Dopo tante Phalenopsis, sto tentando di far sopravvivere altre specie di Orchidee.
Devo ammettere che quelle piu’ piccole, a mio avviso, sono le piu’ belle: sia per la loro forma che per il loro affascinante colore (mi riferisco alle botaniche).
Senza dimenticare il minor spazio occupato del vasetto quindi, a parita’ di spazio, ce ne stanno sicuramente di piu’.
Gli unici aspetti negativi, in tutto questo, e’ la loro cura ed il trovare il giusto loco: perfetta luce e giusta umidita’, nonche’ temperatura ideale.
Essi’, perche’ se con le phal qualsiasi posto puo’ andare relativamente bene, questo non si puo’ dire con le altre specie di orchidee.
Soprattutto considerando che a casa mia non esiste molta umidita’.
La piantina di cui voglio descrivervi oggi e’ una Restrepia Guttulata.
L’avevo acquistata da Carmen diversi anni fa (6 luglio 2019) e, dopo tanto penare, tanti spostamenti in giro per la casa alla ricerca della luce, dell’ombra, del sole, etc…etc… FINALMENTE mi ha donato un fiore.
Uno solo, per non esagerare, ma alla fine ce l’ha fatta.
La Restrepia è un piccolo genere composto da circa 50 specie, strettamente legate alle Pleurothallis, e generalmente prive di pseudobulbi.
Al momento ne posseggo solo 2 specie diverse (Guttulata e Aspasicensis roseola).
Ecco dunque un po’ la sua storia a casa mia.
6 Luglio 2019
Vedo questa piantina da Carmen e me ne innamoro subito, per il suo delicato fiorellino violaceo.
28 Agosto 2019
Dal ritorno dalle ferie le piante erano ancora vive, incluse la restrepia
19 Maggio 2020
Come potete vedere, molte foglie si sono seccate e le ho tagliate. Qui l’ho posizionata ad Ovest, in una piccola serretta Ikea, con l’intenzione di non disperdere troppo l’umidita’.
16 Giugno 2020
30 Luglio 2020
Nella sua posizione ha tentato un piccolo fiore, abortendolo presto e seccandolo immediatamente. Ci ha poi riprovato a settembre dello stesso anno, e con lo stesso risultato.
8 / 18 Febbraio 2021
Viste la pessima situazione, ho deciso di svasarla l’8 febbraio e di verificare le radici.
Non ho fatto un meraviglio lavoro, ma ho comunque cambiato parte del suo terriccio con del Seramis e bark sminuzzato.
Dopo averla spostata sotto la lampada a Led da Gennaio, e con un poco piu’ di umidificazione, ha iniziato a farsi viva prima una pallida fogliolina.
poi piu’ lentamente anche uno stelo.
Ho fatto di tutto per non far abortire e seccare subito il bocciolo
1 Maggio 2021
Cosi’ ho avuto una piccola soddisfazione.
Il fiore ha resistito una decina di giorni, prima di seccarsi. Ma qualche cosa di nuovo sta rispuntando…
25 Maggio 2021
Ed infatti e’ stato proprio cosi’.
Il fiore ha vissuto una decina di giorni, prima di abbandonarmi… ma ora ne e’ sbocciato un altro ed un nuovo bocciolo sta facendo capolino.
Che dire?
Piu’ guardo questa piccolina e piu’ mi emoziona!
Qui una breve scheda informativa sulla RESTREPIA GUTTULATA,
Genus: Restrepia (Rstp.) Grex guttulata // botanica
Guttula, è una parola latina: diminutivo di gutta = goccia. Probabilmente chi ha descritto questa specie è rimasto colpito dall’effetto “goccia” delle maculature e dei piccoli puntini sui petali dei fiori.
