Avete mai sentito parlare del pesce siluro?
Quando ho preparato la ricetta del Kokoda delle Isole Figi, ho utilizzato questo pesce.
Il pesce siluro e’ originario dell’Europa orientale, dal bacino del Danubio verso est.
È presente naturalmente in tutta l’Europa centro-orientale, a ovest fino all’Austria e Germania, a nord fino all’estremo sud della Finlandia e della Danimarca e a sud fino alla Grecia settentrionale e alla Turchia europea.
È stato introdotto in Gran Bretagna, Paesi Bassi, Belgio, Cipro, Germania, Francia, Spagna, Italia, Danimarca, Finlandia, Svezia e in alcune località extraeuropee tra cui Algeria, Tunisia, Cina e Afghanistan.
È stato anche trovato nelle acque salate del Lago d’Aral, in prossimità della penisola di Kulandy.
In Italia è stato introdotto da circa mezzo secolo e si è molto diffuso soprattutto nei bacini del Po e dell’Adige; più recentemente è stato introdotto nei fiumi Adda, Volturno, Arno e Tevere.
Il suo habitat ideale è costituito da grandi fiumi, ma anche paludi, stagni, laghi, lanche, bracci morti e canali di bonifica.
Si avvicina saltuariamente al mare, in prossimità delle foci dei grandi fiumi, ma non è ancora chiaro quanto possa spingersi all’interno di ambienti caratterizzati da acque salmastre. È una specie bentonica che quindi abita le zone più profonde, senza però disdegnare acque decisamente più basse, soprattutto durante la caccia. Ama nascondersi tra rami e fanghiglia, riposando durante la maggior parte della giornata. Col giungere delle tenebre inizia a nutrirsi, portandosi spesso nelle zone d’acqua più vicine alla superficie.
L’aspetto di questo grosso pesce è singolare. I piccoli esemplari sono spesso confusi con il Pesce gatto, al quale il siluro somiglia.
Nella taglia di circa 2 chilogrammi, ritenuta ideale per il consumo alimentare, questo pesce ha carni bianche, compatte e dal gusto delicato, prive di spine e facili da cucinare. Al palato può essere accostato al pesce gatto, ma anche alla ben più blasonata rana pescatrice o coda di rospo. Il siluro può essere porzionato a filetti e in tranci, con una buona resa in carne, e si presta per essere cucinato in diversi modi, specialmente alla griglia, fritto, brasato o al vapore.
L’apporto calorico è inferiore a quello del pollo e leggermente superiore a quello del merluzzo, mentre risulta notevole il contenuto di proteine e minerali
Un po’ qua … und ein bisschen dort