Come lo scorso anno, anche questa volta abbiamo “attraversato la bufera” di freddo intenso per andare a vedere i “Perchta” di Kirchseeon.
Naturalmente accompagnati da Tobias, che li aveva persi.
Perchta o Berchta (anche: Bertha), ed altre varianti, era una volta conosciuta come una divinità nelle tradizioni alpine pre-cristiane. Il suo nome significa “La Splendente”. Le parole peraht, berht e brecht significano radioso, luminoso e/o bianco.
Perchta è anche chiamata la “Signora delle Bestie”. Era una guardiana del mondo animale e della natura nelle antiche culture cacciatrici Germaniche, probabilmente dalle stesse origini di Holda.
Secondo Grimm e Motz, Perchta è cugina di Holda, in quanto si contendono il titolo di signora delle bestie e compaiono nei dodici giorni compresi tra il Natale e l’Epifania.
In alcune descrizioni Perchta ha due forme: può apparire bella e bianca come la neve oppure vecchia ed anziana. In Italia la Perchta è associabile alla Befana.
Non avendo voglia di cucinare, abbiamo fatto visita alle bancarelle a disposizione.
Rispetto allo scorso anno, c’era un po’ piu’ di assortimento, e non solo “street food tedesco” che, comunque, e’ stato apprezzato da Stephan 😉
I miei occhi hanno brillato alla vista di alcune arancine/a .. tanto da indurmi all’acquisto.
Il vero tocco di classe, nonostante tutto, e’ stato quando ho degustato un ottimo Boršč (borscht) ucraino.
Decisamente un toccasana per lo stomaco, ma anche per le mani che tenevano la ciotola.
In Comune abbiamo effettuato una piccola sosta, per scaldare le stanche e vecchie ossa, e dare una rapida visione al presepe allestito (gemellaggio con Allauch).
… e non ci facciamo scappare anche questa statuina, mi raccomando 🙂
Un po’ qua … und ein bischen dort