Solamente in Germania si consumano quasi tre miliardi di bicchieri monouso all’anno!
Molti vengono poi gettati negli Oceani.
Questi, non riuscendo a degradarsi in un arco di tempo relativamente breve, uccidono le specie marine e, in un modo o nell’altro, i risultati ottenuti da questa “contaminazione e proliferazione: arrivano, attraverso la catena alimentare, anche nei nostri piatti.
Senza contare che, per la loro produzione, sono necessarie decine di migliaia di tonnellate di legno e di plastica, oltre che in un notevole investimento monetario.
Gia’ quando andavo a scuola a Monaco l’anno scorso, si iniziavano a vedere le prime iniziative per tentare di arginare il problema della consumazione di questi bicchieri ” Coffee-TO-go “.
Come?
Semplicemente adottandosi di un bicchiere/tazza, riutilizzabile per piu’ volte.
Seguendo questo spirito conservativo, anche nei bar e nei distributori di caffe’ si poteva consegnare il proprio “bacher” per effettuare il refil.
E non solo.
Anche nella scuola attuale, dove abbiamo un distributore di bevande calde, a richiesto la disabilitazione del rifornimento automatico del bicchiere monouso.
Semplicemente vicino alla macchina ci sono tazze di ceramica a disposizione, basta solo appoggiarle, e procedere normalmente con l’erogazione della bibita scelta.
E’ solo un piccolo passo.
Ma poco per volta si procede.
Un po’ qua … und ein bisschen dort