Mi sono sempre piaciuti i ciclamini.
Mi ricordano la mia infanzia a casa, quando sul balcone di casa ne avevamo un vaso pieno. O quando andavo con mio zio tra i boschi a raccoglierne le cipolle.
Peccato solo che, almeno per me, rappresentino una grande sfida per la loro sopravvivenza.
Finche’ non c’e’ da fare nulla, bene.
Ma spesso mi muoiono a causa della troppa acqua, cosi’ perche’ semplicemente li affogo.
Non e’ la prima volta che succede, e non sara’ neppure l’ultima.. temo.
Questa volta, mentre mi liberavo della terra ammuffita contenuta nel vasetto, ho pero’ notato che la “cipolla” era in ottime condizioni: la muffa era solamente sullo strato superficiale del vaso.
E quindi? Vogliamo perdere la possibilita’ di tentare un salvataggio, giusto per ampliare la mia esperianza con le piante
I ciclamini sono piante che generalmente fioriscono in inverno e amano i climi freddi, ma bisogna fare attenzione affinché il terriccio non rimanga troppo umido poiché la presenza di troppa acqua potrebbe portare il bulbo a marcire.
Il ciclamino e’ una pianta che ama la luce, le zone luminose ma mai i raggi solari diretti: una finestra ad est è la posizione ideale per queste piante.
Se posizionate il ciclamino in casa, bisogna assicursi che stia in angoli non troppo caldi (max 17°); se invece si hanno dei vasi esterni, non bisogna esporli in mezzo a correnti d’aria.
In entrambe le situazioni, in autunno e in inverno, il ciclamino non ha bisogno di molta acqua: si bagna solo quando il terreno in vaso ha perso umidità e senza esagerare, altrimenti si rischia che il bulbo marcisca.
Ricordatevi che la temperatura invernale favorevole e’ tra i 12 ed i 15 gradi.
La pianta morirà presto in ambienti normalmente riscaldati, inoltre risente delle maggiori fluttuazioni di temperatura.
Il ciclamino ha bisogno di molta acqua durante il periodo di fioritura, ma bisogna fare attenzione a non bagnare il tubero, che sembra un po’ fuori terra, altrimenti marcira’. E’ meglio versare l’acqua in un sottovaso e svuotarlo dopo mezz’ora.
Richiede anche un’elevata umidita’, per ricreare l’ambiente naturale del sottobosco. Tuttavia, non bisogna spruzzare il fiore, altrimenti i fiori marciranno.
E’ consigliato meglio mettere la pianta in una fioriera più grande e riempire lo spazio intermedio con argilla espansa umida o seramis.
I gambi appassiti non vengono tagliati, ma strappati con uno scatto.
E’ così che il ciclamino attraversa l’estate: dopo la fioritura si innaffia poco, cosi’ che le foglie si seccano lentamente.
Prima del gelo, a fine settembre, portate la pianta in casa, mantenedola fresca e con elevata umidità.
A fine estate puoi scavare il terreno all’interno del vaso, servendoti di una paletta da giardinaggio, per recuperare il bulbo. Puliscilo e interralo nel terriccio fresco, all’interno di un vaso sul cui fondo avrai messo uno strato di argilla espansa. Riponi il bulbo a una profondità di circa 2 cm. Dopodiché non devi fare altro che aspettare la nascita delle nuove foglioline e, infine, dei fiori. Per un’altra stagione fredda, ma coloratissima!
Il mio ciclamino, che potete vedere nella foto postata, l’avevo acquistato a fine luglio e fino a settembre e’ stato _relativamente_ in salute.
Il 15 settembre ho deciso di travasarlo con questo risultato.
Un po’ qua … und ein bisschen dort