Come vi dicevo, non sono l’unica in famiglia che ama prendere oggetti particolari.
L’altro giorno e’ arrivata via posta questa “vault card“, uno tra gli ultimi acquisti sti Stephan.
Si tratta di una tessera che emette dei segnali che disturbano ed interferiscono con i segnali di RFID, in modo da evitare che persone possano carpire il tuo codice ed usare la i tuoi dati per un pagamento “contactless”.
Le dimensioni di questa scheda sono uguali a quelle di una carta di credito e, in questo caso, serve proprio per questa tipologia di carte: basta inserirla nel portafoglio vicino.
Un malintenzionato equipaggiato con un palmare che è venduto su Internet e costa pochi euro, può copiare agevolmente i dati di una carta contactless direttamente dalle tasche del titolare mentre il possessore della carta passeggia in strada, riferisce Sportello Dei Diritti.
È stato un grave problema in America per un po’ ed arriverà ad esserlo anche in Italia. Infatti le carte possono essere protette solo se avvolte in stagnola o essere conservate in portafogli rivestiti con una speciale lamina. Nessuno vuole davvero questo tecnologia impostaci dal settore bancario che espone tutti ad aumento delle truffe», conclude l’associazione.
Esistono diversi sistemi di protezione, dalla carta come la mia, alla custodia singola o multipla o alla stagnola, appunto.
Onestamente non so se il mio “protettore” funziona veramente o meno.
Dovro’ fare delle prove.
Ad ogni modo, oramai c’e’ e non costa nulla averla nel portafoglio.
Attenzione, non tutte le nuove carte di credito hanno l’RFID abilitato.
Fate attenzione se avete un disegno simile a quello nella figura, non necessariamente la scritta, nel qual caso la risposta e’ SI.
Un po’ qua … und ein bisschen dort