Non pensiate che qui a Patatolandia sia totalmente una pacchia.
Anche “noi” (italiani all’estero) abbiamo i nostri disappunti.
Uno tra questi e’, senza ombra di dubbio, il fatto di trovare un “parrucchiere affidabile”.
La situazione sara’ strana, comica, ma vivendola diventa molto triste.
Il parrucchiere e’ considerato un “luogo amico”, dove ci si va per rilassarsi, per sentire quattro chiacchere e quanto succede intorno – pettegolezzi inclusi (ok, escludiamo questo punto per me, che non mi interessa affatto, ma per molti e’ cosi’), al qualche affidi parte del tuo corpo per poi “mostrare” la nuova immagine all’esterno.
E se questi te la distruggono?
Qui – i patatolesi – NON sono capaci a tagliare i capelli.
O, per meglio dire, non si aspettano mica che una persona possa avere TANTI capelli, cosi’ che loro perdono il controllo della situazione.
Loro pare essere abituati a persone con capelli fini, pochi e dritti. Altre varianti non sono concepite dal loro dna.
Ed io non sono in questa categoria, formando un “girone infernale” a parte.
Si, potranno avere un negozio stra-fico, con sedie che massaggiano la schiena mentre ti lavano i capelli, la macchinetta del caffe’ che fa “un ottimo espresso”, luci psichedeliche e gadget vari, oppure un ambiente soft che ti rilassa.
Ma, alla fin fine, tu sei li per un altro scopo, ben lungi da tutto questo – che fa da contorno – ed il risultato NON cambia.
Ho trovato un parrucchiere italiano ma, onestamente, anche lui non mi soddisfa piu’ di tanto.
Gira e rigira il taglio che mi fa e’ sempre lo stesso, niente di veramente bello.
Inoltre ha preso l’andazzo italiano, anche se hai l’appuntamento, ti taglia i capello quando ha tempo, solitamente questo succede almeno 45minuti DOPO il termine stabilito.
E tutto cio’ mi fa andare in bestia, ma al momento non ho molte altre scelte e mi devo accontentare.
O Anna, dove sei?
Lascia Bollate e vieni qui….
Un po’ qua … und ein bisschen dort
