L’Ucraina (in ucraino: Україна?, traslitterato: Ukraïna, [ukraˈjina]) è uno Stato dell’Europa orientale e la sua capitale è Kiev.
Ha uno sbocco sul Mar Nero a sud e confina con la Russia a est, con la Bielorussia a nord, con Polonia, Slovacchia e Ungheria a ovest e con Romania e Moldavia a sud-ovest.
La lingua ufficiale è l’ucraino. Abbastanza diffuso nelle regioni orientali e nel sud (in particolare in Crimea) il russo, che nella Repubblica autonoma di Crimea è anche lingua ufficiale assieme al tataro di Crimea.
Il toponimo Ucraina deriva dall’antico slavo orientale “u okraina”, formato da u (“vicino, presso”) e okraina (periferia) la radice slava kraj (“limite”, “bordo”). Pertanto ukraina significa “al margine”, o “sul confine”, oppure “in periferia”. In lingua ucraina krajina significa semplicemente “paese, terra”.
Nella tradizione popolare i colori della bandiera indicano il cielo (blu) e il frumento (oro), una delle principali risorse del paese.
Generalmente associata alla Russia, il Borsch (una zuppa di barbabietole) e’ di origini ucraine ed è tra i piatti più diffusi e amati fin dai tempi dell’Urss.
Secondo quanto riporta il “Libro delle pietanze salutari e gustose”, il borsch ucraino si differenzia dalla ricetta russa per l’aggiunta di lardo e aglio.
Oggi molte persone intendono il borsch come una zuppa rossa a base di barbabietole e cavoli, ma in origine questo nome si associava a una zuppa a base di foglie fermentate di piante giovani di una varietà commestibile di pànace, l’Heracleum sibiricum, dall’aspetto simile a un grande aneto, e che in russo si chiama “borshchevìk”.
Successivamente, apparve una versione del borsch fatta con barbabietole rosse fermentate, fatte bollire nelle stufa russa in abbondante acqua, con cavoli e carote. Solo più tardi iniziarono a cuocere le verdure nel brodo di carne. I contadini potevano permetterselo solo nei giorni di festa, e così a cose normali aggiungevano alla zuppa il salo, il tipico lardo ricco di aglio.
Ingredienti per il Borsch con costolette di maiale
3 patate 3 pomodori 5 foglie di alloro 1 cipolla 1 cucchiaio di aceto 2-3 spicchi d'aglio 150 g di barbabietola rossa 5 semi di pepe nero 1 kg di costine di maiale 100 g di cavolo cappuccio olio di girasole (per friggere) prezzemolo fresco (per servire) sale - a piacere
Procedimento
Tagliate le costine di maiale a pezzi medi.
Sbucciate una cipolla e tagliatela a metà.
Mettete le costine e la cipolla in una pentola. Aggiungete i semi di pepe nero e le foglie di alloro.
Versate sugli ingredienti dell’acqua e fate bollire la carne fino a cottura ultimata.
Pelate una barbabietola e grattugiatela (fate attenzione che la barbabietola lascia il colore sulle mani).
Preriscaldate l’olio di semi di girasole in una padella antiaderente. Aggiungete la barbabietola. Versate l’aceto e un po’ d’acqua nella padella. Mescolate tutto e coprite il coperchio. Stufate le barbabietole.
Pelate le patate e tagliatele a cubetti. Aggiungete le patate al brodo di carne. Rimuovete la cipolla.
Sciacquate il cavolo cappuccio, tritatelo e aggiungetelo nella pentola.
Mescolate gli ingredienti e continuare a bollire. Quando le patate e la verza saranno cotte, aggiungete la barbabietola insieme al liquido della padella.
Quindi aggiungete i pomodori lavati e tagliati a cubetti. Pelate gli spicchi d’aglio. Aggiungete l’aglio al borsch.
Regolate il sale secondo i vostri gusti.
Cuocere gli ingredienti per altri 8 minuti circa.
Spegnete il fuoco e mettete da parte il borsch per 10-15 minuti.
Versare il piatto nelle ciotole.
Aggiungete un po’ di panna acida e prezzemolo fresco tritato prima di servire.
