Guardando i canali italiani della televisione che non sono poi molti, giusto la RAI quando non viene oscurata, ho visto la pubblicita’ dello yoghurt OIKOS (della Danone) che declamava la limitata percentuale di grassi.
Come sapete, mi faccio convincere facilmente alla prova, cosi’ la spesa successiva al supermercato l‘ho acquistato scontato.
Volevo forse lasciarmi scappare questa opportunita’???
Il sapore e’ ottimo, cremoso, molto avvolgente, con una piccola parte di pesca da amalgamare assieme, o mangiare a parte, come nel mio caso.
Ma come e’ possibile una cosi’ completa botta di sapore in poche calorie?
Andiamo un po’ a vedere cosa dicono gli ingredienti..
Eccheccavolo!
Ci credo che era cosi’ cremoso e, parliamoci chiaro, anche buono!
Non e’ mica preparato con yoghurt magro, bensi’ con latte intero e PANNA!!!
ma dove e’ finito tutto questo risparmio calorico?
Sono poi cosi’ andata sul sito ‘Danone’ alla sua ricerca.
Sia dal lato Italiano che in quello ( Al giorno 8 aprile 2020 questo link pare essere sparito… http://www.danone.de/unsere-marken/oikos/ – ed anche questo http://www.oikos-danone.it/gusto-pesca) Tedesco e, comparando i prodotti, il risultato e’ stato evidente.
Subito viene evidenziato che il prodotto del mercato italiano e’ piu’ light (0,1% di grassi comparandolo al suo fratello patatolese che propone un bel 8%!).
Non contenta, e conoscendomi, ho scritto la stessa mail – indicando anche il fatto che abito in Germania – al Servizio Clienti (di ambedue le citta’ chiedendo spiegazioni).
Le risposte non si sono fatte aspettare.
Quelle di seguito sono le mail di risposta ricevute.
– dal sito ITALIANO.
Notate che propone un contatto telefonico, fornendo un numero verde che, da qui, non e’ possibile utilizzare.
Inutile pensare male, si tratta certamente di una mail di ‘risposta automatica’ e niente piu’.
Almeno dal mio punto di vista
– dal sito TEDESCO.
Anche qui si parla di contatti, ma questa volta sono loro che si offrono di indagare ulteriormente al loro interno.
Viene anche formalizzato lo scambio epistolare, inserendo un numero di protocollo.
Magari il numero non serve a molto, ma la sua sporca figura la fa ugualmente.
Il giorno seguente ricevo la seguente ulteriore mail con le spiegazioni, scritta a mano dalla persona responsabile (per lo meno ci ha messo il nome)
Ora, che il prodotto debba seguire i gusti del mercato non ci piove.
A mio avviso, chiamare 2 prodotti relativamente diversi con lo stesso nome non e’ poi il massimo della correttezza.
Un riconoscimento va alla disponibilita’ tedesca ed al fatto che si sono presi la briga di rispondere. Personalmente e senza demandare.
Un po’ qua … und ein bisschen dort