Denominata anche “The Small Spotted Restrepia“
SPECIE: epifita
PROVENIENZA: colombiana, ecuadoriana, peruviana e venezuelana, proveniente da foreste nuvolose ad altitudini comprese tra 1700 e 3000 metri
DIMENSIONI: da piccole a medie, raggiunge i 12-30 cm di altezza
CLIMA: da freddo a fresco
FIORITURA: fiorisce in primavera, a singolo fiore su una sottile infiorescenza terminale, lunga fino a 7 cm.
Nel loro ambiente naturale queste orchidee producono fiori per tutto l’arco dell’anno, anche da noi se si riesce a riprodurre il loro habitat.
FIORI: I fiori sono lunghi 5,8-10,0 cm dalla sommità del petalo dorsale alle punte dei petali esterni laterali; hanno un petalo dorsale bianco trasparente con un nervo centrale viola-marrone.
I petali laterali possono essere in qualsiasi tonalità di bianco, giallo, rosa o viola chiaro con varie venature, punti o macchie marroni o viola scuro.
Nella maggior parte dei casi, i punti alle basi sono più grandi di quelli vicino ai vertici.
Solitamente i fiori poggiano sulle foglie
LUCE: livello di luce di 18000-25000 lux.
La luce moderatamente intensa dovrebbe essere filtrata o diffusa e le piante non possono essere esposte alla luce solare diretta del sole di mezzogiorno, che ne rovinerebbe irrimediabilmente le foglie
VENTILAZIONE: garantire sempre un forte movimento d’aria.
TEMPERATURA: la media diurna è di 24-26°C, quella notturna di 11-13°C e la differenza giornaliera è di 11-14°C.
In estate possono essere poste all’esterno, in luogo riparato ma molto ventilato e fresco; questa specie che teme il freddo, anche se alcune possono sopportare per brevi periodi temperature al di sotto dei 4-5°C, essendo originarie di zone montuose.
Durante tutto l’anno le piante cresceranno bene vicino all’uscita dell’aria fresca dall’umidificatore.
UMIDITA’: 70-75% durante tutto l’anno.
Vaporizzare frequentemente le foglie con acqua distillata per aumentare l’umidità ambientale.
VASO/SUBSTRATO: puo’ essere messa in piccoli vasi di plastica riempiti con un substrato fine e ben permeabile (un miscuglio di cortecce sminuzzate, di perlite e di sfagno).
Oppure su zattera di alberi, sughero o su pezzi di corteccia, con un substrato di muschio intorno alle radici.
Non tollerano un substrato solido
IRRIGAZIONE: le piante in estate devono essere annaffiate almeno una volta al giorno.
Durante il clima caldo e secco, potrebbe essere necessario annaffiare o spruzzare più volte al giorno.
In inverno c’è un periodo di 2-3 mesi leggermente più secco.
Durante la crescita attiva e nel resto dell’anno le radici dovrebbero asciugarsi un po’ tra un’annaffiatura e l’altra e non possono mai essere completamente asciutte. Attenzione a non lasciare il substrato inzuppato.
RINVASO: effettuare l’operazione quando il substrato inizia a decomporsi, o quando la pianta cresce dal vaso. Il rinvaso dovrebbe essere fatto quando nuove radici iniziano a crescere, perché poi si stabilizzeranno più velocemente.
FERTILIZZANTE: 1 / 4-1 / 2 della dose raccomandata di fertilizzante per orchidee nella stagione di crescita. È possibile utilizzare fertilizzanti sostenibili durante tutto l’anno, ma anche fertilizzanti arricchiti con azoto dalla primavera a metà estate, quindi fertilizzanti arricchiti con fosfati fino alla fine dell’autunno.
Il periodo migliore per concimare va dal mese di marzo alla fine di ottobre.
PERIODO DI RIPOSO: In inverno la quantità di acqua può essere leggermente ridotta ma mai asciugarsi completamente. Se la quantità di acqua diminuisce, ridurre anche la fertilizzazione.
MOLTIPLICAZIONE: facilmente per talea di foglia
PARASSITI e MALATTIE: fare attenzione alle cocciniglie quando vengono coltivate in luoghi poco ventilati.