Dionaea mascipula o venere acchiappamosche

In previsione dell’arrivo dei moscerini, molto attivi nella stagione calda, ho acquistato una “dionea mascipula“.

La dionea o venere acchiappamosche (Dionaea muscipula) è una pianta carnivora appartenente alla famiglia delle Droseracee.

Grazie alla sua capacità di compiere rapidi movimenti ed alla forma delle foglie, che ricordano una bocca piena di denti acuminati, col tempo e’ divenuta la pianta carnivora per antonomasia.

È una piccola pianta erbacea, perenne, le cui foglie sono disposte a rosetta attorno a un punto centrale. Questa pianta misura fra i 10 e i 14 centimetri quando è adulta.
L’aspetto della pianta varia a seconda delle stagioni: d’inverno, le foglie si abbassano al suolo entrando nel cosiddetto periodo di dormienza, mentre d’estate le foglie si alzano dritte.

Il sistema che utilizza per “catturare” le prede e’ assolutamente fantastico.
Ha dei piccoli sensori che, vibrando, innescano dei timer che, dopo un certo periodo di tempo si resettano automaticamente.
Anche il riconoscimento della preda e’ meraviglioso e selettivo.
Tutto questo meccanisco e’ semplicemente affascinante per me, fino al momento in cui non ho visto veramente una preda catturata.

Dionaea mascipula

Il colore delle trappole dipende soprattutto dall’illuminazione che la pianta riceve: più luce solare la pianta riceve, più rosse ed energetiche sono le trappole (esistono alcune varietà, che esposte per lunghissimi periodi alla luce solare, si colorano totalmente di rosso).

Dionaea mascipula

Distribuzione e habitat
È originaria degli Stati Uniti, della zona degli stati della Carolina del Nord e del Sud.
Vive e si sviluppa al sole sulle praterie umide e sabbiose, che hanno un tenore molto debole di materia organica.

Posizione
Rigorosamente all’aperto ed in pieno sole.
Solo da novembre e fino a meta’ febbraio si puo’ temere lontano dalla luce diretta (periodo dormiente).
Posizione protetta dalle correnti d’aria e relativamente umida.
Pianta abitudinaria, quindi non spostarla troppo
Se coltivata in casa il posto ideale puo’ essere verso sud, ma anche in terrario.

Temperatura di coltivazione
In inverno tra i 5-10 gradi.
Nessun problema per la temperatura massima.

Innaffiature
Evitare di innaffiare la pianta dall’alto: deve essere riempito il sottovaso con 2–3 cm di acqua distillata, osmotizzata o direttamente con acqua piovana (quindi povera di sali minerali); mantenere il livello di acqua nel sottovaso costante e controllare eventualmente l’umidità del terreno.
Non utilizzare acqua dal rubinetto o in bottiglia, porterebbe alla morte la malcapitata dionaea entro poche settimane.
È possibile, inoltre, vaporizzare regolarmente la pianta, originaria delle zone paludose.
Nel periodo invernale, invece, si consiglia di riempire il sottovaso con 1 cm di acqua e attendere il completo assorbimento prima del successivo riempimento onde evitare che eventuali gelate possano danneggiare la parte radicale (per mantenere il terreno umido).

Concimazione
Non va MAI concimata

Substrato
Si rinvasa a meta’ febbraio, dopo il periodo di riposo. In questo caso l’altezza del vaso non infulisce: basta che sia ben proporzionato alla pianta, magari un pochino piu’ grande per essere meglio dimensionati in caso di futura crescita della pianta.
Torba acida di sfagno mista a perlite o sabbia di quarzo possibilmente priva di sali e in proporzione 1 a 1 , che va aggiunta al vaso inumidita.
Il substrato deve avere un’aerabilità considerevole e non deve essere premuto.
Non dovrebbe mancare anche dello sfagno adagiato in superficie, essendo grande “accumulatore” di acqua, garantisce una umidità ottimale alla pianta.

Periodo di fioritura
La pianta fiorisce tra maggio e giugno nel relativo habitat naturale.
I fiori sono supportati da un alto stelo fiorale che si alza dal centro della rosetta

Molti coltivatori preferiscono tagliare lo stelo fiorale, cosi’ che la pianta sia più propensa a produrre nuove foglie (lo stelo fiorale, una volta reciso tende a risvilupparsi costantemente, dipende ovviamente dalle condizioni di luce e di calore). È quindi consigliato recidere lo stelo fiorale se la pianta è ancora giovane, finché la “rosetta” non raggiunge un diametro di almeno 15–20 cm.

Periodo di sviluppo
Da marzo a ottobre.

Periodo di dormienza
Da novembre a febbraio la pianta sospende la produzione di foglie e va in riposo invernale. Durante questo periodo molte foglie anneriscono e solitamente le trappole cessano di chiudersi, ma rimane inalterata l’attività radicale.
Possibilmente da evitare è la formazione di ghiaccio nell’acqua della pianta che comunque in questo periodo deve essere ridotta a quantità minime (1 cm nel sottovaso), solamente l’indispensabile a mantenere la torba umida e attendendo il totale assorbimento prima della successiva annaffiatura.

Possibili cause di morte della pianta
ristagni di acqua;
terreno secco e arido;
utilizzo di terriccio universale;
utilizzo di acqua dal rubinetto o in bottiglia;
somministrazione di concime;
trappole ripetutamente scattate a vuoto o con insetti non vivi;
esposizione in casa anziché all’aperto;
esposizione in luoghi eccessivamente ventilati;
insufficiente ricezione di sole diretto;
attacchi da parassiti;
infiorescenza sviluppata da pianta debole o troppo piccola;
marciume del substrato.

E dire che avevo acquistato questa pianta per posizionarla a Nord, in cucina, per la mia lotta ai moscerini.
Ecco perche’ la precedente e’ morta nel giro di pochissimo tempo: non ho seguito nessuno dei suggerimenti riportati.
Ora non mi resta che attendere e vedere il suo comportamento, soprattutto quando la posizionero’ in cantina (luogo piu’ fresco della casa) e comunque sotto la lampada insieme alle orchidee.

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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