Ebbene si, con profondo rammarico siamo arrivati anche all’ultimo giorno di vacanza ad Amburgo.
Vacanze che ci hanno portato un po’ in giro per l’Europa, alla scoperta di nuovi posti, nuovi paesi per iniziare a diventare un po’ piu’ multiculturali.
Il mondo, infatti, tendera’ sempre piu’ verso questa direzione..
Anche la giornata di oggi si prospetta alquanto lunga, ed ancora una volta abbiamo un appuntamento stabilito nel tardo pomeriggio, vicino al porto.
Cosi’… ce la siamo presa molto comoda questa mattina nell’uscire dall’albergo, era quasi mezzogiorno!
Abbiamo deciso di iniziare il giro da un’altra parte della citta’, sempre vicino al nostro albergo, ma in una zona a noi abbastanza “sconosciuta”.
Durante il nostro giro, abbiamo incrociato il Memoriale di San Nicola / Mahnmal St Nikolai.
Il memoriale di St. Nikolai è il memoriale centrale di Amburgo per le vittime della guerra e della tirannia negli anni 1933-1945.
L’ex chiesa principale di San Nicola fu distrutta durante le incursioni aeree di Amburgo nel 1943.
E’ stata per due anni (1874-1876) l’edificio più alto del mondo ma oggi è più nota per la distruzione che ha subito nella 2GM e per il fatto che fu deciso di non ricostruirla, rendendola oggi un monumento commemorativo. Un’ascensore porta ai 76mt di altezza dove oltre al panorama si può vedere il confronto della città di oggi con quella che era (purtroppo non sapevamo dell’ascensore, cosi’ non siamo arrivati sulla cima).
Il campanile è quanto rimane della Chiesa, insieme ad alcune parti delle mura esterne.
Niente e’ stato ricostruito, un memoriale per ricordasi di cosa non si vuole piu’ vedere ne subire.
Scultura in memoria dei prigionieri del campo di concentramento di Sandbostel nella chiesa di San Nicola ad Amburgo.
Sandbostel è stata l’ultima fermata di circa 10.000 prigionieri del campo di concentramento di Amburgo – Neuengamme.
Proseguendo sul nostro percorso, abbiamo intravisto da lontano il “Michele”
La Speicherstadt e’ la zona dei vecchi magazzini (che non bisogna confondere con la Hafencity).
Qui troviamo i magazzini di Amburgo, austeri edifici di 6-7 piani tutti in mattoni rossi, qualche centinaio di metri con due o tre vie parallele, e sono davvero unici, se comparati ad altre citta’ portuali.
I magazzini furono recuperati all’abbandono di quello che è stato il complesso di depositi commerciali più grande del mondo, ed ora sono stati adibiti ad abitazione, uffici, teatri, bar e ristoranti.
I frontoni neogotici, i tetti in verde rame, sono datati tra 1885 e 1927 e furono risparmiati dai bombardamenti della 2 Guerra Mondiale e dal 2015 sono considerati Patrimonio dell’Unesco.
Finalmente, durante il nostro percorso di raggiungere nuovamente il Porto, abbiamo deciso di fermarci per pranzo da “Fisch & Co.”
Il locale non e’ molto grande, cosi’ ne abbiamo approfittato per sederci fuori.
Ottimo il rapporto qualita’-prezzo.
Ritornando verso il porto, siamo andati alla Filarmonica di Amburgo (Elbphilharmonie).
Questo e’ un palazzo decisamente “speciale”, artisticamente parlando.
E’ possibile entrare gratuitamente e godersi una magnifica visuale dall’alto.
Si va alla cassa che distribuisce biglietti di ingresso a 0 euro, poi si accede alla struttura attraverso la lunga scala mobile che porta al piano.
La Elbphilharmonie (letteralmente “Filarmonica dell’Elba”) è una sala da concerto della città di Amburgo, in Germania, situata nel quartiere di HafenCity (distretto di Hamburg-Mitte).
È una delle sale di concerto più grandi ed acusticamente avanzate a livello mondiale. È anche nota con il soprannome Elphi.
La costruzione in vetro assomiglia ad una vela issata, ad una onda o ad un cristallo di quarzo, ed è appoggiata sopra un vecchio magazzino (Kaispeicher A, costruito nel 1963), nelle vicinanze dello storico Speicherstadt. Costruita su progetto dello studio Herzog & de Meuron, include due sale da concerto, una da 2000 posti e una da 550 circa, un hotel e 44 appartamenti.
È l’edificio abitabile più alto di Amburgo, con una altezza finale di 108 metri.
È stata inaugurata l’11 gennaio 2017, con un concerto della NDR Elbphilharmonie Orchester diretto da Thomas Hengelbrock.
Al suo interno troviamo il solito Bar con vista panoramica ed anche un negozio di articoli musicali.
Il panorama e’ decisamente straordinario, e si affaccia su Amburgo per 360gradi.
Peccato solo non aver sentito un concerto…
Qui si vede solamente una piccola parte dell’intera struttura della Filarmonica.
