Bologna ed il Santuario di San Luca

Dopo una fantastica prima colazione a base di brioches e fetta di torta, ci siamo nuovamente diretti in Piazza Maggiore.

La nostra colazione 🙂

Dopo la colazione saziante, ci siamo incamminati nuovamente verso il centro cittadino. Visto il caldo i turisti erano scarsi 🙂

La nostra meta era la postazione proprio di fianco alla Basilica di San Petronio.

Bologna – San Petronio

 

Qui abbiamo preso il trenino panoramico per andare al Santuario di San Luca (San Luca Tour).
Diciamo che, con questo torrido caldo (oggi erano solamente 34 gradi), la sola idea di scarpinare fino in cima alla collina proprio non era nei nostri piani.

Bologna – Trenino panoramico per San Luca

Durante il percorso verso San Luca, abbiamo avuto modo di scoprire altre cosucce bolognesi… ed avere la conferma di quanto questa citta’ e’ veramente “rossa”.

 

Bologna
Bologna

Il percorso parte presso l’Arco Bonaccorsi, via Saragozza, una delle strade più lunghe di Bologna e certamente una della più belle perchè fa comprendere la filosofia dei portici, che alternano democraticamente tratti popolari a tratti borghesi, il moderno e l’antico, il passato e il presente.

Bologna – Porta Saragozza
Bologna – Porta Saragozza

La strada, che sul lato opposto al porticato mostra la collina con gli spazi aperti e verdi, si riunifica all’arco del Meloncello. Questo è il punto dal quale parte il lungo tratto di portico che sale alla basilica, pratico che offre protezione dai raggi solari o dalla pioggia.

Per arrivare al santuario della Beata Vergine di San Luca si deve percorrere, se si decide di seguire la tradizione ossia a piedi, un porticato che si inerpica per 3,79 chilometri fino alla vetta del colle della Guardia.
Un portico da guinness per estensione, che conta lungo il percorso 666 archi e quindici cappelle, costruito tra il 1674 e il 1793 sotto la guida dell’architetto Gian Giacomo Monti e Carlo Francesco Dotti, che si occupò anche del rifacimento della basilica.

Bologna – Parte piccolissima del Portico

Il numero di 666 (simbolo del demonio) non sarebbe casuale ma è pieno di riferimenti simbolici: i portici hanno la forma di un serpente (il diavolo) schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. La salita, quindi, rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato.

Bologna – Basilica di San Luca sul colle della Guardia

La Basilica di San Luca sorge sul colle della Guardia ed e’ uno dei simboli della città. Probabilmente si tratta del simbolo a cui i bolognesi sono piu’ affezionati, dato che scorge dalla tangenziale e dalla ferrovia.
La fondatrice della Chiesa in onore di Maria fu una giovane donna del medioevo, Angelica Bonfantini, decisa a consacrare la vita alla preghiera. Ricevuti in dono dalla famiglia alcuni terreni sul colle della Guardia, nel 1193 si recò a Roma per incontrare il papa Celestino III. Fu proprio quest’ultimo a consegnarle una pietra benedetta da porre alla base della futura basilica.
Alla morte di Angelica, nel 1244, il monastero e la chiesa erano già floridi e ben consolidati. L’edificio attuale, in stile barocco, è frutto di successivi ampliamenti e nuove costruzioni, soprattutto di epoca settecentesca sotto la direzione di Dotti.

Bologna – Basilica di San Luca

Sin dalla fondazione la Basilica fu meta di pellegrinaggio.

Bologna – Basilica di San Luca

All’interno della Basilica, oltre alla piccola icona della Vergine con il Bambino che la leggenda narra sia stata trovata nella chiesa Santa Sofia di Costantinopoli e accompagnata dalla scritta ”questa tavola dipinta dall’evangelista San Luca, deve essere collocata nella chiesa di San Luca sul monte della Guardia“, si possono ammirare opere del Guercino, di Guido Reni e di Donato Creti.

Bologna – Interno della Basilica di San Luca
Bologna – Interno della Basilica di San Luca

Spettacolare il pavimento di marmo!

Bologna – Interno della Basilica di San Luca

Il Panorama dalla Basilica e’ decisamente degno di nota. Chiaramente si nota la citta’ di Bologna, cosi’ come il serpeggiare del porticato.

Ripreso il trenino in discesa ascoltando nuove informazioni turistiche.
Rieccoci nuovamente al punto di partenza 🙂

Bologna

dove abbiamo effettuato un altro giretto di ricognizione  nei paraggi

Bologna

 

Visto l’orario, ci siamo diretti al Mercato delle Erbe, con la grande intenzione di prendere qualche cosa da mangiare.

Purtopo non avevamo tenuto conto della giornata festiva, optando dunque per delle ottime piadine con squaquerone, rucola e crudo (una) bresaola, rucola grana ed aceto balsamico (l’altra)  presso il “cassone riminese” di Bello Garno

Tobias ha avuto poi un piccolo problema con un occhio, tanto che gli si era gonfiato.
Non siamo ritornati in camera ma, stoicamente, abbiamo proseguito per la Basilica di Santo Stefano, un angolo tranquillo di Bologna,  ed alla ricerca di altre curiosita’ bolognesi.

Tra le curiosita’ ci sono le “tre frecce”.

Sotto il portico in legno di Strada Maggiore, proprio davanti all’ingresso di Corte Isolani, ci sono conficcate tre frecce.
La leggenda vuole che tre briganti si trovassero lì per uccidere un signorotto bolognese. Una fanciulla, affacciandosi nuda ad una finestra, li distrasse. Le frecce partirono ognuna in una direzione diversa e si conficcarono nel soffitto, facendo così fallire l’attentato. C’è chi dice che siano state rimosse dopo la ristrutturazione, noi siamo riusciti a vederne solamente due (la fotografia e’ terribile, lo so..)

