Dopo diverse ricerche su dove proseguire il nostro giro del mondo, sono approdata in Somalia.
La Somalia (in somalo Soomaaliya; in arabo الصومال, al-Sūmāl), ufficialmente Repubblica Federale di Somalia (in somalo Jamhuuriyadda Federaalka Soomaaliya; in arabo جمهورية الصومال الفدرالية, Jumhūriyyat aṣ-Ṣūmāl al-Fideraaliya), è uno Stato dell’Africa orientale situato nel corno d’Africa.
Il nome attuale della Somalia le fu dato dall’esploratore italiano Luigi Robecchi Bricchetti, che fu il primo europeo a visitare estensivamente la regione del Corno d’Africa denominata Benadir.
La Capitale e’ Mogadiscio mentre le lingua ufficiale è il somalo, mentre l’arabo è stato scelto come lingua secondaria. L’italiano (vecchia lingua coloniale, ufficiale nel paese fino al 1963 e lingua ufficiale dell’Università nazionale somala fino al 1991) è tradizionalmente ritenuto lingua di rilievo, è conosciuto da parte della popolazione ed è usato a livello commerciale e amministrativo, sebbene la mancanza di programmi scolastici e di coordinamento con l’Italia (dallo scoppio della guerra civile) abbia fatto regredire la sua diffusione; l’inglese è la lingua veicolare del paese ed è diffuso nell’ambito amministrativo.
Ho quindi cercato in rete ed ho trovato un sito meraviglioso, con tante ricette… somalikitchen (era http://www.somalikitchen.com/ oppure https://www.facebook.com/SomaliKitchen/ )
Ho comunque seguito le indicazioni di questo altro sito ( http://cucina.excite.it/cucina-africana-kalluun-N110786.html ) per fare il Kalluun servito a cena (special Guest: Nonno)
Ingredienti – Kalluun – tonno e patate al cumino – per 4 persone
4 filetti di tonno 2 patate olio d'oliva sale 1 cucchiaino di cumino 1 cipolla
Procedimento
Versate in una padella l’olio d’oliva e fate friggere per qualche minuto i filetti di tonno.
Aggiungete le patate tagliate a fette e la cipolla a fettine, condite con sale e il cumino e mescolate il tutto.
Aggiungete l’acqua, circa un mezzo bicchiere, coprite lasciando cuocere circa 30 minuti.
Questa ricetta può essere accompagnata dal cous cous oppure potete aggiungere altre spezie proprio della terra africana.
Note Personali
- L’acqua inserita viene assorbita. Probabilmente la lunga cottura dipende dalle patate, per questo noi le abbiamo tagliate sottili, cosi’ da velocizzare il tutto (impiegando circa 20minuti).
- Forse e’ meglio rimuovere il tonno e lasciarlo al caldo, altrimenti si secca troppo.
Dal seguente sito turistico, si possono ottenere le seguenti informazioni circa la gastronomia di questa nazione.
La cucina tipica somala è stata fortemente influenzata sia dalla speziata gastronomia araba che dalla raffinata gastronomia italiana; gli alimenti di base sono latte, mais, cereali e frutta.
Immancabili sulle tavole somale sono il riso, gli spaghetti, i maccheroni serviti con carne di pecora o di capra.
Fra i piatti tipici ricordiamo: il Kalluun, piatto a base di tonno fresco e patate aromatizzati col cumino; il Sambussi, piatto d’origine indiana, conosciuto lungo tutta la costa orientale dell’Africa; l’eggusi, sugo fatto con verdure varie, pinoli, spinaci, olio di palma e peperoncino; il riso con carne tritato e soffritto di cipolla e peperoncino.
I somali sono soliti fare colazione con fegato di capra, di pecora o di dromedario, fritto con cipolle e pane.
Fra i secondi oltre il capretto arrosto sono diffuse le ricette di pesce e crostacei; fra la frutta tipica ricordiamo la banana, la papaia e il mango. Tra i dolci: il boukha di semola e mandorle al miele.
Per la prima colazione, i somali mangiano una sorta di pane chiamato laxoox con cereali o porridge di miglio o farina di mais. Inoltre mangiano riso o pasta con sugo di carne o per il pranzo.
La pasta è diventata molto popolare sotto il dominio italiano. Le banane sono comuni nel sud del Somaliland.
Una zuppa tradizionale chiamata maraq (anche parte della cucina dello Yemen) è a base di verdure, carne e fagioli e di solito mangia con focaccia o pane pita.
I fagioli, le polpette di avena o di mais e l’insalata solitamente si mangiano per dessert. Somali occasionalmente mangiano lo xalwo, una sorta di gelatina dolce a base di acqua, zucchero e miele, anche se a volte sono aggiunti arachidi.
Nella cultura somala, è considerato educato per gli ospiti di lasciare un po ‘di cibo nel loro piatto dopo aver terminato un pasto che gli è stato fornito. Ciò dimostra che gli ospiti hanno avuto cibo a sufficienza e che quindi sono trattati bene.
cuntadaada ku raaxayso
Un po’ qua … und ein bisschen dort