Questa confezione di Shirataki l’ho acquistata durante una delle mie incursioni in quel dell’Esselunga.
Premeditando un nuovo inizio di dieta ( risatona GIGANTE ) ed avendo ancora non so quanto cibo confezionato da terminare, ho pensato bene di prepararli.
Ad essere sincera pensavo in una delle tante confezioni di pasta disidratata, ma non e’ stato cosi’.
Questi ‘spaghetti’ (marca Asiatica) erano bellamente messi in un sacchetto di plastica sigillato, all’interno della confezione stessa.
Essendo la prima volta, e scarseggiando il tempo e le info proposte di cottura/cucina sulla confezione stessa, li ho uniti a dei piccoli filetti di tacchino gia’ scaldati in padella.
Quindi li ho mescolati insieme e proseguito con una veloce cottura, aggiungendo una goccia di salsa di soia.
Sara’, ma il loro sapore era come una “normale” pasta cinese.
Qui potete trovare qualche info ulteriore, di cui un estratto:
Gli shirataki (in giapponese 白滝, in inglese shirataki noodles) sono un tipo di spaghetti ricavati dalla radice del konjac, pianta nativa della zona subtropicale temperata asiatica.
Hanno un basso contenuto di carboidrati e di calorie e sono particolarmente indicati nella dieta di Dukan e in tutte le diete basate su un apporto limitato di carboidrati; sono pertanto adatti all’alimentazione dei diabetici.
Sono composti per la maggior parte da acqua e glucomannano. Il termine “shirataki”, che descrive l’aspetto degli spaghetti, significa “cascata bianca”.
Alla fine, il sapore della pasta Shirataki e’ NULLO.
Lo assumono dal sugo/condimento con il quale viene accompagnata questa pasta.
Un po’ qua … und ein bisschen dort
