L’Eritrea (in tigrino: ኤርትራ, Ērtra), ufficialmente Stato di Eritrea, è uno Stato che si trova nella parte settentrionale del Corno d’Africa, confinante con il Sudan a ovest, con l’Etiopia a sud e con il Gibuti a sud-est.
L’est ed il nord-est del Paese possiedono una lunga linea costiera sul Mar Rosso direttamente di fronte ad Arabia Saudita e Yemen. Sono parte dell’Eritrea l’arcipelago delle isole Dahlak e alcune isole a ridosso delle isole Hanish.
La parola Eritrea deriva etimologicamente dal greco antico ἐρυθρός (erythrós), che significa rosso. Il nome Mar Rosso venne usato fin dall’età ellenistica, come testimonia anche il nome di una famosissima opera anonima di geografia, il Periplus Maris Erythraei del I secolo, che significa appunto Periplo del Mar Eritreo (ossia del Mar Rosso).
Nel Paese si parlano nove lingue differenti, di cui le più diffuse sono il tigrino e l’arabo, ma senza avere un riconoscimento ufficiale; la costituzione dell’Eritrea garantisce infatti l’uguaglianza per ogni lingua parlata nel paese. L’italiano, lingua un tempo prevalente, è diffuso (soprattutto nella capitale Asmara e fra la popolazione più anziana in tutto il Paese) in campo commerciale e amministrativo, ha influenzato profondamente la lingua locale (il tigrigna comunemente parlato è ricco di termini mutuati dall’italiano). L’inglese è diffuso in ambito amministrativo e nell’istruzione superiore. Le altre lingue, per ordine decrescente di diffusione, sono tigrè, afar, saho, beja, bilen, nara e cunama.
Ingredienti – Tsebhi birsen – 4 persone
250 gr. lenticchie (rosse) 1 cucchiaio di olio 1 cipolla grande, tritata 2 cucchiai di spezie berbere (*) 200 gr di pomodori pelati e affettati 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro 1 cucchiaino di cumino 1/2 cucchiaino di cardamomo 3 spicchi d'aglio, schiacciati Sale e pepe a piacere
Procedimento
Scaldate l’olio in una padella e soffriggete la cipolla fino a farla diventare leggermente dorata e traslucida.
Aggiungete le spezie berbera e fatele tostare per 5 minuti.
Inserite i pomodori pelati a fette e cuocete per ulteriori 5 minuti, mescolando.
A questo punto inserite il resto degli ingredienti, tranne le lenticchie, e fate sobbollire brevemente.
Aggiungete sale, pepe, lenticchie mescolando qualche secondo per insaporire bene il tutto, poi aggiungete acqua bollente tanta da coprire le lenticchie (circa 300ml).
Coprite la padella e fate sobbollire il tsebhi birsen a fuoco basso per 45-60 minuti mescolando ogni tanto, prevenendo che le lenticchie si attacchino al fondo della pentola. Se necessario, aggiungete ulteriore acqua calda
Abbiamo accompagnato questo piatto eritreo con del “pane/focaccia” l’Himbasha.
Note Varie e Personali
- (*) Spezie berbere = miscela piccante di spezie contenente peperoncino, cardamomo, pimeto, pepe, fieno greco, cannella, zenzero
- Ho sostituito le “spezie berbere” con “le 5 spezie”
- Le lenticchie utilizzate nella mia preparazione sono le lenticchie nere beluga.
- Si consiglia di servire con injera.
La cucina eritrea si basa sulle tradizioni culinarie autoctone dell’Eritrea, ma nasce anche dagli scambi sociali con altre regioni. La cucina locale condivide somiglianze con quella della vicina Etiopia e di altri paesi africani della regione; tuttavia, la cucina ha le sue caratteristiche uniche.
Il principale alimento tradizionale della cucina eritrea è lo tsebhi (stufato), servito con injera (focaccia a base di teff, grano o sorgo e hilbet (pasta a base di legumi; principalmente lenticchie e fave).
Un piatto tipico della tradizione eritrea consiste in injera accompagnata da uno stufato piccante, che spesso include manzo, capra, agnello o pesce.
Nel complesso, la cucina eritrea assomiglia molto a quella della vicina Etiopia, sebbene la cucina eritrea tenda a presentare più frutti di mare rispetto alla cucina etiope a causa della sua posizione costiera. I piatti eritrei hanno anche spesso una consistenza più leggera rispetto ai pasti etiopi poiché tendono a utilizzare meno burro e spezie conditi e più pomodori, come nel tsebhi dorho.
Inoltre, a causa della sua storia coloniale, la cucina in Eritrea presenta più influenze italiane di quelle presenti nella cucina etiope, tra cui più specialità di pasta e un maggiore uso di polvere di curry e cumino.
Allo stesso modo, le persone in Eritrea tendono a bere caffè.
La maggior parte dei piatti comuni in Eritrea sono stufati a base di carne o vegetali che vengono serviti sopra l’injera di pane spugnoso e fermentato.
Alcuni piatti caratteristici sono
- Kitcha fit-fit – piatto composto da pezzi di un sostanzioso pancake conditi con burro chiarificato e spezie. Normalmente servito a colazione con un contorno di yogurt o latte acido.
- Fit-fit – pezzi di injera strappati e di solito stufato avanzato. Può anche essere preparato con una miscela di cipolle, berbere, pomodori, jalapeños e burro al posto degli stufati avanzati. Chiamato anche abete.
- Ga’at o akelet – porridge eritreo, a base di farina e acqua, servito in una ciotola con una rientranza praticata al centro dove si mescolano burro chiarificato e berbere; lo yogurt viene normalmente messo sui lati che lo circondano.
- Shahan ful – fave saltate e schiacciate, servite con cipolle, pomodori, jalapeños, cumino, yogurt e olio d’oliva. Normalmente si mangia con pezzi di pane immersi nel piatto per raccogliere il composto di fagioli.
- Panettone – a causa dell’influenza italiana sull’Eritrea, questo pane viene comunemente servito con il tè o durante la cerimonia del caffè.
- Tsebhi/Zigni — stufato piccante a base di agnello, montone, cubetti di manzo o carne macinata e berbere
- Dorho – uno stufato piccante a base di berbere e pollo intero
- Qulwa/Tibsi — carne saltata, cipolle e berbere servite con salsa
- Alicha – piatto non berbero a base di patate, fagiolini, carote, peperoni verdi e curcuma
- Shiro – stufato a base di farina di ceci, cipolle e pomodori
- Birsen – lenticchie, spesso cotte con cipolle, spezie e pomodori. Questo curry può essere preparato con o senza berbere.
- Hamli – spinaci saltati, aglio e cipolle
أتمنى لك وجبة شهية
‘atamanaa lak wajbatan shahiatan
Un po’ qua … und ein bisschen dort
