Dopo tanti anni, riscopro alcuni frutti “esotici” che non avevo mai provato.
Forse li avevo visti ma non sapevo come comportarmi per la loro apertura.
Oppure mi erano totalmente sfuggiti.
Ero al mercato con Carmen e mi ha indicato il “Cirimoia” (o “Annona” o “Cherimoya”), un frutto “esotico” non asiatico ma dell’America del Sud.
L’Annona cherimola è una appartenente alla Famiglia (tassonomia) Annonaceae originaria degli altipiani andini di Perù, Ecuador, Colombia e Bolivia, diffusa anche in Cile, California, Florida, Sudafrica e in vari paesi del Mar Mediterraneo.
Il nome curioso deriva da una parola quechua.
La lingua quechua è l’antico idioma degli Inca, che è lingua nazionale peruviana assieme allo spagnolo. Anzi, nel parlare ispanico peruviano ricorrono numerose parole tipicamente quechua, benché si parli anche il quechua nelle sue pure varianti.
Il significato del nome dei frutto viene allora dalla parola chirimuya, che significa “semi freddi”, poiché la pianta cresce a buone altitudini, dove sembra fare anche un freddo particolare rispetto alle più calde zone costiere.
In Ecuador trova dunque il clima piu’ idoneo.
Nel Mediterraneo matura in autunno.
In realtà si tratta di una pianta legata alle aree equatoriali e quindi necessita di un clima benevolo per una buona coltivazione.
Ecco perche’ questo frutto, nella sua terra d’origine è chiamato chirimuya, da cui la traslitterazione italiana cirimoia, ma è volgarmente nota anche con l’appellativo inglese cherimoya o anona (che però indica anche il frutto di tutte le specie di questa specia.
Un particolare: il frutto e’ attaccato all’albero con un tratto di ramo, non un semplice peduncolo.
Ma com’è questa Cherimoya ?
Per provarla e degustarla, basta aprire in due parti il frutto.
Si mangia con il cucchiaino, scartando i tanti semi neri, grandi come un chicco di caffé.
La polpa è vellutata, bianca, puntellata dai tanti semi non commestibili
Il gusto indicibile ma delicato.
Ci si possono avvertire molte sensazioni, se è stato ben coltivato: da un sentore caramellato e vanigliato fino alla pera matura e soprattutto ad una delicatissima fragola, altre volte viene descritto come una miscela tra ananas, mango e fragola.
In ogni caso si potrebbe dire che la Cherimoya è inimitabile ed uguale a sé stessa.
Fra le sue proprietà c’è la grande quantità di vitamina C e del gruppo B.
Il frutto e’ ricchissimo di sali minerali, soprattutto di potassio, fosforo e calcio.
Non dimentichiamoci i polifenoli dall’azione antiossidante
Apporta un discreto valore nutrizionale (75k/cal ogni 100 gr di frutto).
Si è diffusa la notizia che i frutti dell’Annona sarebbero capaci di curare alcuni tipi di tumori, ma attenzione! NON ci sono ancora studi medici che hanno confermato questa validita’.
Un consiglio: una volta maturo, se staccato dalla pianta, si deve consumare in poco tempo.
Un po’ qua … und ein bisschen dort