraversando una passarella tra i tetti siamo giunti al Museo

Firenze – Orsanmichele – Statue dei Santi – San Filippo, scultura di Nanni di Banco

Le statue raffiguranti i santi patroni delle maggiori corporazioni fiorentine, originariamente collocate nei tabernacoli all’esterno di Orsanmichele, sono esposte, dopo essere state restaurate e sostituite da copie, nel grande salone al primo piano dell’edificio (il Museo), da cui si accede attraverso il passaggio sopraelevato che lo unisce al Palazzo dell’arte della Lana.
In gran parte realizzate nel secondo decennio del Quattrocento, le statue di Orsanmichele rappresentano un documento fondamentale della scultura del Primo Rinascimento, cui contribuirono tra gli altri Donatello, Lorenzo Ghiberti, Nanni di Banco e Andrea del Verrocchio. All’ultimo piano dell’edificio sono conservate sculture gotiche riferibili ad Andrea Orcagna.

Firenze – Orsanmichele – Statue dei Santi – Madonna della rosa di Giovanni Tedesco

Per cena siamo restati in camera, sfamandoci con gli acquisti effettuati alla Coop: parmigiana di melanzane, coscia di pollo con patatine ed una insalatona.

Per Informazioni

Giardino di Boboli
Piazza de Pitti
Firenze

Chiesa di Orsanmichele
Via dell’arte della Lana
Firenze

Coop
Via del Melarancio 7/9
Firenze

Il Birrocchio
Via Guicciardini, 39r
Firenze

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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