Come ho scritto diverse volte, non sono una cuoca, ma mi piace provare prodotti e sapori nuovi (soprattutto tra quelli in commercio, ma che non siano piatti pronti surgelati 😉 ).
Al momento non sono ancora arrivata ad azzardare cambi nelle ricette, o crearne di nuove.
Non demordo, prima o poi mi verra’ il coraggio e ci riusciro’!
Facendo la spesa mi sono imbattuta in questo budino alquanto “asapore”.
Era la prima volta che lo vedevo, gusto ‘fiordilatte’, un gusto neutro e totalmente insignificante (almeno per me).
L’ho acquistato ugualmente ed ho provato a dare un tocco personale al risultato, anche se nel suo interno c’e’ un piccolo ricettario su come giocare e mescolare altri ingredienti per creare nuove ricette… con piu’ gusto!
Avevo in casa del te’ MarcoPolo, una miscela di te’ nero con fiori di fiordaliso, acquistato da Barbara alla quale ho poi chiesto consiglio sul suo utilizzo.
La mia idea era quella di lasciare parte del te nel budino, in modo da vedere i fiorellini (che si intravedono nella foto).
Non so esattamente la motivazione, ma me lo ha indirettamente sconsigliato.
Ecco il procedimento, alquanto banale ma, devo ammettere, ho aumentato le dosi di te.
Ho messo del te Marco Polo in infusione nel latte tiepido per 5 minuti, poi l’ho filtrato eliminando cosi’ le foglie ed i fiori, ed ho continuato con la normale preparazione del budino.
Il suggerimento era di usare 1 bel cucchiaino pieno (o due cucchiaini scarsi) per 1 lt di latte.
Beh, ho usato lo stesso quantitativo per mezzo litro (una busta) ed il risultato non e’ stato malaccio, un po’ troppo delicato.
Magari la prossima volta che ci ritento ne metto un po’ di piu’.
(Vi faro’ sapere, dato che ho ancora una dose a disposizione…)
PS: Naturalmente potete utilizzare te’ di altre specie