Una cottura diversa per questo pollo arrosto o, meglio, delle cosce-sovraccosce.
Le indicazioni sono tratte dal libro, “Jerusalem”, di Ottolenghi.
Ingredienti – Pollo arrosto con clementine e finocchi
100 ml di arak (*) 4 cucchiai di olio d'oliva 3 cucchiai di succo di arancia 3 cucchiai di succo di limone 2 cucchiai di senape in grani 3 cucchiai di zucchero bruno chiaro finocchi (circa 500 g) 1 pollo ruspante di 1,3 kg (noi l'equivalente del peso in cosce) 4 clementine con la scorsa (circa 400 g) 1 cucchiaio di foglie di timo 2 cucchiaini di semi di finocchio leggermente pestati sale e pepe nero prezzemolo per guarnire (noi lo abbiamo omesso)
Procedimento
In una grossa (molto grossa) ciotola unite i primi sei ingredienti assieme a 2 cucchiaini e mezzo di sale e un cucchiaio e mezzo di pepe nero.
Sbattete bene e mettete da parte.
Pulite i finocchi e tagliateli in quattro spicchi.
Mettete i finocchi nel liquido insieme ai pezzi di pollo, le clementine affettate, il timo, i semi di finocchio.
Mescolate bene e lasciate marinare in frigo per qualche ora o per tutta la notte.
Preriscaldate il forno a 200-220 gradi.
Trasferite il pollo e la marinata in una teglia da forno piuttosto capiente, in modo che tutti gli ingredienti stiano in un solo strato.
Infornate per 35-45 minuti, fin quando il pollo non sarà dorato e cotto all’interno.
Una volta cotto togliete il pollo, i finocchi e le clementine dalla teglia e servitelo su un piatto da portata.
Versate i liquidi di cottura in un pentolino e fateli ridurre a fiamma media.
Servite la salsa sul pollo e servite.
Note Personali e varie
- Proprio non riesco a cuocere il pollo con la pelle, quindi l’ho spellato prima di passare alla preparazione della marinatura.
- L’Arak è un liquore alcolico diffuso in molti paesi del medio oriente, caratterizzato da uno spiccato sapore di anice.
Dato che non e’ molto facile reperirlo, Ottolenghi stesso suggerisce di sostituire l’Arak con Ouzo o Pernod. Oppure della semplice sambuca. - Non avendo nulla di tuto cio’ a disposizione in casa, ho inserito del mirim.
Un po’ qua … und ein bischen dort