Come ho scritto precedentemente, la Speicherstadt – zona dei vecchi magazzini – e’ anche piena di piccoli musei.
Come questo dedicato alle spezie, ad esempio..
Il Museo delle Spezie (Spicy’s) e’ sempre in “lotta” con il venditore di spezie orientali, che si trova nello stesso palazzone, solo ad una diversa porta di ingresso.
Entrambi sono locali un po’ trascurati… considerando che per entrare bisogna pagare 5euro (adulti) e 2 euro (i ragazzini da 4 a 14 anni)… potrebbero sistemare un poco il loro spazio, per renderlo piu’ accogliente ed un po’ piu’ innovativo.
Se nel museo delle spezie (Spicy’s) si ha la possibilita’ di vedere, toccare ed annusare tutte le spezie esposte, questo non e’ possibile – logicamente – nel negozio.
Ma il proprietario del negozie e’ senza dubbio piu’ simpatico della signora del Museo, piuttosto sbrigativa, che non consegna neppure un ticket ma annota a penna il numero dei visitatori e regala una bustina di pepe nero.
Nel Museo, comunque, la signora consegna ai bambini/ragazzini un foglio con delle domande, naturalmente speziate. Piu’ che altro serve come incentivo per effettuare il giro del mondo con il naso, i suoi odori ed i suoi aromi.
Entrambi i negozi li avevo visitati gia’ a suo tempo, quando ero venuta ad Amburgo anni fa, con Stephan.
Comunque e’ stato un piacere rivedere le vecchie scatole e contenitori di latta, nonche’ provare nuovamente aromi perduti.
Poco oltre, abbiamo incontrato anche il “Meßmer Momentum“.
In questo locale troviamo un altro museo, appunto relativo al mondo della “camelia sinensis”: un’esperienza in tutti i sensi.
Qui abbiamo la possibilita’ di avere una stanza del te, dove vengono anche organizzati seminari circa questo prodotto.
In un angolo abbiamo un piccolo museo a disposizione, con la possibilita’ di sentire la storia, cosi’ da avere giusto un’impressione su come il “tea” viene raccolto e prodotto.
E finalmente, dopo aver macinato diversi metri sotto il sole cocente, ritorniamo indietro, verso IL nostro “magazzino”, per il nostro appuntamento programmato.
L’ultimo giro programmato, ma molto desiderato, da Tobias.
Il biglietto e’ stato acquistato prima della partenza, direttamente da casa.
Di cosa sto parlando?
Ma di Miniatur Wunderland!
Grande spazio di esposizione in miniatura in un edificio, su piu’ livelli (4 in totale).
Lo spazio e’ diviso in diverse zone caratteristiche d’ europa, ma anche da una citta’ immaginaria da loro creata, Wunderland, appunto.
Per poterlo visitare tutto ci vogliono ALMENO 2 ore, vi consiglio scarpe comode..
Ogni miniatura e’ fatta nel suo piu’ piccolo dettaglio. Inoltre affascinante e’ anche la scena in cui la miniatura stessa e’ posta.
Strepitoso e’ l’effetto Vulcano, cosi’ come i treni in movimento o l’areoporto con tanto di aerei che prendono il volo e atterrano. Non scordiamoci, poi, che si ha la possibilita’ di ricevere anche una piccola tavoletta di cioccolato, prodotta direttamente dalla “Svizzera”, dove troviamo una _vera_ fabbrica di cioccolato.
Da dicembre 2000 stanno costruendo l’opera della loro vita.
In oltre 760.000 ore di minuzioso lavoro hanno creato centinaia di migliaia di piccoli dettagli. Vale davvero la pena di osservare tutto, minuziosamente, perche’ si ha la possibilita’ di fare scoperte strane: una famiglia di pinguini in attesa alla stazione, degli innamorati in un giardino di fiori, ed altro ancora.
E qui di seguito potete trovare solamente alcune delle foto che ho scattato..
Molti bottoni sono sparsi vicino ai plastici in sala.
In questo modo e’ possibile animare ulteriormente con luci, suoni e movimenti.
Insomma, non e’ un posto solo per ragazzini, anche i grandi restano stupefatti ed a bocca aperta.
All’interno dell’edificio, oltre che ai lockers, e’ possibile trovare anche un ristorante self-service con prezzi _normali_.
Eventualmente e’ possibile usufruire dei tavoli a disposizione per il proprio pranzo al sacco (la pasta al pesto era ottima!).
Per Tobias Amburgo e’ stata la citta’ magica e quella che piu’ a preferito.
Tutte, a loro modo, sono state un esempio di cultura, divertimento e diversita’.
Domani si riparte, ma nel cuore e’ rimasto qualcosa.
Spero.
Per Informazioni
Memoriale di San Nicola
Willy-Brandt-Straße 60
20457 Hamburg
“Fisch & Co.”
Deichstr. 41,
20459 Amburgo
Spicy’s
Am Sandtorkai 34
Speicherstadt
Miniatur Wunderland
Kehrwieder, 2
Amburgo
Un po’ qua … und ein bisschen dort
