La “Pytt i panna” e’ una ricetta svedese che avevo conosciuto secoli fa.
All’epoca mi sembrava molto particolare la sua preparazione, non l’avevo mai cucinata personalmente, mi era bastato aprire la confezione (ancora congelata) e cuocere/riscaldare direttamente il prodotto confezionato (un tempo era venduto da Ikea, ora non so).
Questa volta ho voluto darmi da fare “fisicamente”, non certo utilizzando la ricetta originale, ma qualcosa di piu’ consono e leggero, se si puo cosi’ definire, ottimo anche per chi segue un regime alimentare piu’ o meno controllato (io sono a dieta, ad esempio).
Niente carne o avanzi di salsiccia inseriti tra gli ingredienti, prevalentemente patate, verdura e uova.
Ancora una volta EatSmarter e’ stato un valido aiutante da seguire 🙂
Ingredienti – Pytt i panna – 3 persone
450gr patate 2 cucchiai di olio 200 gr di barbabietola (precotta e confezionata sottovuoto) 1 scalogno (*) sale pepe mazzetto di prezzemolo 3 uova
Procedimento
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a cubetti.
Scaldate 1 cucchiai di olio in una padella.
Friggete i cubetti di patate a fuoco medio per 10-12 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Tagliate a dadini la barbabietola, aggiungela alle patate e proseguite la cottura per altri 5 minuti.
Nel frattempo mondate e tagliate a dadini lo scalogno.
Aggiungetelo nella padella e cuocete per altri 5 minuti.
Salate e pepate la preparazione.
Lavate il prezzemolo, asciugatelo e tritatelo.
Scaldate l’olio rimanente in un’altra padella.
Rompete le uova una dopo l’altra, fatele scivolare nell’olio bollente e friggete le uova fritte a fuoco medio per 3-5 minuti.
Dividete le patate (con barbabietola e scalogno) nei 3 piatti da portata, adagiate su ciascuno piatto un uovo fritto e condite con il pepe, spolverizzando con il prezzemolo.
Note Personali
- Per un gusto leggermente piu’ delicato utilizzate lo scalogno, altrimenti anche una cipolla va benissimo
- Le patate le ho leggermente infarinate con farina di mais fine, prima di cuocerle, cosi’ da tentare di creare una crosticina croccante
- Ottima l’idea di aggiungere anche la barbabietola: il piatto diventa piu’ grande (alla vista) e, allo stesso tempo, si fa il pieno di verdure.
A mio avviso anche la zucca ci starebbe stata molto bene. - Per cuocere le uova non e’ necessario aggiungere ulteriore grasso, se si utilizza una padella antiaderente ed un goccio di acqua.
Pyttipanna, anche pytt i panna o pyttipanne in norvegese e pyttipannu in finlandese, è un miscuglio di cibo simile al bubble and squeak ( piatto britannico a base di patate e cavoli che, dopo essere stati cotti, vengono mescolati insieme e infine fritti).
Il termine è svedese e significa “piccoli pezzi in padella”.
Si tratta di un piatto popolare in Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca, dove viene chiamato biksemad, che significa cibo mescolato.
Tradizionalmente è costituito da patate, cipolle e ogni genere di carne tritata (o salsiccia), tagliate a dadini e quindi saltati in padella, ed è spesso servito con un uovo fritto, barbabietola e cetriolo in salamoia, capperi e, talvolta, ketchup o brown sauce.
In passato il piatto era originariamente fatto con avanzi di pasti, ma ora è molto più comune preparare pyttipanna con ingredienti freschi. Esistono molte varianti del piatto, tra cui quella vegetariana e vegana.
Pyttipanna viene spesso abbreviato in pytt, specialmente quando riferito a varianti come oxpytt (pyttipanna con carne) o krögarpytt. Talvolta viene chiamato hänt i veckan (“fatto la scorsa settimana”), una denominazione che ne riflette l’origine di cibo preparato con avanzi di cucina.
Un po’ qua … und ein bisschen dort