Mi e’ capitato di sentire di uno yoghurt al gusto di “pesca melba” e, ancora ora, sto pensando al suo possibile sapore.
In effetti non esiste una vera varieta di pesca (intesa come frutta) denominata Melba, bensi si tratta di una ricetta oramai codificata nel tempo..
Qui di seguito un po’ di info che ho trovato sulla rivista “Buffet” – dicembre 2005.
Troverete poi in allegato anche la ricetta, cosi’ come l’ho trovata codificata ma per necessita’ – nonostante tutto sarei a dieta – evito di provarla, almeno per il momento!
“L’australiana Nellie Melba (1861-1931) incanto’ i melomani del mondo intero; celebre soprano, trionfo’ ovunque, da New York a Londra.
Contava legioni di ammiratori, favorita anche dal suo gradevole aspetto fisico “Bellissima diva”: cosi’ la defini’ Auguste Escoffier, l’uomo che, dedicandole un dessert, ne amplio’ a dismisura la gia’ considerevole fama….
Escoffier ebbe occasione di ascoltarla in un’interpretazione del Lohengrin di Wagner, rimanendone estasiato.
La sera dopo, racconta Escoffier, ripensando al maestoso cigno che appare nel Lohengrin, fece servire al soprano e agli amici con cui cenava “delle pesche disposte su di un letto di gelato alla vaniglia, all’interno di una coppa d’argento incastrata tra le ali di un superbo cigno scolpito in un blocco di ghiaccio e ricoperto da un velo di zucchero filato”.
La signora Melba gradi’, naturalmente, ma non poteva sapere che quella era soltanto una prima, incompleta versione della pesca a lei dedicata.
La Pesca Melba, con la “P” maiuscola, apparve per la prima volta nel menu di apertura del’Hotel Carlson, sorta a Londra nel 1899.Una curiosita’:
Nellie Melba era registrata, all’anagrafe di Melbourne, come Helen Portel Mitchell; assunse il cognome Melba in onore della sua citta’ natale…”
Ingredienti – Pesca Melba – per 6 persone
6 pesche al punto giusto di maturazione (Montreuil oppure Cesena). 1kg di gelato alla vaniglia 250gr di lamponi 150gr di zucchero
Procedimento
Immergete le pesche per 2 secondi in acqua bollente, poi passatele in acqua ghiacciata.
Sbucciatele, disponetele su un piatto e cospargetele con poco zucchero.
Preparate (magari acquistando da un buon artigiano) un kg di gelato alla vaniglia; passate 250gr di lamponi al setaccio e unitevi 150gr di zucchero in polvere.
Tenete tutto al fresco.
Per servire:
Disponete il gelato sul fondo di un vassoio d’argento (ma anche altri materiali non sono da disprezzare).
Ponetevi sopra le pesche ricoperte di pure’ di lamponi e incatrate il vassoio in un blocco di ghiaccio modellato secondo il vostro gusto e la vostra capacita’.
A quanto risulta, pare sia consentito ornare le pesche con un velo (non abbondante) di zucchero filato o con lamelle di mandorle fresche, mai secche.
E’ PROIBITO sostituire i lamponi con fragole o gelatina di ribes, mischiare fecola o simili al pure’ di lamponi, ma anche decorare la pesca con panna montata.
Un po’ qua … und ein bischen dort