Santarcangelo di romagna e dintorni

Le notizie meteorologiche circa il tempo incerto e la pioggia ci hanno messo un po’ di scompiglio addosso.

Cosi’ siamo restati totalmente incerti sul da farsi.
Ma di una cosa ero certa, io, non avevo (ed non ho)  nessuna intenzione di trascorrere tutto il tempo al mare, in spiaggia, sdraiata e non fare nulla.
Per molti, lo so, questa potrebbe considerarsi la vacanza ideale, per me e’ solo una perdita di tempo, di stanchezza e di morte apparente.

Alla fine ce l’abbiamo fatta ed abbiamo preso la macchina per la nostra destinazione.

Santarcangelo di Romagna (Santarcànzal o Santarchènzli in romagnolo) e’ un comune posto sulla SS 9 Emilia, al confine con la provincia di Forlì-Cesena, bagnato dai fiumi Uso e Marecchia e che si sviluppa attorno al colle Giove (alto circa 90 metri s.l.m.), a ridosso delle prime colline dell’Appennino tosco-romagnolo.

Una volta giunti in qualsiasi posto di voglia, il problema principale e’ sempre quello relativo al parcheggio e a dove lasciare la macchina (e di trovarla al ritorno ancora intera e senza fogliettini volanti). In questo caso si aggiungeva anche la scarsa capacita’ di capire e decifrare la segnaletica stradale.

Sulla strada per raggiungere l’Ufficio del Turismo, abbiamo incrociato il piccolo Mercato Coperto del Pesce, di via Battisti, un luogo storico ma riqualificato.

Santarcangelo – Mercato coperto del pesce

La pescheria comunale venne inaugurata nel 1834 e da allora ha sempre svolto il suo ruolo nella sede originale.

 

Velocissima visita all’Antica Stamperia Marchi con il mangano ancora in funzione, necessario per la stampa a ruggine su stoffa.

Santarcangelo di romagna – Antica stamperia Marchi

Entrando in questa vecchia bottega artigiana  si fa un tuffo nel passato.
Da una parte sono esposti prodotti nuovi, freschi.
Dall’altra si puo’ vedere l’antico mangano, del 1633 ma ancora in funzione.

Qui la stoffa viene attentamente selezionata, i tessuti vengono tirati e stirati e pressati con il Mangano (il cui significato e’ macchina che produce forza) stesso e poi sapientemente stampati a mano, creando dei veri e propri capolavori.

Santarcangelo di romagna – Antica stamperia Marchi
Santarcangelo di Romagna – Antica stamperia Marchi

Peccato che, al nostro ritorno pomeridiano, il negozietto era chiuso 🙁
Mi sarebbe piaciuto acquistare qualcosa… 🙁

 

Presso l‘Ufficio del Turismo abbiamo acquistato i biglietti per visitare le Grotte tufacee comunali  (anche se non si tratta di grotte e neppure di tufo).

Santarcangelo di Romagna – Grotte di San Michele

La Santarcangelo sotterranea e’ tutto un mondo nascosto e misterioso, ancora tutto da scoprire. Troviamo cunicoli, grotte, gallerie ed imponenti sale circolari. Molte delle grotte sono private e, grazie al clima mite e con temperatura costante, sono ottime per conservare il vino, naturalmente Sangiovese.

Durante la guerra, inoltre, erano un ottimo rifugio per la popolazione.

Santarcangelo di Romagna – Grotte di San Michele
Santarcangelo di Romagna – Grotte di San Michele

 

Al termine della visita alle grotte, siamo andati in giro, cercando scorci e viste particolari.

Santarcangelo di Romagna – scorci
Santarcangelo di Romagna – scorci
Santarcangelo di Romagna – scorci – Piazzetta delle Monache

La piazzetta delle monache e’ una delle piazzette piu’ suggestive del centro storico sulla quale si affacciano il monastero delle Sante Caterina e Barbara (XVI secolo). con l’annessa chiesa (1738) e Palazzo Cenci.

Santarcangelo di Romagna – Torre campanaria

La torre campanaria, il cosi’ detto Campanone, e’ una struttura alta 25 metri.
La si puo’ trovare in Piazzetta Galassi ed e’ stata eretta nel 1893, in sostituzione dell’antica torre, abbattuta perché fatiscente.
E’ in stile neogotico, predominante alla fine dell’800, caratterizza il profilo del paese insieme all’arco Ganganelli rappresenta il simbolo della città.

Santarcangelo di Romagna – scorci
Santarcangelo di Romagna – scorci vicino all’acquedotto cittadino
Santarcangelo di Romagna – scorci
Santarcangelo di Romagna – scorci

Per pranzo ci siamo finalmente seduti, optando per ViaSaffi32 , un veloce pranzo a base di tigelle ed un calice di vino rosso locale.

Santarcangelo di Romagna – Saffi32

Le focacce lievitano 90 ore e le tigelle sono realizzate con farina biologica dei grani antichi della Valmarecchia. Farciture con prodotti locali.
Cosa si vuole di piu’?

Santarcangelo di Romagna – Saffi32

Non poteva sicuramente mancare anche il dolce.
Googlando abbiamo trovato Claretta con i suoi slurposi gusti di gelato.
La tentazione e’ stata forte e non abbiamo saputo resistere a 3 coni piccoli ma dal sapore estasiatico.

