Il Camerun (pron. /camerùn/ o /càmerun/), ufficialmente Repubblica del Camerun, è una repubblica unitaria dell’Africa equatoriale la cui capitale è Yaoundé.
Il suo territorio si allunga per quasi 1.000 chilometri dalle regioni dell’Africa sudanese fin quasi all’Equatore e vede una notevole varietà di climi e ambienti, che passano dalla savana arida del nord, alla savana arborata nelle zone centrali, alle lussureggianti foreste pluviali equatoriali del centro e del sud. Il territorio è costituito per la maggior parte da un vasto altopiano ondulato, che ricopre pressoché tutta la regione centrale e meridionale; pianure alluvionali si estendono lungo la costa atlantica e nel nord, dove il rilievo digrada verso la depressione del lago Ciad.
Il Camerun conta oltre 200 diverse etnie e gruppi linguistici. È noto inoltre per i suoi stili musicali nativi, in particolare il bikutsi e il makossa. Le lingue ufficiali sono il francese (maggioritario) e l’inglese.
Rispetto ad altri paesi africani il Camerun gode di stabilità politica e sociale. Ciò ha consentito lo sviluppo dell’agricoltura, di strade, ferrovie, e di un’importante industria legata al petrolio e al legname. Tuttavia un gran numero di camerunesi vivono in povertà su un’agricoltura di sussistenza. La comunità anglofona ha chiesto un maggiore decentramento e persino la secessione dell’ex territorio britannico.
Per l’idea di questa ricetta, il Poulet DG, devo ringraziare la mia ex compagna di corso Edwige, appunto del Camerun, che me l’ha suggerita.
Perche’ si chiama “Poulet DG”?
Semplice.. “Poulet” è la parola francese per pollo. DG è l’acronimo di Directeur Général in francese, ossia Direttore Generale / General Manager/ CEO in inglese. Un nome insolito per un piatto, giusto? Perché DG? Semplicemente perché era un piatto servito a ospiti illustri, alle persone piu’ ricche che si trattassero ai pranzi di lavoro o ai politici.
In effetti, all’epoca, solo l’elite avrebbe avuto i mezzi per pagare questo piatto.
Grazie inoltre all’ultimo giro fatto presso la Metro, mi sono appropriata di alcuni platani che cucinero’ a breve.
Come in tutti i casi, esistono tantissime ricette in giro.
Io ho tentato di seguire questa
Ingredienti per il Poulet DG – 4 persone
1 libbre di cosce di pollo disossate (con o senza pelle) 1 1/2 platani semi maturi medi 1 pomodoro medio a dadini (~ 1 e 1/2 tazza) 1/2 cipolla gialla grande (1/2 affettata, 1/2 da miscelare) 1 1/2 peperone medio (verde / rosso / giallo) affettato 1/2 carota grande tagliata a rondelle (~ 1 tazza) 1 rametto di prezzemolo 1/8 di zenzero Porri da 1 pollice (parte verde) sale qb 1 cucchiaio di olio
Procedimento
Platani
Lavate la buccia e tagliate i platani in anelli spessi mezzo pollice.
Mescolate con un po’ di olio d’oliva e distribuite in un unico strato su una teglia unta.
Cuocere alla griglia fino a quando non sono appena marroni.
Eventualmente si possono anche friggere, ma io l’ho evitato.
Poulet DG
Tagliate il grasso in eccesso dalle cosce di pollo, risciacquatele bene e trasferitelo in una padella.
Frullate 1/2 delle cipolle con tutte le altre spezie / erbe e un goccio d’acqua, creando una sorta di purea densa.
Aggiungete metà di questa purea nella casseruola contenente il pollo, condite con un po’ di sale (o brodo di pollo).
Portate a ebollizione delicatamente e cuocete per circa 7 minuti.
Quindi aggiungere 1 tazza e mezza di acqua. Continuate a cuocere a fuoco lento per altri 10-15 minuti. Filtrate e mettere da parte il brodo.
Riscaldate l’olio in una padella grande / profonda e il pollo, facendolo diventare marrone su ciascun lato. Rimuovete e mettete da parte.
Aggiungete un po’ di olio nella stessa padella e rosolate le cipolle per circa 3 minuti.
Aggiungete pomodori e carote e cuocete fino a quando le carote sono diventate soffici secondo la nostra preferenza.
Aggiungete i peperoni, il brodo di pollo che avevamo messo da parte, la miscela di spezie rimanenti, 1/2 tazza di acqua e le fettine di platani cotti.
Condite a piacere e cuocete fino a quando i peperoni saranno teneri.
Aggiungete alla fine il pollo, mescolando bene e cuocete per altri 5 minuti.
Inserite un po’ piu’ di brodo o di acqua, nel caso in cui si volesse avere un po’ piu’ di salsa.
Note Personali
- Niente porri nella nostra preparazione
- Alle cosce e sovracosce di pollo e’ stata tolta la pelle ed anche il poco grassino che avevano
- Per la rosolatura della cipolla in padella, ho evitato di aggiungere olio, ma ho inserito un goccio di brodo di pollo
Il pollo e’ stato mangiato da tutti.
Il platano (e comunque le verdure) un po’ meno da Tobias.
Il nome Camerun deriva dal portoghese camerao (gamberetto) uno degli alimenti piu’ diffusi tra la popolazione.
La cucina camerunense è una delle piu’ varie del continente africano.
Il territorio nazionale è piuttosto fertile e alla base della gastronomia del Camerun ci sono soprattutto verdura e legumi, ma non mancano pesce e selvaggina (pangolini e porcospini). I francesi, in epoca coloniale, hanno introdotto il pane, ma è molto caro e poco consumato.
Un’altra introduzione europea sono gli spiedini che i camerunensi consumano con carne di capra, agnello o pollo.
Il pesce e gli uccelli sono consumati prevalentemente durante le festività o le grandi occasioni.
Il piatto tipico si chiama Ndolè, uno stufato di noccioline, carne (generalmente di capra) o pesce e il suo ingrediente principale è la vernonia, una pianta che conferisce un sapore amaro alla pietanza, ed altre spezie.
Direttamente dalla terra arriva il sangah, una zuppa di mais e foglie di manioca, un tubero coltivato prevalentemente nei paesi subtropicali. La manioca è una delle fonti primarie di carboidrati nell’alimentazione umana di mezzo mondo e quindi molto diffusa anche qui.
Il Fu-fu con Giama-Giama (una sorta di polenta con verdurine) e il Toucunì (un impasto di patate e verdure).
Un altro piatto tipico è nkwa’ kuku (sorta di polenta con salsa bianca di arachidi).
In Camerun, come in gran parte del territorio africano, non si è diffusa l’abitudine europea di dividere il pasto in piu’ portate, e un unico piatto contiene tutti gli ingredienti necessari a una alimentazione completa. Nel nord del paese infatti la carne, oltre a essere condita con salse di vario genere, viene sempre consumata insieme al riso. Quest’ultimo talvolta è cotto al punto da divenire una crema densa, con la quale vengono preparate delle polpette (fufu ).
Profitez de votre repas
Un po’ qua … und ein bisschen dort