Da pangoccioli … a torta

Non sempre le cose vanno come si vorrebbe.

Anche in cucina, in effetti, succede (spesso) lo stesso problema.
E questo e’ uno dei tanti miei casi.

Avevo voglia di preparare i pangoccioli, si, proprio quei paninetti morbidimorbidi con le gocce di cioccolato dentro.

La ricetta l’avevo ricevuta da Carla, una mia amica che li aveva provati a fare e mi chiedeva se, il giorno dopo, potevano essere utilizzati come ferma-porta o meno, data la loro consistenza.

Cosi’, curiosa, mi sono fatta passare la ricetta da lei utilizzata per provare. NON che sia il genio della cucina, diciamo solo che in questo frangente sono diventata il “genio del male”.

Qui di seguito le indicazioni per questa “piccola nuvoletta”, cosi’ definita dalla cuoca che li preparava, per questi PANGOCCIOLI.

Ingredienti – Erano Pangoccioli, ora sono una torta

500 gr. di farina manitoba
150 gr. di zucchero semolato
2 uova
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (oppure una bustina di vanillina)
1 cucchiaino di miele
100 gr. di burro a crema
150 gr. di pasta madre (oppure 12 gr. di lievito di birra)
1 pizzico di sale
180 gr. di latte tiepido 
Gocce di cioccolata

Procedimento

Gia’ il procedimento e’ ben diverso dal solito da me adottato per la preparazione anche del pane.

Sbattete le uova con lo zucchero, fino a formare una massa spumosa.
Unite la pasta madre (per me LICOLI comunque ricalcolato: 100gr di Licoli e 50gr in piu’ di farina) al latte tiepido.

Unite il latte alle uova e, lentamente anche gli altri ingredienti.

Diciamo che non era difficile seguire il procedimento.
Sara’ sicuramente stata la qualita’ della farina utilizzata ma… niente si e’ incordato, lasciando il composto totalmente liquido e difficilmente da riprendere.
Dopo almeno 30minuti di tempo (tra soste varie del Kenwood ed aggiunta di una ulteriore piccola percentuale di farina), mi sono stufata.
Ho aggiunto una bustina di lievito, della cannella, del cioccolato grattugiato (rimasuglio delle uova di Pasqua) ed ho inserito il tutto in una teglia (GRANDE almeno per le mie solite quantita’) rotonda.

Ho continuato cuocendo in forno per almeno un’ora e poco piu’, facendo fede all’uscita dello stecchino e coprendo l’impasto con carta di alluminio, giusto per evitare che si bruciasse la torta.

Il risultato non e’ stato poi terribile, se non consideriamo le proporzioni…

Dopo aver tenuto qualche fetta a disposizione per la colazione, il resto della torta e’ finito in congelatore, pronto per essere scongelato all’occorrenza.

In cucina non si butta via nulla!

PS: Ora capisco perche’ quando ho acquistato la farina al supermercato, in periodo di pandemia, era avanzata solo questo tipo… 🙂

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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