Oggi e’ il Siebenschläfertag.
Ma cosa indica questo giorno?
Con l’aiuto di Wikipedia, ecco il risultato:
Il Giorno dei sette dormienti (in tedesco: Siebenschläfertag) è un giorno festivo che commemora la leggenda dei “Sette dormienti di Efeso”.
La ricorrenza si celebra il 27 giugno e si caratterizza per essere uno dei momenti più noti della tradizione del tempo (espresso come un proverbio) dell’Europa di lingua tedesca.
Le condizioni atmosferiche di questo giorno dovrebbero determinare o prevedere il tempo medio estivo delle prossime sette settimane.
Origini
La leggenda dei sette dormienti di Efeso fu presentata per la prima volta da “Giacomo di Serugh” intorno al 500 DC e successivamente divulgata da Gregorio di Tours.
Il culto divenne comune durante le Crociate dell’Alto e del Tardo Medioevo e il 27 giugno fu dichiarato giornata commemorativa nella maggior parte delle diocesi cattoliche.
Contrariamente alla credenza popolare, il nome del giorno non si riferisce al ghiro commestibile, (Glis glis), un roditore conosciuto come Siebenschläfer in tedesco per il suo ibernazione di sette mesi.
Singolarità
La singolarità della leggenda dei sette dormienti è contestata come abbastanza imprecisa nella pratica.
Sono state sollevate obiezioni sul fatto che la tradizione meteorologica associata al giorno potrebbe essere sorta prima della riforma del Calendario gregoriano del 1582, e poiché in questo momento la differenza rispetto al calendario giuliano ammontava a dieci giorni, il 7 luglio sarebbe stato l’attuale Sette Sonni.
In base a questa data, la previsione ha una probabilità leggermente aumentata di circa il 55-70%, se limitata alle parti meridionali della Germania, dove la regola sembra aver avuto origine.
Al contrario, la tradizione meteorologica non è applicabile alla Germania settentrionale e al suo clima piuttosto oceanico.
Leggenda dei “Sette dormienti di Efeso”
Si narra che durante la persecuzione cristiana dell’imperatore Decio (250 circa) sette giovani cristiani di Efeso furono chiamati davanti ad un tribunale a causa della loro fede. Essi, rifiutando di sacrificare agli idoli pagani, furono condannati ma momentaneamente rilasciati. Per evitare nuovamente l’arresto si nascosero in una grotta sul monte Celion, dalla quale uno di essi, Malco, vestito da mendicante, andava e veniva per procurare il cibo. Scoperti, vennero murati vivi nella grotta stessa. I sette giovani si addormentarono nella loro prigione nell’attesa della morte.
Furono risvegliati da un gruppo di muratori che, sfondata la parete, volevano costruire un ovile. Erano passati duecento anni: Malco, tornato ad Efeso, scoprì con stupore che il Cristianesimo non solo era ormai tollerato, ma era divenuto persino la religione dell’Impero. Il giovane, scambiato dapprima per pazzo, venne poi creduto quando il vescovo e i cittadini salirono alla grotta avvalorando il racconto.
I sette giovani costituirono viva testimonianza della resurrezione dei corpi; perirono lo stesso giorno del loro risveglio e furono in seguito sepolti, per ordine dell’imperatore Teodosio II, in una tomba ricoperta di pietre dorate (secondo la Legenda Aurea essi apparvero in sogno all’imperatore chiedendo di restare nella caverna sino alla resurrezione finale).
Quindi.. non ci resta che vedere il tempo di oggi.
Un po’ qua … und ein bisschen dort