Provate ad accompagnare questo piatto con del pane di segale – come abbiamo fatto noi – … e non ve ne pentirete!
Note Personali
- Ho cotto la carne a pezzi per 12 minuti (se fosse stata usata la cottura normale) sarebbero stati 10-15 minuti, secondo il mio macellaio.
- Una volta inserite le patate ed il cavolo, sempre a pressione, ho cotto per ulteriori 3 minuti.
La cucina nazionale ucraina si è sviluppata nelle sue caratteristiche principali all’inizio del XIX secolo, per poi prendere forma nella prima metà del XX secolo.
La cucina ucraina combina una grande quantità di vari costumi regionali, insieme alla tradizione culinaria polacca, ungherese, germanica, turca, tartara e russa, che hanno avuto una notevole influenza.
La cucina ucraina ha avuto un percorso lungo ed interessante: da piatti semplici a viavia sempre piu’ piatti complessi, cosi’ come i modi per cucinarli sono cambiati notevolmente. Sviluppandosi gradualmente, ed essendo in stretta vicinanza con altre nazioni e con i diversi gusti culinari, gli ucraini hanno creato il proprio set unico di prodotti e metodi di preparazione.
Ci sono migliaia di piatti nazionali. Alcuni di questi possono sembrare straordinari a causa delle combinazioni insolite.
Il fulcro della cucina ucraina è, e rimane, il pane fatto con farina di segale o grano e cotto nel forno tradizionale.
Il grano saraceno è molto diffuso e viene cucinato con diverse salse, la più frequente la salsa dei funghi.
Le verdure (carote, zucca, patate, pomodori e mais) svolgono un ruolo importante nella cucina ucraina, essendo molto popolati. La barbabietola è al primo posto e può essere definita un ortaggio nazionale.
C’è una grande quantità di ricette possibili utilizzando la ciliegia, prugna, pera, ribes, anguria, dato che questi frutti e bacche sono i preferiti in Ucraina.
- Salo – prodotto nazionale. Servito non solo come piatto a parte (salato, bollito, affumicato e fritto), ma anche come condimento e base di grassi per una grande varietà di piatti, anche dolci, abbinandolo a zucchero o sciroppo.
- Banosh – Originario dei Carpazi ucraini, questo piatto cremoso è stato per secoli la benzina per i pastori della regione. Tradizionalmente cucinato su un fuoco di pietra e carico di farina di mais, formaggio, panna acida e funghi porcini, vi farà diventare energici e produttivi.
- Varenyky – piatto più consumato in Ucraina. Si tratta di ravioli a forma di mezzaluna, con un ripieno di patate o ciliegi, normalmente serviti accompagnati con la panna acida, la smetana e da burro fuso con cubetti di pancetta.
- Boršč – zuppa di barbabietole, è la tipica minestra nazionale, perfetta per scaldarsi d’inverno. La versione normale è quella fatta con barbabietola, lardo ed erbe, ma è molto diffusa la versione «verde», molto aromatica e preparata con acetosella. In ogni regione ci possono essere delle varianti come quella con la salsiccia, il midollo o le mele marinate.
- Pil’meni – simili ai tortellini italiani. I ripieni possono variare da ovest a est, ma il tipico ripieno è con carne macinata di suino.
- Kaša – questa parola può essere associata a «porridge»: quasi sempre si tratta di grano saraceno, presene in quasi tutti i piatti ucraini, sotto forma di contorno, ripieno o ingrediente principale in una tipica pappa preparata per la colazione.
- Holubcy – foglie di cavolo arrotolate ripiene di riso condito, carne o grano saraceno oppure con le patate a cui viene aggiunta sopra della salsa fatta con il pomodoro o panna acida (smetana).
- Frittelle – sono di tre tipi. Le deruny (a base di patate, servite con una salsa cremosa adatte ad accompagnare verdure o carne), le nalysnyky (delle crepes sottili) e le mlynsy (piccole e spesse, sono simili alle blyny russi).
- Pirog – pietanza di pasta ripiena, dolce o salata, cotta al forno o fritta.
- Hybivka – zuppa di funghi
- Okroška – zuppa fredda di verdure, uova e carne
Смачного
Smachnoho
Un po’ qua … und ein bisschen dort