Francia. Parigi: Prima perlustrazione

Ricordo con immenso piacere le colazioni francesi: a base di te, croissants e pain au chocolat.
Freschi di forno, dall’aroma inconfondibile.

Dopo un sonno ristoratore ed un tentativo di pianificazione, MChristine ci ha accompagnati alla ReR, cosi’ da poter essere indipendenti (noi e lei) ed andare alla scoperta di .. Parigi.

Prima sosta ai “Jardin du Luxembourg” .

Paris: Jardin de Luxembourg

Il Giardino fu creato all’inizio del 1612 da Maria de Medici, vedova del re francese Enrico IV, come nuova residenza.
Il giardino, ora, fa parte del senato francese, e copre 23 ettari di terreno, con le sue passeggiate, il suo laghetto dove far navigare biccole barchette e la pittoresca Fontana dei Medici, costruita nel 1620, i suoi monumenti e le sue statue.
Il nome “Luxembourg” deriva dal nome della collina dove il giardino si trova, dal suo nome Latin Mons Lucotitius.
E’ dunque un meraviglioso giardino pubblico, tra i piu’ grandi di Parigi.

Paris: Jardin de Luxembourg
Paris: Jardin de Luxembourg
Paris: Jardin de Luxembourg
Paris: Jardin de Luxembourg – Fontana dei Medici

Abbiamo proseguito addentrandoci nelle viuzze adiacenti il giardino, fino ad arrivare quasi a Notre Dame.

 

Vista l’ora, abbiamo deciso di fare una sosta, rifocillandoci un poco, ma anche sfruttando l’occasione per andare in bagno 😉

La fermata e’ stata fatta nella “Boulangerie L’Atelier”, un localino molto carino, con piatti caratteristici e non troppi turisti.
Si puo’ notare il Croque Monsieur per me ed un croissant per il ragazzo.
Il Macarons? Ottimo e diviso equamente.

Abbiamo poi proseguito cercando il Pantheon.
Il Pantheon, fu eretto come chiesa cattolica dedicata a Sainte-Geneviève, patrona di Parigi,  in cima al colle delll’omonimo nome.
Il monumento e’ alto in tutto 80 metri precisi per rappresentare la perfezione di Napoleone, ed e’ circondato dalla chiesa Saint-Étienne-du-Mont, dalla biblioteca Sainte-Geneviève, dalla Sorbona e da altri edifici monumentali.

Paris: Saint Etienne du Monte – statua
Parigi
Parigi: Pantheon
Parigi: Pantheon
Parigi: Pantheon
Parigi: Pantheon – Saint Ethienne du Monte

Ed eccoci, finalmente, vicino al Notre Dame, in ricostruzione dopo l’incendio avvenuto il 15 aprile 2019.
Purtroppo non e’ possibile, al momento, riuscire ad accedere in quanto tutto transennato.

Parigi: Notre Dame
Parigi: Notre Dame

Eccoci alla fermata della metro di Saint-Michel.
Situata al centro di Parigi, questa fermata e’ un ottimo punto di incontro di studenti e di persone, anche grazie alla presenza dei numerosi ristorantini vicini.
Solitamente, davanti alla fontana ottocentesca che rappresenta San Michele Arcangelo combattente, e’ quasi impossibile accedervi..

Parigi: Métro de Saint-Michel
Parigi: Saint-Michel

Da qui, siamo poi andati alla Basilica del Sacro Cuore di Montmartre.
Grazie al nostro biglietto elettronico, non abbiamo dovuto acquistarne un altro per usufruire della funicolare ed arrivare in cima.
Nonostante la fastidiosa pioggerella i turisti erano presenti e, con loro, anche la possibilita’ di entrare per una visita all’interno e’ sfumata…

Parigi: Sacre Coeur

Per arrivare alla fermata della funicolare, o per i temerari che vogliono salire a piedi, si passa tra viuzze colorate, piene di negozietti e di artisti di strada, che la animano piacevolmente.

Parigi: Sacre Coeur

La struttura della Basilica e’ imponente, bianca, cosi’ da poter essere vista anche da lontano.
All’ingresso troviamo la statua di Giovanna d’Arco

Parigi: Sacre Coeur

Dopo questo primo incontro con la citta’, non nascondo che eravamo particolarmente stanchi ed i nostri piedi iniziavano a reclamare.

Di comune accordo, siamo dunque ritornati indietro, a casa, dove una piacevole sorpresa ci aspettava: saremmo andati al maneggio, dove MChristine e Pascal possiedono 3 cavalli.

Ed ecco il ragazzo in sella come un perfetto cavallerizzo.

 

Giusto per riprenderci dalla fatica… ecco che MChristine prepara al volo la cena: canard con funghi champignon e piselli con crème fraîche.
Per dolce? La tarte ai frutti di bosco avanzata da ieri.

 

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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