Ad agosto, quando il Nonno era qui da noi, si annoiava un po’.
Cosi’ abbiamo iniziato a vedere un po’ di televisione e, tra i diversi film, anche “The Equalizer“.
A dire il vero non era poi cosi’ male, un po’ di movimento fa sempre bene, soprattutto se si vive in una casa silenziosa e monotona.
A settembre e’ arrivato nuovamente lui, “The Equalizer 3 – Senza tregua”, giusto per terminare la trilogia (ho poi scoperto che ne hanno fatto anche una serie!).
A dispetto dei due film precedenti, questo non e’ che poi mi abbia emozionato cosi’ tanto, nonostante fosse ambientato in Italia.
Anzi, alcune parti mi hanno fatto decisamente sonnecchiare.
Non sapevano proprio come fare a far terminare il tutto, stringendo i denti e scivolando sugli specchi.
Questo e’ il punto dove solitamente concedo una chance per fare la cosa giusta.
Ma non questa sera.
Robert McCall, interpretato da Denzel Washington, e’ ferito e viene soccorso da un medico locale che lo aiuta.
Nella sua fase di guarigione, inizia a camminare lentamente fino ad arrivare nel bar del paese, dove, per prima cosa chiede un te!
Manco fosse inglese!
Fortunatamente la cameriera gli sostituisce la commanda con un cappuccino, ed e’ quanto anche io ho fatto.
In effetti si parla anche di kebab, definendolo un manicaretto ed “il vero cibo di Altamonte” (uno tra i borghi storici piu’ belli d’Italia, in Calabria).
Ecco, a questo punto ci ho rinunciato, ripensando a tutto il ben di dio disponibile nel sud Italia!
Alla ricerca continua di una redenzione da un passato violento, Denzel Washington ora sfida la camorra locale (italiana) proseguendo nella sua ricerca di pace, di un luogo nel quale vivere lontano da tutti ed in attesa della sua pensione.
Un po’ qua … und ein bisschen dort