Come ho scritto ieri, alla Festa dell’Asilo anche i genitori, oltre a far scorrere le lacrime (piu’ o meno come dei vitelli) hanno il compito di provvedere al Buffet.
Non c’era un tema principale, ma la recita si basava su una canzone dove alcuni uccellini si incontravano e si sposavano, avendo a loro volta dei piccoli che se ne andavano da casa, una volta grandi.
Dopo aver chiesto in giro, ed aver avuto diverse illuminazioni, ho finito per preparare le solite preparazioni banali… ma sempre nuove per me!
Ed ora, vediamole..
Le pizzette delle Sorelle Simili ricetta tratta dal libro ” Pane e Roba dolce”
Ingredienti – pizzette delle Sorelle Simili
500 gr di farina 00 250 gr di acqua tiepida 25 gr (un cubetto) di lievito di birra 40 gr di burro morbido 1 cucchiaio di zucchero 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva 1 cucchiaino di sale Farcitura: Polpa di pomodoro /passata mozzarella a cubetti olio extravergine d'oliva origano, sale fino
Procedimento
Fate una fontana di farina e, al centro, metteteci il lievito sciolto in un pò di acqua tiepida.
Aggiungete il sale, l’olio il burro e lo zucchero, e cominciate a lavorarlo, finchè avrete un composto omogeneo.
Mettete l’impasto in una ciotola e fatelo lievitare finchè non raddoppia per circa un’ora.
Ora rovesciate la pasta su una spianatoia, e senza lavorarla stendetela con un mattarello, nello spessore di circa 3mm, poi con uno stampo rotondo oppure con un bicchiere dal diametro di circa 5 cm ricavate tanti cerchi che disporrete su una teglia con carta da forno.
Rimpastate i ritagli e rifate altri cerchietti, finchè non avrete più pasta.
Con le dite premete al centro di ogni cerchietto,fino a formare un piccolo incavo dove ci metterete un pò di polpa di pomodoro e un pò di sale.
Infornate le pizzette nel forno a 200° per i primi 5 min, poi tiratele fuori, farcitele con la mozzarelle, oppure con quello che più vi piace, e rinfornate per altri 5-10 min , finchè la mozzarella non sarà sciolta e le pizzette saranno dorate.
Gli Uccelli/Pinguini sono stati invece farciti con del Philadelphia alle erbe.
Un po’ qua … und ein bisschen dort