Santarcangelo di Romagna – Claretta gelati e lievitati

Gia’ che eravamo in piazza Ganganelli, abbiamo dato un’occhiata da vicino all’Arco Ganganelli stesso.

Santarcangelo di Romagna – Arco Ganganelli

Nel 1769 il cardinale Lorenzo Ganganelli fu eletto Papa, le autorita’ locali pensarono di dover celebrare l’evento. La Curia Romana, per mezzo del Cardinal Legato suo rappresentante, fece capire ai santarcangiolesi che l’occasione meritava una realizzazione significativa.
Si penso’ di affidare l’incarico all’imolese Cosimo Morelli, architetto “ufficiale” della S.Sede, che propose la costruzione di un arco trionffale situato a fianco dell’omonina piazza, sul tracciato della via Emilia. I lavori terminarono nel 1777.

 

Essendo gia’ in giro, abbiamo ripreso la macchina e proseguito verso Verucchio (Vrócc in romagnolo) , definito tra i “piu’ bei borghi d’italia” e suggestivo paesino citato da Dante nella sua Divina Commedia (Inferno, canto 27 – versi 46-48).
Verucchio sorge nella vallata del Marecchia che domina da posizione rialzata
Nuovamente a piedi a zonzo.

Sicuramente non abbiamo gradito la visita della Rocca Malatestiana: l’ingresso di 5euro per visionare un panorama ed una torre non ne e’ valso sicuramente la pena. Un po’ troppo costoso, a mio avviso…

Abbiamo cosi’ preferito camminare un po’ a zonzo cercando di catturare il piu’ possibile con lo sguardo.

Verucchio – Figura assorta – bronzo 2004
Verucchio – Porta del Passerelle
Verucchio – veduta

 

Nel ritorno verso Igea marina, abbiamo fatto una deviazione per Rimini, tanto decantataci da Augusto.
Naturalmente NON rimini mare, bensi’ il centro.

Rimini (Rémin, Rémni o Rémne in romagnolo) è un comune capoluogo dell’omonima provincia in Emilia-Romagna.
Località di soggiorno estivo di rilevanza internazionale, si trova sulla riviera romagnola e si estende per 15 km lungo la costa dell’Alto Adriatico. Vanta una lunga tradizione turistica: nel 1843 vi fu infatti inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia.

Colonia fondata dai Romani nel 268 a.C., per tutto il periodo della loro dominazione è stata nodo di comunicazione fra il nord e il sud della penisola e sul suo suolo gli imperatori romani eressero monumenti dei quali restano tracce importanti.
È stata feudo dei Malatesta, e la corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta fu una delle più vivaci dell’epoca, ospitando artisti come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Roberto Valturio, Matteo de’ Pasti conservando rilevanti opere del Rinascimento italiano.

Rimini –
Rimini – Domus del Chirurgo
Rimini – Piazza Cavour
Rimini – Piazza Cavour – Antica pescheria
Rimini – Piazza Cavour

Non e’ che ci siamo fermati molto, cosi’ come non abbiamo visto poi tanto ma, quel poco, mi e’ bastato. Non vorrei essere maleducata, ma definirei la citta’ come un enorme pisciatoio pubblico: sporca, poco curata nonostante si senta una cittadina moderna ed all’avanguardia.

Rimini –

I monumenti più grandiosi dell’antichità a Rimini, l’Arco d’Augusto e il Ponte di Tiberio, furono costruiti per iniziativa dall’imperatore Augusto.
Il ponte di Tiberio, imponente costruzione a cinque arcate, fu costruito sotto Augusto a partire dal 14 d.C. e terminato nel 21 d.C. da Tiberio.

Rimini – Ponte di Tiberio

Come avrete sicuramente notato, verso la fine della giornata i commenti inseriti sono pochini.
Un po’ per la stanchezza nell’essere stati fuori dalla mattina, un po’ per il mal di piedi ma, soprattutto, per la differenza di paesaggio ed apprezzamento personale dato alle diverse cittadine.
Inutile dire che, nonostante il “Borgo piu’ bello d’Italia”, la mia preferenza va, senza ombra di dubbio, alla parte alta di Santarcangelo di romagna.

Per cena ci siamo fermati alla Piadineria I sapori di gioia, con relativo sgomento di Stephan per la location scelta.

Ci siamo fermati a mangiare delle ottime piadine nei tavolini esterni.
Relax, servizio veloce, bidoni attrezzati per la raccolta differenziata e birra… ottima!

Abbiamo camminato tantissimo, fuori dai nostri standard normali. In questo modo, appena arrivati in stanza… ci siamo tuffati sui letti dormendo (per chi puo’ e per chi e’ riuscito) sino alla mattina successiva.

Per informazioni

Antica Stamperia Marchi
Via Cesare Battisti, 15
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)

Informazione Accoglienza Turistica (IAT)
via C. Battisti, 5
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)

ViaSaffi32
Via Saffi, 32
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)

Claretta gelati e lievitati
Piazza Garganelli, 16
47822 Santarcangelo di Romagna (RN)

Claretta gelati & lievitati
Piazza Ganganelli, 16
47822 Santarcangelo di Romagna

Piadineria I sapori di gioia
Via Orazio 74
Bellaria

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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