Questo e’ il titolo di un articolo trovato su un giornale italiano che ho acquistato a marzo (“Light”).
Personalmente sono rimasta molto pensierosa per il suo contenuto e vorrei avere la vostra opinione a tal proposito.
Esso tratta la pubblicita’ di un Vino Senza Alcool ed il suo piacere nel berlo.
Fin qui, direi che e’ normale e non e’ niente di particolare: ricorda alle donne in gravidanza ed a coloro che guidano tutto il giorno che ora e’ possibile fare un brindisi senza problemi.
Ognuno potrebbe pensarla diversamente ma copio paripari la parte piu’ “inquietante”, almeno per me:
Il “Vino Senza Alcool” puo’ essere anche l’idea vincente per “un regalo tradizionale” come la bottiglia da stappare subito che puo’ apprezzare anche la mamma astemia, e che si possa condividere subito: basta dire che puo’ essere bevuto anche dai piu’ piccoli senza alcuna conseguenza.
E’ quel “DAI PIU’ PICCOLI” che mi trova impreparata.
Quanto devono essere “piccoli”?
Guidatori, donne in dolce attesa, preti, sono abbastanza adulti per effettuare la loro scelta, in modo consapevole (diciamola cosi’).
Ma i “piu’ piccoli”?
Va bene il marketing, e la necessita’ di incrementare le vendite di un nuovo prodotto, ma non mi sembra il caso di puntare anche su minori!
Un po’ qua … und ein bisschen dort