Olio aromatizzato al basilico

Ho acquistato una piantina di basilico.
Stranamente, per tutte le settimane che ha trascorso in casa nostra, appoggiata sul ripiano della cucina, non e’ morta ma si e’ sviluppata abbastanza.

Come consumare ed usare al meglio le foglie prodotte?

In un geniale colpo di idee, ho pensato di preparare dell’olio aromatizzato al basilico.

Olio aromatizzato al basilico

Ingredienti

Olio di oliva extravergine
Infiorescenze e foglie di basilico

Procedimento

La preparazione e’ decisamente semplice e veloce.
Raccogliete le foglie e le infiorescenze del basilico al mattino, possibilmente presto, se avete il basilico piantato e non nel vaso, cosi’ da poter raccoglierlo ancora freschissimo.

Se le foglie dovessero essere bagnate di rugiada, lasciatele asciugare, altrimenti.. pace (il basilico coltivato in casa in un vaso non ha questa possibilita’).
A questo punto mettete le foglie e le infiorescenze in un recipiente a chiusura ermatica, ad esempio in un vasetto di miele terminato.. ed aggiungete l’olio.

La quantita’ di preparazione dipendera’ dai vostri gusti personali, tenendo conto che piu’ le foglie saranno numerose, piu’ l’olio avra’ un sapore intenso.
Cercate di spingere le foglie bene in fondo, coprendole con l’olio, altrimenti potrebbero ammuffire (e questo non e’ proprio bello…).

Lasciate in macerazione qualche settimana in un luogo buio ma fresco.

Infine filtrate il composto e travasate in piccole bottiglie: avrete un ottimo condimento da usare con insalate, pastasciutte, minestroni, passati di verdura.

Olio aromatizzato al basilico

Consigli

Trattandosi di un prodotto a base fondamentalmente di olio, la conservazione è possibile per molti mesi, utilizzando i giusti accorgimenti di tenere le bottiglie preparate in un luogo buio ed abbastanza fresco.


E qui una piccola nota informativa sulle qualita’ nutrizionali del basilico, tratti da “cure-naturali” e da Ideegreen

Il basilico è un’erba aromatica molto diffusa in Italia, botanicamente è nota con il nome Ocimum basilicum e appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.
In alcuni Paesi, il basilico è noto come l’Erba di San Giuseppe.

Il basilico è, forse, originario dell’India.
Il “forse” è doveroso perché il suo impiego risale a più di 5.000 anni fa.
Nelle zone a clima tropicale, il basilico è coltivato come pianta perenne mentre da noi si coltiva come annuale.

Il basilico appartiene alla famiglia della menta piperita e le sue foglie arrotondate ma leggermente a punta variano da un colore verde intenso a tonalità violacee.
Esistono infatti circa 60 varietà di basilico, leggermente diverse l’una dall’altra in aspetto e gusto.

Le quattro varietà mediterranee includono:

  • il basilico greco, dalle foglie piccole e un retrogusto piccante, molto adatto ai cibi freschi;
  • il basilico viola, dal colore scuro e un gusto delicato;
  • il basilico comune, con un profumo intenso e grandi foglie;
  • il basilico genovese, conosciuto in tutto il mondo come ingrediente principale del pesto.

Tra le varietà asiatiche troviamo:

    • il basilico limone, dalla foglia minuta e il gusto d’agrumi;
    • il basilico tailandese, dolce, intenso e dal sapore di liquirizia;
    • il basilico sacro, piccante e forte e stranamente migliore cotto piuttosto che crudo.

Basilico, proprietà medicinali
Nella medicina Ayurvedica, il basilico è usato per le sue proprietà medicinali.

Nella medicina Ayrvedica il basilico è usato per la preparazione di integratori atti a promuovere la salute delle vie respiratorie. E’ usato per risolvere disturbi di stomaco e per migliorare la digestione.
Stando agli esperti della medicina tradizionale indiana, il basilico riuscirebbe a migliorare la qualità del sonno e a promuovere la chiarezza mentale.
Anche nel mondo occidentale sono note le proprietà rivitalizzanti del basilico e per sfruttarle si usa il suo olio essenziale.

Il basilico in cucina
I modi per gustare il basilico sono molti e basta usare la nostra fantasia, ma certo il modo migliore è quello di consumarlo fresco e, poiché i suoi oli sono molto volatili, è bene aggiungerlo a fine cottura per ritenere il massimo della sua essenza e sapore.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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