Ecco il risultato di uno dei miei giri in “solitudine”, con Tobias all’asilo.
Ero uscita perche’ stavo cercando un magazzino, tipo outlet, dove vendessero di tutto e volevo proprio trovarlo (ma non ci sono riuscita, alla fine).
Non trovandolo ed avendo chiesto informazioni “e’ un po’ nascosto, prosegui la via anche se non immagineresti mai di trovarlo”, mi sono fermata ulteriormente in un altro negozio.
Vabbe’, non si e’ proprio trattato di un negozio, ma una gastronomia e ci ho fatto anche un bel giretto dentro.
Dunque, si tratta di Delikatessen, a prezzi astronomici.
Ma, se sei disperato nella ricerca di un ingrediente, magari sei fortunato ed e’ presente nell’assortimento.
Sebbene sia estate, facevano bella mostra i Panettoni italiani (ma va!!), ed una grossisima quantita’ di nostri prodotti tipici.
E qui e’ caduto l’occhio.
Ad essere onesta, non sapevo neppure che esistesse questa marca di Chinotto e che fosse cosi’ “rinomata ed apprezzata” nel nostro Bel Paese.
Tutte le volte che ho bevuto Chinotto, era sempre SPellegrino (bottiglia grande, per intenderci) e non di certo di “Chinotto Abbondio“
Un veloce giro su Google mi ha aperto il mondo e la disputa tra i vari ‘gusti’ di questa bevanda.
Qui abbiamo info circa l’azienda; qui il produttore stesso con una musichetta molto vintage, per l’appunto.
La società Abbondio è uno dei primi produttori italiani di bibite.
La nascita dell’azienda risale infatti al lontano 1889, quando la “Premiata Fabbrica Bibite Gassate” di Tortona (AL) cominciò a produrre la mitica gazzosa bianca ancora oggi prodotto di punta dell’azienda piemontese.
Attualmente la società propone anche una gazzosa verde (alla menta) ed una gazzosa rossa (aperitivo & bitter) in bottiglie di vetro da 20 e 100 cc.
Ed ora l’offerta delle bibite Abbondio si arricchisce della storica bottiglia a biglia da 25 cc nelle versioni gustative più tipiche della tradizione italiana: la gazzosa bianca ed il chinotto.
Ora che lo so dove trovarlo… non mi scappa piu’.
Un po’ qua … und ein bisschen dort