Mamma Paola ha bussato alla porta…
… portando con se un sacchettone pieno di Tagliatelle appena fatte, in casa da lei, freschissime, che si “attaccavano” ancora una all’altra.
Come non sprecarle?
Ho quindi pensato di preparare un ragu’ alla soia (disidratata), che stranamente avevo in casa.
La prima fase della preparazione e’ stata quella di far rinvenire la soia disidratata, mettendola in ammollo in acqua calda/bollente per almeno 20 minuti.
La durata dell’ammollo in acqua bollente, per far rinvenire la soia disidratata, dipende anche (e molto) dalla dimensione dei “pezzetti”.
Nel mio caso i pezzi erano di grosso formato.
La seconda fase e’ stata quella della preparazione del ragu’ vero e proprio, un ragu’ normale, ma molto veloce:
- cipolla, sedano e carota, tritati finissimi, in un goccio d’olio (cerchiamo di limitare le calorie…)
- ho aggiunto la soia ben strizzata
- bagnato con del vino bianco (alzando la fiamma per far evaporare l’alcool)
- aggiunto la passata con un pizzico di zucchero per l’acidita’
- lasciato cuocere lentamente e coperto
- sale pepe, naturalmente.
Risultato?
Tobias ha voluto la pasta con il pesto
Stephan ha aggiunto una manciata consistente di peperoncino (per nascondere il sapore, ha detto lui. Ma non ci credo, dato che lo fa spesso)
io? beh. era la prima volta che mangiavo la soia in questo modo, e non e’ che sia poi malvagia.
Forse basta farci l’abitudine..
Il sugo e’ terminato (ne ho surgelato giusto un pochino..), la pasta anche.
Quello che posso mostrare e’ la confezione di soia 🙂
Un po’ qua … und ein bisschen dort