La Basilica/Santuario di Santo Stefano e’ un unico complesso di chiese che racchiude in se tutta la storia di Bologna, da quando un tempio romano su una sorgente naturale si innalza fino al chiostro del Dante Alighieri circondato dalle celle dei monaci e dai capitelli capitanati da volti di animali.

Bologna – Basilica di Santo Stefano

Affacciata sull’omonima piazza, la Basilica di Santo Stefano fa parte di un complesso religioso che in origine comprendeva sette chiese. , la triangolare Piazza Santo Stefano, che di recente è stata riportata al suo aspetto originario, accoglie la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano.
La particolarità è che entrando nella Basilica di Santo Stefano si ha la sensazione che si tratti di un unico edificio ma successivamente, quando si accede al cortile interno, ci si rende conto di trovarsi di fronte ad un complesso di chiese.

Bologna – Interno della basilica di Santo Stefano

Tutti edifici molto antichi che, se anche risalgono ad epoche differenti, mantengono una certa omogeneità stilistica, rendendo il complesso il monumento romanico più interessante e meglio conservato di Bologna. È probabile che il progetto originario del complesso risalga al V secolo quando il vescovo Petronio, dopo un viaggio nella Terra Santa, volle riprodurre nel capoluogo emiliano i luoghi sacri di Gerusalemme. Nel corso degli anni i lavori di modifica e di restauro hanno cambiato l’aspetto antico del complesso fino a ridurre a quattro il numero delle sette chiese iniziali.
Ciascuna presente le proprie peculiarità, decorazioni e stili, quindi se avete il tempo vi consiglio di fare una visita veloce in tutte.
Nel complesso è ospitato anche un museo ad ingresso gratuito che ripercorre la storia di questo luogo.

Bologna – Basilica di Santo Stefano

Finalmente ci siamo dati un po’ di sosta, direttamente sulla Piazza di Santo Stefano, di fronte al porticato, abbiamo trovato questa “Cremeria la Vecchia Stalla“.
La fortuna ha voluto che non avessimo troppe persone in coda davanti a noi: sono arrivate tutte dopo 🙂
Devo ammettere che la scelta del gelato e’ stata decisamente ardua. Troppi gusti per poter decidere in pochi istanti.

La nostra idea era di proseguire con la Torre degli Asinelli, ma per questioni di Covid-Pass (non erano ancora trascorsi 15 giorni dalla prima vaccinazione di Tobias) ci siamo dovuti accontentare di vederla dal basso.

Bologna – Torre della Garisenda e degli Asinelli

Le torri di Bologna sono un altro dei tratti distintivi della città.
Delle tante torri che vennero costruite tra il XII e il XIII secolo, oggi ne restano meno di venti, un tempo se ne contavano più di 100. Queste strutture avevano una funzione sia militare che gentilizia: davano prestigio alla famiglia che ne ordinava la costruzione, sono le più famose e tra le poche che si sono conservate nel corso dei secoli.
Puoi salire su una delle Due Torri e godere di una vista panoramica del centro storico medievale : la Torre degli Asinelli, alta 98 metri, e la Torre Garisenda (particolarmente in pendenza e con uno strapiombo di oltre 3 metri ).
La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento e in passato fu adibita a prigione e fortezza.
Nel 1448, infatti, la torre venne dotata di una rocchetta per accogliere i soldati di guardia. Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani, in memoria della funzione commerciale che la città svolgeva nel Medioevo.
Le due torri pendenti sono il simbolo/icona indiscusso della città. Sorgono una accanto all’altra in e prendono il nome dalle due famiglie aristocratiche che le commissionarono nel XII secolo.
La Torre pendente più alta d’Italia, costruita per scopi militari, con 498 scalini e 97,20 metri di altezza. permette di avere la città rossa ai propri piedi. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto. La Torre Garisenda è più bassa (47 metri) e non è visitabile.
Sulla torre da cui Guglielmini lanciò il sasso per l’esperimento che dimostrò il moto di rotazione della terra, indicando che la retta tracciata dal punto di partenza del sasso non era perpendicolare al suolo. Sulla cima di un pezzo di storia!
Oggi è popolare in particolare tra gli universitari, tra i quali si è diffusa l’usanza di salire i 498 gradini della torre dopo la laurea. Dalla cima si gode una vista mozzafiato su tutta Bologna.

Nuovi giri in centro, prima di ritornare in camera a rinfrescarci un attimo, prima di riuscire per la cena.

Volendo conservare un po’ le forze per il resto della nostra vacanza (siamo solo all’inizio!!!), per cena non ci siamo allontanati troppo dall’Albergo.
La Trattoria Bolognese ci e’ sembrata una allettante proposta di sosta.. verdure pastellate, bistecca, cotoletta alla bolognese, birra e bevande…. e l’immancabile dessert.
Tutto veramente ottimo.

Bologna – Trattoria Bolognese

Nonostante l’albergo non sia nuovissimo, e’ decisamente in ordine e pulito.
Sara’ forse la stanchezza, ma trovo che anche il materasso sia comodo e che riesca perfino a dormire!

Per Informazioni

Santuario di San Luca

Bello Garno – Il casone riminese
Via Ugo Bassi 10/r
40121 Bologna

Basilica di Santo Stefano
Via Santo Stefano 24
40121 Bologna

“3 Frecce”
Strada Maggiore 26 (sul soffitto di legno del portico all’ingresso di Corte Isolani)

Cremeria La Vecchia Stalla
Via Santo Stefano 14/a
40121 Bologna

Trattoria Bolognese
Via dei Mille 5/a
40121 Bologna

Un po’ qua … und ein bisschen dort

Print Friendly, PDF & Email

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *