Bergamo: Bergamo Alta

L’idea originaria era di andare a visitare il sito archeologico dei Camuni, in provincia di Bergamo.

La realizzazione e’ stata una gita a Bergamo Alta.
Non che mi sia dispiaciuto questo cambio. Affatto!
La giornata e’ stata ugualmente piacevole ed interessante, con un pizzico di cultura.

Diciamo pure che i principali punti di attrazione di Bergamo Alta li abbiamo visti tutti.

 

Ma iniziamo con ordine….

Il Nonno ha trovato il solito “posto auto” a Bergamo bassa, nelle immediate (si fa per dire) vicinanze della funicolare.
Giusto una passeggita prima di trovare la fermata del nostro mezzo di trasporto, che ci avrebbe portato nella citta’ Alta.

Da qui, dopo aver acquistato il biglietto, siamo saliti alla citta’ Alta di Bergamo.

La funicolare sembra un mezzo di trasporto verticale di altri tempi, molto utile ma anche in grado di rendere la visita alla Città Alta ancor più affascinante…
Sicuramente e’ un’attrazione da non perdere, anche perche’ il trovare un parcheggio ne;;a citta’ alta e’ praticamente impossibile.

Funicolare Citta’ Alta – Bergamo
Funicolare citta’ Alta – Bergamo

Dopo pochi minuti di viaggio, siamo arrivati nella citta’ alta di Bergamo.

 

Seguendo via Gombito, ci siamo diretti verso il cuore di questa citta’.
Non prima di aver effettuato una sosta in una delle tante panetterie/forni, sulla strada principale, per acquistare della focaccia/pizza  🙂

Il nome della via ( Gombito ) deriva dal latino.
In eta’ romana indicava l’incrocio fra il decumanus maximus ed il cardo maximus.
La citta’ medievale si e’ sviluppata sulla articolazione della citta’ romana, il cui schema urbanistico era caratterizzato dall’incontro ortogonale delle strade, cardi (da nord a sud) e decumani (da est a ovest).

Proseguendo per la nostra strada, siamo arrivati alla PIAZZA VECCHIA, il cuore centrale della citta’.

Piazza Vecchia.

 

Al centro della piazza troviamo la FONTANA CONTARINI

La fontana Contarini – dettaglio

La fontana Contarini e’ costruita in marmo di Zandobbio, la fontana è composta da una vasca principale con base ottagonale, al cui centro uno zampillo fa sgorgare l’acqua.
Questa è circondata da statue ornamentali disposte in modo simmetrico: in primis due piccole sfingi contrapposte tra loro (l’una che osserva in direzione del palazzo della Ragione e l’altra indirizzata verso la biblioteca civica), alla base delle quali sono poste altrettante piccole vasche che raccolgono l’acqua che sgorga dalla loro bocca, con la quale è possibile abbeverarsi.

La fontana deve il suo nome ad Alvise Contarini, podestà della Repubblica di Venezia, che la regalò alla cittadinanza nel 1780, quando lasciò il suo incarico nella città orobica.
L’intento dell’allora rettore cittadino era sia quello di abbellire la centralissima Piazza Vecchia, che di fornire agli abitanti un prezioso strumento utilizzabile per fini domestici e contro la siccità.

Da qui, con la fontana Contarini alle spalle, ci siamo diretti versi il Duomo e la Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Essendo quasi mezzogiorno, abbiamo osservato lo stato della MERIDIANA MONUMENTALE del PALAZZO DELLA RAGIONE

Foro nello scudo per la Meridiana

Si tratta di una meridiana all’aperto, ancora oggi funzionante, costruita nel 1700.

Alle 12.00 in punto (con l’ora solare) il raggio che filtra dal foro nello scudo appeso alle arcate ci indica, oltre l’ora, la data e il segno zodiacale

Meridiana – ore 12:00

In effetti abbiamo effettuato la visita durante l’ora legale  😉

Un’ora dopo, quindi alle 13:00 , abbiamo avuto la seguente “sorpresa”…

Meridiana

 

Da qui siamo poi entrati nella CAPPELLA COLLEONI dove, purtroppo, non e’ possibile scattare alcuna fotografia.

 

Cappella Colleoni – ingresso

È senza dubbio l’edificio più maestoso di Bergamo.

La sua facciata decorata da marmi rossi e bianchi è un capolavoro del Rinascimento italiano; i suoi interni un concentrato incredibile di opere d’arte: la statua equestre del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, i sarcofagi interamente intarsiati nel marmo, la delicata tomba della figlia Medea, i legni scolpiti dei banchi.

Voluta da Bartolomeo Colleoni, quale mausoleo proprio
venne costruita tra il 1470 e il 1476 ma non completata del tutto, alcune opere vennero aggiunte successivamente.

Cappella Colleoni – Arma del Colleoni

 

Inglobata alla stessa struttura della Cappella Colleoni, troviamo la CATTEDRALE DI SANTA MARIA MAGGIORE.

La Basilica di Santa Maria Maggiore è l’edificio sacro che, più d’ogni altro, i padri della Chiesa vollero fosse come una Biblia Pauperum, una Bibbia dei poveri, un luogo in cui, chiunque, potesse comprendere attraverso l’arte il significato della parola di Dio, i contenuti spirituali della letteratura sacra.
La Basilica di Santa Maria Maggiore – definita “Cappella votiva della città” – è formata da un insieme di stili e d’arti eterogenee, dei periodi compresi fra il XII e il XIX secolo, dove, temi religiosi convivono con presenze di matrice pagana o laica.

Per accedervi abbiamo 2 entrate, caratterizzate da leoni: rossi per l’entrata principale, bianchi per la secondaria.

Basilica di Santa Maria Maggiore – ingresso principale
Basilica di Santa Maria Maggiore – ingresso secondario

In questa chiesa tutto ciò che si vede ha una funzione didattica, tutte le immagini e tutti i capolavori artistici hanno lo scopo di stimolare il visitatore a ricercare in quella dimensione spirituale che dimora in ognuno di noi.

Al tempo non c’era televisione o giornale, cosi’ tutti gli avvenimenti erano stati tramandati in modo visivo.

Basilica di Santa Maria Maggiore – Confessionale di Andrea Fantoni

Confessionale dei Fantoni realizzato nel 1704.
E’ l’opera di un ebanista e scultore settecentesco: Andrea Fantoni.
Il confessionale fu realizzato con tre tipi di legno: legno di noce per tutte le parti a vista, legno di bosso per le formelle in altorilievo e legno di conifera per le parti strutturali non in vista.Ha un’altezza di 3 metri e 95 centimetri, e una larghezza di due metri e quaranta per una profondità di un metro.
Su tutta la struttura ci sono sculture e altorilievi.
Tutte le statue e le scene scolpite hanno un preciso valore simbolico volto ad esaltare il sacramento della confessione.

All’interno della Basilica, oltre ad arazzi e dipinti, e’ possibile trovare anche il monumento funebre che custodisce le spoglie del musicista Gaetano Donizetti.

Basilica di Santa Maria Maggiore – Soffitto della navata centrale

Il soffitto e’ ricoperto di stucchi e oro zecchino, in un tripudio di colori che fa restare tutti a naso in su’

Basilica di Santa Maria Maggiore
Basilica di Santa Maria Maggiore – affresco

 

Guardando frontalmente la Basilica di Santa Maria Maggiore dall’esterno, se da un lato abbiamo la Cappella Colleoni, dal lato opposto troviamo il DUOMO.

Il Duomo e dedicata a sant’Alessandro patrono di Bergamo ed è situata nella città alta, in piazza del Duomo, di fianco al palazzo della Ragione e alla basilica di Santa Maria Maggiore.

Duomo

L’esterno della cattedrale di Sant’Alessandro è caratterizzato dalla facciata ottocentesca in marmo bianco di Botticino.
Questa dà su piazza del Duomo ed è posta perpendicolarmente rispetto a quella posteriore del palazzo della Ragione.
La facciata del duomo venne iniziata nel 1866 e terminata soltanto nel 1889, seppur priva di alcuni elementi decorativi previsti dal progetto originario di completamento, realizzato tra il 1878 e il 1879 da Angelo Bonicelli.

Vicino al Palazzo della Ragione, troviamo il CAMPANONE o TORRE CIVICA.
La Torre civica che ha preso il nome di “Campanone”, domina dall’alto Piazza Vecchia ed è da sempre uno dei simboli della città

Campanone o Torre Civica

Non ci siamo lasciati sfuggire un giro sulla cima dei sui 56mt di altezza per godere del “frizzante” panorama.

Tutte sere alle 22 le campane della Torre Civica in Piazza Vecchia suonano come da tradizione, per ricordare quando le quattro porte della città si chiudevano per il coprifuoco notturno.

Panorama dal Campanone

Il Campanone fa parte della rete del Museo delle storie di Bergamo gestita dalla Fondazione Bergamo nella storia.

Inizialmente alta 37 metri, fu sottoposta a piccoli ma continui interventi di ampliamento già in età medievale, che le permisero di raggiungere gli attuali 56 metri di altezza che la rendono la torre più alta della città.

Dalla sommità si può godere di un panorama sia su città alta che sulla città bassa, la pianura circostante, nonché le propaggini montuose delle Prealpi Orobie.
Le sue caratteristiche tipicamente medioevali la rendono inoltre uno dei monumenti principali della città, tanto da essere ben visibile nello sky-line di città alta.

Torre Civica – campana e battacchio

La maggiore campana Il suo diametro misura 2.07 metri ed il peso è stimabile attorno ai 5580 kg, 300 kg circa quello del battente.

Panorama dalla Torre Civica
Panorama dalla Torre Civica

 

A questo punto, sazi di cultura, ci siamo ridiretti verso la Piazza Vecchia e, da li, alla ricerca di un posto dove pranzare, giusto per saziarci anche in altro modo.

Via Colleoni

 

La “degustazione” bergamasca e’ avvenuta alla Trattoria BERNABO’.
Non ci siamo tirati indietro alla proposta del Mezzogiorno

Il locale e’ accogliente, il servizio veloce ed il cibo ottimo.

Ossobuco con Risotto alla milanese
Coniglio arrostito al Valcalepio con casoncelli del Bernabo’

 

A questo punto non ci e’ restato che continuare ulteriormente la nostra passeggiata, cercando di digerire l’ottimo pasto, in attesa del pomeriggio, per visitare il Museo Storico dell’Eta’ Veneta.

Abbiamo visto le Mura esterne, girellando un poco intorno.

In giro per la Citta’ Alta
In giro per la Citta’ Alta
In giro per la Citta’ Alta

 

Girovagando siamo incappati nella CAPPELLA VESCOVILE, CHIESA DI SAN SALVATORE

Chiesa di San Salvatore – opera di Giuseppe Siccardi

La chiesa del santissimo Salvatore o san Salvatore o meglio ancora chiesa dei disperati o dei casi disperati si trova sul colle omonimo nella parte alta della città di Bergamo, davanti alla sede della Misericordia Maggiore che ospita il Museo donizettiano, all’ombra della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Chiesa di San Salvatore

La devozione all’immagine della Madonna come aiuto alle cause disperate, viene associata al monte dei pegni che si trovava in prossimità, e i disperati qui si fermavano come ultima speranza, prima di impegnare i propri beni

Chiesa di San Salvatore – GiovanBattista Tiepolo, san Giuseppe col Bambino

 

In giro per la Citta’ Alta

 

 

Ritornando alla Piazza Vecchia, Piazza del Duomo, Palazzo della Ragione, siamo entrati per una visita al Museo Storico dell’Eta’ Veneta, vicino al Palazzo della Ragione.

Museo storico dedicata all’Età veneta

Diciamo che e’ un Museo alquanto atipico.
La sezione del Museo storico dedicata all’Età veneta è decisamente particolare: non il museo come lo puoi intendere in senso classico, ma una serie di strumenti multimediali che ti permetteranno di conoscere mentre ti diverti.

Museo storico dedicata all’Età veneta

Il Museo è suddiviso in 7 sale tematiche, ognuna dotata dell’allestimento multimediale basato su un sistema tecnologico integrato che gestisce grafiche, animazioni, suoni, movimenti.
Grazie alle schede di approfondimento, ai 30 tablet che integrano il percorso e ai QR Codes, si puo’  personalizzare la propria visita come si preferisce.

Essendo l’ora di ritornare verso la Funicolare, abbiamo fatto una veloce sosta anche ai LAVATOIO di Via Lupo.

Lavatoio di via Lupo in Città Alta

Il Lavatoio e’ costituito da una lunga vasca in marmo bianco, suddivisa in diverse parti, con un’elegante copertura in ghisa e lastre di lamiera.
Il Lavatoio di via Lupo in Città Alta, costruito nel 1891, rappresenta ancora oggi un modello dal punto di vista progettuale.

Il Lavatoio di via Lupo rimase in uso sino agli anni ’50 e oggi viene conservato con cura come prezioso ricordo del passato.

Eccoci nuovamente alla Funicolare, in attesa di prendere la nostra navetta e ritornare a terra, pardon, nella Zona Bassa.

Funicolare – Bergamo Alta

 

PER INFORMAZIONI

Basilica di Santa Maria Maggiore
Piazza Vecchia 6, 24129 Bergamo, Italia

Cattedrale (Duomo) di Bergamo e Battistero
Piazza Duomo
24129 Bergamo, Italia

RISTORANTE BERNABO’
Piazza Mascheroni 11
Bergamo

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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