A volte ritornano, soprattutto le idee ed i ricordi di cio’ che ho cucinato e che non ha mai sorbito l’effetto desiderato.
Mi riferisco a questa Focaccia ai pomodorini e quark, preparata oramai una decina di anni or sono, e mai piu’ replicata. Sino ad oggi.

Per la cronaca riscrivo ingredienti e procedura,
Ingredienti – Focaccia ai pomodorini e quark
500gr di farina bianca 1 cucchiaino di sale 20gr di lievito fresco 2 dl acqua tiepida 80gr quark magro 200gr pomodorini datterini 1 rametto di rosmarino 2 spicchi d'aglio 3 cucchiai d'olio sale, pepe
Procedimento
Mescolate la farina con il sale.
Sciogliete il lievito nell’acqua e unitelo alla farina ed al quark.
Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio. Se necessario, aggiungete un po’ di acqua.
Coprite l’impasto e fatelo lievitare del doppio (circa 1 ora).
Scaldate il forno a 220gradi. Dividete l’impasto e formate le palline.
Spianatele con poca farina formando i dischi, per poi metterli sulla carta da forno.
Con le dita praticate dei piccoli incavi, dimezzate i pomodorini.


Distribuite gli aghi di rosmarino e i pomodorini sulla pasta.
Schiacchiate gli spicchi e mescolateli all’olio.
Irrorate le focacce con l’olio all’aglio e condite con sale e pepe.

Cuocete nella meta’ inferiore del forno per circa 15 minuti finche’ si dorano.

Note Personali
- Forse con un poco di piu’ di esperienza ho aggiustato il tiro.
- Ho voluto comunque terminare alcuni pacchetti di farina gia’ aperti, cosi’ la base e’ stata composta da 100gr di semola rimacinata e 400 gr farina 0 (505 tedesca)
- Il lievito fresco e’ stato sostituito da 7 gr lievito di birra secco
- Naturalmente il sale e’ stato aggiunto verso la fine (erano circa 7gr)
- Non ho preparato delle focaccine singole, bensi’ una sola teglia.
A mia discolpa posso dire che a quel tempo non avevo ancora il Kenwood e, probabilmente, mi ero anche stufata a mescolare (a mano).
Il risultato finale e’ stato soddisfacente, ma ancora non ci siamo…
Ad ogni modo un pezzo ha seguito Tobias a scuola, l’altro e’ arrivato nello stomaco di Stephan
Un po’ qua … und ein bisschen dort