Mi sono stufata di vedere sempre la bistecca rimpicciolirsi e rilasciare una quantita’ esorbitante di acqua nella padella.
Cosi’ sono andata in giro nei dintorni alla ricerca di una fattoria che potesse vendere carne, frutta o verdura fresca (o auto-prodotta).
Mi sono imbattuata in una fattoria, sita nel paese vicino al mio (Zorneding), che mi ha proposto del cerbiatto ( a dire il vero l’ho tradotto a casa e, con il senno di poi non lo avrei mai acquistato..), per 2.30euro 500gr di ragu’.
Affare fatto! { e povero Bambi… }
E cosi’, dopo un po’ di mesi in sosta nel freezer, mi sono decisa di sbarazzarmene, cucinandolo.
Pensavo:
– fosse gia’ tagliato a dadini (primo errore),
– ben pulita da ogni pelucco rimasto dal povero animale all’origine (secondo errore),
– senza ossa o tendini (terzo errore).
Mi sono ingeniata in qualche modo ed ho trovato una soluzione per la prima e seconda operazione, cercando di risolvere i miei errori iniziali.
Le ossa le ho lasciate, come mi e’ stato consigliato, in quanto la carne si sarebbe staccata da sola durante la lunga e lenta cottura.
Ho cercato a destra ed a sinistra, facendo poi un mix totale tra le ricette trovate.
Ingredienti
Carne di capriolo Per la marinata 1/2 litro di vino rosso 1 bicchiere di aceto alloro, timo, salvia, pepe, chiodi di garofano carote, cipolle, prezzemolo, rosmarino Per la cottura: grasso di colonnata carote cipolle olio concentrato di pomodoro brodo vegetale panna
Procedimento
Pulite la carne di capriolo.
Fate una marinata con 1/2 litro di vino rosso, 1 bicchiere di aceto, alloro, timo, salvia, pepe in grani, chiodi di garofano, carote, cipolle, prezzemolo, rosmarino per tutta la notte.
Il giorno seguente, eliminate gli odori ed anche il liquido (troppo aceto, forse??).
Preparate un trito con il grasso dello speck (non avevo il lardo di colonnata) e nuove carote/cipolle.
In una padella scaldate dell’olio, unite il trito di speck, le carote e le cipolle.
Aggiungete poi la carne senza la marinata ed iniziate la sua lenta cottura con coperchio… per circa 2 ore e passa!
Nel frattempo, aggiungete del concentrato di pomodoro, del brodo di verdure, verso il termine della cottura anche del latte (al posto della panna).
Insomma, un vero miscuglio per ammazzare l’aroma di aceto (o sara’ stato il selvatico)?
Devo dire che non e’ poi risultato cosi’ malaccio.
Soprattutto insieme a delle pappardelle., preparate nella solita maniera e condite con questo ragu’.
Ne ho anche surgelato una piccola porzione per 2, visto che Tobias non ne ha voluto sapere di provarla.
Se poi penso che l’anno scorso (giugno 2009) mangiava tutto e non si era tirato indietro neppure al ragu’ di cinghiale… mi arrabbio e basta 🙁
Non so se sta diventando veramente molto selettivo con il cibo, o se si tratta di una fase della sua l’eta’.
Un po’ qua … und ein bisschen dort