Telekom..

Non ho parole riguardo a questa societa’.
Ha sempre piu’ il monopolio di tutto, anche qui a Patatolandia… pare.

Almeno quando ero a casa, in Italia, ed aspettavo che si decidessero ad installarmi la linea telefonica, penso di essere stata una tra le poche (o l’unica??) persona a leggere l’avantielenco.

Nello specifico “Condizioni e Termini” applicati dalla Telecom ai suoi utenti, e quanto noi “subalterni” dobbiamo fare nei Loro confronti (pagare le bolletter entro i termini prestabiliti, etc..etc..)..

E, di conseguenza, ho fatto ricorso.
Non tanto per ottenere un rimborso che, comunque, non ci ho sputato sopra ma ha fatto comodo, quanto nel tentare di velocizzare la procedura di installazione.

Ebbene, ho tentato di trovare anche qui (via Internet prima) questo SLA.
Peccato che NON esista da nessuna parte.
Ho poi telefonato al Customer Center, richiedendolo: la gentile signora mi ha ripromesso il suo immediato invio per posta… ma lo sto ancora aspettando, nonostante siano passate svariate settimane.
E mai lo ricevero’.

Ma e’ possibile, ai nostri giorni, vivere senza telefono (il problema minore) e SENZA INTERNET per almeno 2 mesi?
Io no, non ci riesco.
Saro’ sincera, ma non riesco a sopravvivere per piu’ di 10 giorni.
Non dico di essere sempre connessa alla Rete, ma spesso mi vengono dei dubbi improvvisi e, navigando, risolvo la situazione velocemente.

Ma come si faceva prima?
Si scartabellava sicuramente tra i libri alla ricerca della soluzione, si andava in biblioteca, si “perdeva tempo”.
Non senza leggere qualche cosa sull’argomento, giusto per dare un senso al problema stesso; utilizzando i bibliotecari “fonte del sapere” e prendendo appunti su tutto.

Ricordo ancora con piacere dei libretti utilizzati alla scuola media per fare le ricerche, avevamo almeno 2 settimane di tempo prima di consegnarla.

Era impossibile riuscire a fare prima.
Ora i libricini sono praticamente scomparsi e se non si ha Internet, o una qualsiasi connessione, si viene tagliati fuori.
Totalmente,
Completamente,
Inesorabilmente.

Ma come si fa???
Un po’ qua … und ein bisschen dort

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