Finalmente il corso b1 di tedesco e’ terminato…. onestamente non ne potevo piu’.
Al momento sto frequentando, presso VHS di Haar, quello di “Integrazione”, denominato “Leben in Deutschland“.
Che dire?
Oltre alla politica, abbiamo rivisto velocemente un po’ della storia tedesca, partendo dal 1933 circa fino ai giorni nostri, per vedere velocemente la nostra Land “Baviera”.
Non nascondo la noia nel seguirlo… personalmente ne approfitto solo per poter parlare un po’, cosi’ da tentare di tamponare la mia grande pecca nei confronti di questa lingua.
A breve avremo anche effettuare un esame (Facoltativo).
Nel caso in cui lo dovessi passare (33 domande, scelta multipla in 1 ora), potrei iniziare a decidere seriamente se richiedere (o meno) la cittadinanza tedesca, pur mantenendo anche quella italiana.
Di benefici a seguito di questa azione non ne ho visti molti, se non quello di poter votare qui in Germania cosa che, comunque, non mi ispira molto e consideriamo anche che questo dovere non l’ho eseguito cosi’ spesso neppure quando vivevo in Italia.
Ma vedremo….
Ad ogni modo, ogni tanto ci addormentiamo sforziamo di capire film in lingua ed ambientati nel periodo storico “studiato”, un utile esercizio se non fosse per la visione, che finisce sempre male.
Diciamo che la “rosa” di scelta tra i diversi film non e’ poi cosi’ “allegra”…
La prima scelta e’ stata con “Almanya – La mia famiglia va in Germania” e, nonostante il finale, devo ammettere che e’ stato un film decisamente simpatico e divertente.
Narra del turbolento viaggio effettuato da una famiglia turca, che ha vissuto in Germania per tre generazioni, verso la loro terra natale.
Qui si possono notare tanti stereotipi verso questo popolo patatolese, tra il sorriso di alcune scene e la consapevolezza della difficolta’ di integrazione.
Il secondo film, al contrario del primo, mi ha messo addosso una grande angoscia…
Si tratta di “Balloon“, basato su una storia vera.
Nell’estate del 1979 due famiglie vogliono fuggire dalla Germania dell’Est per trovare libertà a Ovest.
Queste hanno elaborato un audace piano per riuscire nel loro intento nell’attraversare il confine: di notte e a bordo di una mongolfiera da loro realizzata. La Stasi trova tracce della tentata fuga e inizia immediatamente un’indagine, costringendo le due famiglia a una snervante corsa contro il tempo per costruire un nuovo pallone aerostatico.
Non so se cerchero’ gli altri, in linqua italiana questa volta, per vederli…
Alla prossima.
Un po’ qua … und ein bisschen dort